NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
venerdì 30 ottobre 2015
MA E’ ANCORA SICURO INVESTIRE IN TITOLI DI STATO ?
Scrissi qui già nel 2013 a riguardo.
Può risultare utile richiamare il tema.
Riguarda il fatto che i cittadini sono abbastanza convinti che l'investimento in Titoli di Stato sia sicuro, a meno di catastrofi, come è sempre stato.
Tuttavia qualcosa è mutato da 2 anni, ed è qualcosa di sostanziale.
Vista l'entità del debito Italiano e soprattutto la sua dinamica forse non è fuori luogo che io riprenda l'argomento.
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giovedì 29 ottobre 2015
LA POLITICA DEL CAOS
La prima cosa che mi è venuta in mente oggi è la stupidaggine di fiumane di intellettuali, ‘esperti’, vociferanti scemi (i giornalisti), ma anche di una parte della gggènte, che pensa, elabora, scrive o parla nel tentativo di spiegare ad altri cosa succede in Geopolitica e in politica, sulla Terra.
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QUANDO LA RUSSIA E' STATA DICHIARATA NEMICO PUBBLICO NUMERO UNO ?
Le relazioni internazionali tra ciò che chiamiamo Occidente e la Russia sono diventate sempre più ostili nel corso degli ultimi due anni. Tuttavia, se attualmente si sono manifestate delle forti tensioni, uno sguardo alle politiche condotte dalle due ultime amministrazioni americane mette in evidenza un'annosa strategia di calunnia nei confronti della Federazione Russa. Ecco un saggio della retorica utilizzata dai mezzi di comunicazione dal 2003 a oggi. La Russia non è stata descritta come un nemico solo adesso, è chiaro che lo è sempre stata.
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UNA NUOVA MALATTIA SI STA DIFFONDENDO IN TUTTA L’EUROPA: L’ISTERESI
I nuovi spaventosi dati del mercato del lavoro rivelano che l’Eurozona ha ancora molto da lottare se vuole salvare una generazione perduta
La crisi della disoccupazione è la minaccia più grande per il tessuto sociale delle moribonde economie europee.
Nonostante il gran parlare che si sta facendo di una ripresa ciclica della moneta unica – tenuta a galla dai prezzi particolarmente bassi del petrolio, di un Quantitative Easing senza precedenti e dai bassi tassi d’interesse – colpisce al cuore il disagio politico ed economico dell’Eurozona.
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mercoledì 28 ottobre 2015
LA QUIETE PRIMA DELLA TEMPESTA
Avete notato come questo mese di Ottobre sia trascorso con insolita calma ? Dopo il caos a fine Agosto ed inizio Settembre molti anticipavano che a questo punto saremmo stati già oggi alle prese con un collasso finanziario in grande stile, al contrario siamo entrati in un periodo di “calma piatta” contraddistinto da una quiete persino eccessiva, quasi sotto ogni punto di vista. Altri “osservatori” che personalmente tengo in ottima opinione hanno notato lo stesso.
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SIAMO LA GENERAZIONE CHE MORIRA’ SOTTO L’EURO-DITTATURA ?
I partiti di destra al governo hanno perso: meno 28 seggi in Parlamento, il 38,5% dei voti. Esausti dei programmi d’austerità, i portoghesi hanno dato la maggioranza (50,7%) a partiti della sinistra, uniti da una volontà di rinegoziare in Europa i programmi di tiro della cinghia imposti dalla UE.
Ebbene: il presidente della repubblica, Cavaco Silva, ha deciso di non consentire alle sinistre di andare al governo. Con la seguente esplicita motivazione: “Dopo tutti i notevoli sacrifici consentiti nel quadro d’un importante accordo finanziario, è mio dovere, e nelle mie prerogative costituzionali, fare tutto ciò che posso per impedire che siano mandati falsi segnali verso le istituzioni finanziarie e gli investitori internazionali”.
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LA CARNE FA MALE...A CHI CE LA FORNISCE
L’Iarc, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro – parte integrante dell’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità – ha pubblicato in questi giorni un rapporto sulla relazione tra consumo di carne rossa e lavorata e l’insorgenza di tumori nell’essere umano.
Secondo tale rapporto le carni rosse e quelle lavorate aumentano la probabilità per chi le consuma di ammalarsi di tumore, le carni lavorate in quanto a pericolosità vengono affiancate al fumo e all’amianto.
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martedì 27 ottobre 2015
DRAGHI …BAD NEW GOOD NEWS!
Come ha scritto ieri sera tardi il mio amico Gianluca, parafrasando la famosa frase pronunciata da Papa Giovanni XXII ” …quando tornando a casa questa sera, troverete i vostri bambini, date loro una carezza e dite, questa è la carezza del Governatore della BCE, il loro caro Mario Draghi”
Chi ci segue sa che questo era lo scenario atteso per i prossimi mesi, lo ripetiamo da tempo, l’unica speranza restava l’ultima mossa congiunta delle banche centrali, solo che questa dichiarazione di Draghi è arrivata in anticipo e quindi non fa altro che confermare le nostre analisi, la situazione è ancora più difficile di quello che si pensava.
Ora vedremo cosa farà la Federal Reserve non tanto la prossima settimana, ma nei prossimi giorni quali saranno le dichiarazioni dei vari governatori Yellen in testa, visto l’imponente movimento del dollaro come non si vedeva da 9 mesi e soprattutto del dollar index che metterà ancora più pressione al ribasso all’inflazione e all’export americano.
Ieri in sintesi Draghi ha detto solo due cose:
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QUEL CHE L'EUROPA NON CAPISCE (E GLI EUROSCETTICI CAPISCONO BENISSIMO)
L’Europa ha un problema e qualcuno potrebbe dire: sai che novità; però questa volta il problema è più serio. Mi riferisco, ovviamente, alla vittoria del partito di destra in Polonia, che è stata accolta dalla stampa internazionale ricorrendo alle solite argomentazioni, quasi pavloviane: quella destra è populista, inaffidabile, magari anche un po’ razzista. In realtà quasi nessuno si occupa con costanza di Paesi come la Polonia per maturare editoriali competenti e i giudizi degli inviati e degli osservatori risultano pertanto banali, più orecchiati che davvero motivati. Il partito che ha vinto a Varsavia potrebbe rivelarsi inaffidabile oppure, a sorpresa, salutare. Lo vedremo. Ma non è questo il punto.
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GRECIA: TSIPRAS SI SBARAZZA DI OGNI TRACCIA DI RIVALI
Ecco qui: il nuovo governo di Tsipras ha già risolto due dei suoi maggiori problemi, il debito pubblico e quello rappresentato dall’ex-presidente del Parlamento Greco, Zoe Konstantopoulou. Come è riuscito in quest’ardua impresa? Semplice! Cancellando dal sito ufficiale del Parlamento Greco – completamente e per sempre - tutto quello che in qualche modo ricordasse o riconducesse a Zoe Konstantopoulou e alle sue iniziative nel corso della sua breve presidenza, compresa la Commissione per la Verità del Debito Pubblico.
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CHI DETIENE IL DEBITO AMERICANO ?
Mie care impertinenti, miei cari impertinenti, ci si domanda con frequenza chi mai detenga il debito statunitense.
Questa domanda può sembrare insignificante, quasi senza interesse, tuttavia è fondamentale per comprendere il funzionamento dell’economia mondiale e dei flussi quotidiani che attraversano il villaggio globale.
Il mercato delle obbligazioni statunitense è il più grande al mondo ed influenza direttamente la forza o la debolezza del dollaro, e queste fluttuazioni monetarie modificano a loro volta l’economia mondiale.
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Crisi: in "attesa" della terza ondata
I problemi relativi alla crisi economica e all’andamento generale dopo gli straordinari interventi delle Banche centrali sono un po’ usciti dall’agenda setting dei grandi media. Da una parte perché non si tratta più di interventi straordinari in senso pieno, anzi sono diventati, o meglio, sono dovuti diventare ordinari proprio perché gli unici in grado di non far deflagrare ciò che pure è nell’aria da anni. Dall’altro lato perché continuare a parlarne avrebbe significato dover continuare a reiterare la fotografia di una situazione che non solo non si è mossa di un millimetro in avanti, ma anzi sta facendo segnare cospicui passi indietro. Al più si rimane in uno stato di immobilismo dovuto solo, appunto, agli interventi di puntello delle Banche centrali. La notizia, dunque, è fortemente negativa su tutto il fronte. E dare notizie non buone, in tal senso, farebbe fatalmente precipitare ulteriormente la fiducia dei consumatori a quel punto ancora meno inclini a consumare tanto da far sprofondare le cose ulteriormente. Per i giornali governativi, dunque, meglio tacere, occultare, rimuovere o al più sottoesporre tali temi.
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No Guerra No NATO
Il Comitato No Guerra No NATO ha organizzato un Convegno internazionale per favorire l’uscita dell’Italia e dell’Europa dalla NATO.
Al convegno partecipano esponenti parlamentari e dei movimenti contro la guerra, provenienti da tutta Europa, per denunciare la mega esercitazione NATO Trident Juncture 2015 in corso nel Mediterraneo, in preparazione di nuove aggressioni NATO in Africa, Asia ed Europa. Per l’occasione presenzierà Giulietto Chiesa, giornalista, analista geopolitico e blogger del Fatto Quotidiano, a cui abbiamo posto alcune domande.
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Arabia Saudita, crimini e follie stanno segnando la fine di un impero
Nell’estate del 2014, l’Arabia Saudita ha finalmente percepito il pericolo di perdere il ruolo di potenza regionale e il suo potere; il procedere dei negoziati sul nucleare iraniano, il sorgere di un asse fra Mosca e Teheran, l’espandersi dell’influenza russa in Medio Oriente e, soprattutto, il progressivo disimpegno di Washington dall’area in vista della vicina autosufficienza energetica grazie ai produttori di shale oil, rappresentavano un pericolo mortale a cui Riyadh ha deciso di rispondere con la sua arma strategica, il petrolio.
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lunedì 26 ottobre 2015
L’EUROZONA PASSA IL RUBICONE. ALLA SINISTRA ANTI-EURO VIENE IMPEDITO DI ANDARE AL POTERE
Su The Telegraph, il mai tenero Ambrose Evans-Pritchard ha scritto un violento articolo che in meno di un giorno ha già oltre mille commenti in calce. In effetti ciò che è successo in Portogallo, almeno in Europa ed in questo millennio, non ha precedenti: il Presidente della repubblica portoghese ha rifiutato esplicitamente di incaricare il leader del partito socialista, che aveva vinto le elezioni ed è in grado di formare un governo con la maggioranza parlamentare, ed in sua vece ha incaricato il leader dello sconfitto partito di destra uscente (Fonte).
Si profila una minacciosa crisi costituzionale, dopo che alla Sinistra anti-austerità è stata negata la prerogativa parlamentare di formare un governo di maggioranza. Bruxelles ha veramente creato un mostro.
Il Portogallo è entrato in acque politiche molto pericolose. Per la prima volta dalla creazione dell'Unione Monetaria Europea uno Stato membro ha esplicitamente vietato ai partiti euroscettici di formare un governo, accampando motivi d’interesse nazionale.
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L'ISLANDA HA APPENA CONDANNATO 26 BANCHIERI CORROTTI A UN TOTALE DI 74 ANNI DI CARCERE
In forte contrasto con il record per il basso numero di azioni penali contro amministratori delegati e dirigenti finanziari di alto livello negli USA, l'Islanda ha appena condannato 26 banchieri ad un totale di 74 anni di carcere.
La maggior parte di quelli condannati ha ricevuto pene detentive dai due ai cinque anni. Anche se in Islanda la pena massima per i crimini finanziari è di sei anni e sebbene le udienze siano ancora in corso, si sta valutando di estendere il massimo oltre i sei anni.
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ALEA IACTA FUIT
Se vogliamo trovare un punto d’inizio della nostra disgrazia è impossibile, si dovrebbe tornare a Cavour ed al Risorgimento...ma il 2011 è un anno importante, credetemi, almeno nella nostra Storia recentissima. E’ rilevante perché la rovinafamiglie Fornero decise – lavorando in conto terzi, ovvio, ossia per Monti e per l’UE – di distruggere non solo l’equilibrio previdenziale italiano, bensì la socialità interna alle famiglie, le loro (modeste) certezze, qualche sogno, le sicurezze alle quali tutti abbiamo diritto dopo una vita di lavoro. Con i danni economici conseguenti nell’economia reale: da quel momento, molto è cambiato. “Rovinafamiglie” è un sostantivo composito, mutuato dai dialetti italiani, il quale identifica una donna – anzi, una donnaccia – la quale irretisce il capofamiglia ai danni della moglie naturale e, dunque, mette a rischio gli equilibri (a questo punto, soprattutto economici) della famiglia. Comunque la pensiate...morale, etica, ecc...questo è il significato comune.
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NON BASTA ! LE ARISTOCRAZIE VOGLIONO DI PIU'. SERVIZI PUBBLICI SOTTO ATTACCO
Una nuova analisi del TTIP - il trattato'commerciale'proposto da Obama, che gli USA vorrebbero firmare con l'Europa - svela che il documento è stato inventato e plasmato dalle maggiori multinazionali e, anche secondo l'unica analisi economica indipendente finora fatta sul TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership), sarebbero proprio le multinazionali le uniche a trarre concreti benefici da questo trattato - il tutto a scapito dei servizi pubblici di ognuno dei paesi partecipanti.
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IL DOTTOR STRANAMORE È NUDO
Ora tutto il Sud del Mondo sa bene come la campagna russa in Siria ha fatto a brandelli tutti i piani dell’Eccezionalistan per un “Grande Medio Oriente”.
Questi piani comprendono tutto, dalla dottrina Wolfowitz all’imperativo categorico del Dott. Zbig “grande scacchiera” Brzezinski di prevenire l’emergere di competitor strategici in Eurasia.
Il sottotesto però è ancora più intrigante: il Pentagono non aveva previsto nulla e lì sono tutti pietrificati delle inevitabili conseguenze.
Il panico era tangibile, come detto dal Dottor Stranamore, no, il comandante in capo della NATO generale Philip Breedlove, alias Breedlove/hate, l’uomo che ogni settimana annuncia che la Russia sta invadendo l’Ucraina.
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LA RIBELLIONE DEL PORTOGALLO FRANTUMA IL COMPIACIMENTO POLITICO DELL’EUROZONA
Bruxelles deve affrontare una seconda rivolta anti-austerità. La sinistra portoghese strappa il copione e chiede il diritto di governare. La rivolta anti-austerità portoghese è un assaggio di quello che potrà accadere in tutta una serie di paesi-membri dell'Unione Monetaria, quando l'espansione economica globale alzerà bandiera bianca. Non c’è stato, in effetti, alcun riequilibrio durevole dell'economia.
La mina a scoppio ritardato costituita dalle politiche debito-deflazione dell’Eurozona ha fatto esplodere un secondo paese [http://www.telegraph.co.uk/finance/economics/11616002/Europe-faces-second-revolt-as-Portugals-ascendant-Socialists-spurn-austerity.htm]. Il Portogallo ha aderito alla rivolta contro l'austerità.
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giovedì 22 ottobre 2015
Neoliberismo e plutocrazia: l'Italia alla deriva
Noam Chomsky, filosofo e linguista, nella sua estrema lucidità, non ha dubbi: in Italia la democrazia è virtualmente terminataquando si è insediato un governo non scelto dagli elettori. La destra e la sinistra portano avanti le stesse idee politiche e subiamo il frutto amaro del neoliberismo, distruttivo per i popoli d’Europa.
Chomsky ha poi rincarato la dose durante la sua recente conferenza a Firenze: il welfare state è stato annientato; nei suoi discorsi Mario Draghi parla di banche, ma le persone dove sono? Perfino il Wall Street Journal ha scritto che la democrazia è collassata.
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AMERICA EUROPA: LA QUIETE PRIMA DELLA TEMPESTA?
In un mondo nel quale ormai l’andamento dell’economia reale non conta più nulla e conta solo quello che diranno i banchieri centrali Draghi o Yellen non importa non stupitevi se in giro sistematicamente osservate schizofrenia pura…
DoE, scorte settimanali petrolio +8,028 mln brl, a 476,587 mln
Nella settimana conclusa il 16 ottobre le scorte di petrolio negli Stati Uniti sono cresciute di 8,028 milioni di unità a 476,578 milioni, mentre gli analisti attendevano un rialzo di 3,5 milioni di barili, dopo l’aumento di 7,56 milioni di unità precedente.America24.
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mercoledì 21 ottobre 2015
Ordosindacalismo
"Più tutele in cambio di produttività. Benvenuti nella società post-sindacale": così titola un articolo di Dario Di Vico che occupa l'intera pagina 25 del "Corriere della Sera" del 27 settembre. Titolo che coglie il succo di quello che non esiterei a definire un vero e proprio manifesto programmatico della borghesia italiana nell'era ordoliberista. Leggendolo è infatti difficile non rendersi conto come questo articolo vada al di là dell'obiettivo che il capitalismo italiano, sulle tracce di quello mondiale, persegue dagli anni 80 del secolo scorso, vale a dire il drastico indebolimento del sindacato e il conseguente abbattimento della capacità contrattuale delle classi lavoratrici: qui si mira all'eliminazione totale del sindacato.
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http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=124285&typeb=0&Loid=315&ordosindacalismo
Il paradigma economico non cambierà da sé
All'indomani della crisi finanziaria del 2008, quando il sistema fu salvato per il rotto della cuffia solo grazie a massicci interventi di spesa in deficit da parte dei governi di tutti i paesi avanzati (dimostrando la validità dell'assioma keynesiano secondo cui l'unico strumento in grado di risollevare un'economia in recessione è la politica fiscale) furono in molti a sinistra - tra cui il sottoscritto - a credere che il neoliberismo avesse i giorni contati. Cos'era la crisi, in fondo, se non la conclamazione del suo fallimento? Come ha scritto Paul Heideman, «l'impressione al tempo era che l'era della mercatizzazione assoluta stessa volgendo alla fine, e che la crisi dei mercati avrebbe condotto inevitabilmente al ritorno di una qualche forma di nuovo keynesismo».
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LA CINA STA PREPARANDO UN NUOVO PIANO QUINQUENNALE CHE DECIDERA’ IL DESTINO DELL'ECONOMIA MONDIALE
Tra il 26 e il 29 di ottobre, il 18° Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese vedrà riunirsi la sua quinta “assemblea plenaria” e annuncerà il 13° piano quinquennale per la nazione.
Potrebbe sembrare una supercazzola di un pugno di maoisti ai nostri occhi occidentali, ma se si è interessati a dove sta andando l’economia mondiale, questa è roba che scotta.
La Cina deciderà il tasso di crescita del suo PIL per i prossimi 5 anni.
Se i delegati dovessero menzionare qualsiasi numero inferiore al 7%, possiamo aspettarci i mercati e le proiezioni crollare in tutto il pianeta.
Potreste pensare che la cosa non vi riguardi perchè non siete Cinesi. Sbagliato! La Cina rappresenta il 32% della crescita del PIL mondiale e circa il 30% della spesa mondiale, secondo Credit Suisse. In altre parole, se la Cina starnutisce, il resto del mondo prende una polmonite.
Ecco la situazione: negli ultimi 5 anni, la Cina ha promesso di mantenere la crescita del PIL al 7%, ma di recente in Cina la crescita è rallentata e molti economisti hanno iniziato a sospettare che i numeri snocciolati dalla Cina riguardo il proprio PIL siano in realtà menzogne. Andrew Garthwaite, un analista di Credit Suisse, la settimana scorsa ha sostenuto in una nota agli investitori che il tasso reale di crescita della Cina sia attorno al 3% - o 400 punti base sotto quanto dichiarato dal Premier Li Keqiang.
A Business Insider, stiamo reperendo più dati possibile che indichino che la Cina non sia nemmeno vicina ad una crescita del 7%. Un esempio: il prezzo del cemento – l’unica cosa necessaria per costruire qualsiasi infrastruttura – è sceso del 25% negli ultimi 2 anni.
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LA PROSSIMA MOSSA DI PUTIN
Ora che Putin ha insegnato a questi semi-ritardati di Washington che la Russia non tollererà più una loro aggressione contro la Siria, è arrivato il momento del prossimo passo. La Russia dovrebbe ritirare tutti i suoi beni che ha stupidamente all'estero e che sono soggetti a confisca o congelamento da parte USA.
Poi dovrebbe smettere di pagare le rate di tutti i debiti che essa ha con i paesi che hanno aderito alle sanzioni USA contro la Russia.
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36.000 SOLDATI, 60 NAVI DA GUERRA E 140 AEREI DA COMBATTIMENTO SONO STATI INVIATI NEL MEDITERRANEO PER DIMOSTRARE LA LORO IMPOTENZA DI FRONTE A PUTIN
Prima di cominciare, andiamo un po’ indietro. Sarebbe bene dare un’occhiata a questi due articoli:
“Il jamming-system russo [1] blocca tutto il sistema radar della NATO all’interno di una circonferenza del diametro di 600 chilometri centrata sulla Siria” [http://osnetdaily.com/2015/10/russian-jamming-system-blocks-all-nato-electronics-inside-bubble-600-km-in-diameter-over-syria/];
“I militari russi presentano un rivoluzionario sistema di guerra elettronica” [http://defence.pk/threads/russian-military-unveils-revolutionary-electronic-warfare-system.362952/].
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martedì 20 ottobre 2015
ECCO PERCHE' IL TTIP E' UN ASSALTO SELVAGGIO ALLA DEMOCRAZIE EUROPEE
MI MERAVIGLIO : UN ARTICOLO DEL GENERE PUBBLICATO DA REPUBBLICA ?
ALLORA NON è' COMPLOTTISMO..............
Accade che talvolta le facce diventino simboli, ma non della forte
personalità del loro proprietario, bensì delle forze anonime che stanno dietro di loro. Negli ultimi tempi, il Ttip (Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti) ha acquisito un nuovo simbolo, il glaciale volto di Cecilia Malmström (nella foto), commissaria al Commercio dell’Ue. A un giornalista che le chiedeva come riuscisse a continuare a promuovere il Ttip a fronte dell’enorme opposizione dell’opinione pubblica, senza alcun pudore ha risposto: «Il mandato non mi è stato conferito dal popolo europeo». Paradossalmente, il suo cognome è una variante di “maelstrom”, che in inglese significa vortice…
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BARACK OBAMA STA VERAMENTE CERCANDO DI DARE INIZIO ALLA TERZA GUERRA MONDIALE ?
Perchè Barack Obama ha fatto piovere 50 tonnellate di munizioni in aree che dovrebbero essere controllate dai “ribelli moderati” in Siria? È più o meno la stessa cosa di mettere un dito in un occhio alla Russia. Molte di queste munizioni finiranno nelle mani di quelli che i Russi stanno cercando di distruggere con i loro bombardamenti, per cui alla Russia sembrerà che gli USA stiano cercando di metterle i bastoni tra le ruote. Ovviamente la verità è che in realtà non c’è alcun “ribelle moderato” in Siria.
Più o meno tutti i gruppi coinvolti negli scontri sono formati principalmente da jihadisti e mercenari. Personalmente, non vedo nessuno da quelle parti che potrebbe essere inserito nella categoria dei “buoni”. In fin dei conti gli USA supportano chiunque abbia come obiettivo il cambio del regime di Assad, mentre i Russi stanno lavorando sodo per lasciarlo al suo posto. Come per la guerra civile in Ucraina, il conflitto in Siria rischia fortemente di diventare una guerra per procura tra USA e Russia, molti inoltre temono che questo conflitto possa creare i presupposti per una Terza Guerra Mondiale.
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LA RUSSIA ALZA LA POSTA CON WASHINGTON. ECCO IL PIANO NUCLEARE DI SERGEI GLAZYEV
La storia potrebbe stabilire che il “nuovo ordine mondiale” è iniziato il 28 settembre, quando il Presidente russo Vladimir Putin e il Presidente degli USA Barack Obama hanno intrattenuto un faccia a faccia di 90 minuti all’ONU a New York.
Senza essere fedeli alle dichiarazioni ufficiali – “produttivo” secondo la Casa Bianca, “teso” secondo una fonte vicina al Cremlino – i racconti degli eventi si sono accumulati molto velocemente.
Putin ha fatto pressioni su Obama affinchè gli USA si uniscano alla Russia in una vera grande coalizione per distruggere l’ISIS/ISIL/Daesh. L’amministrazione Obama, ancora una volta, ha nicchiato. Ho spiegato dettagliatamente qui cosa è successo in seguito: una scossa tellurica che ha sparigliato le carte in tavola nel “Nuovo Grande Gioco” in Eurasia, proprio vicino al Mar Caspio, che ha colto la miriade di sigle dell’intelligence statunitense – per non menzionare il Pentagono – con la guardia completamente abbassata.
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lunedì 19 ottobre 2015
Sigonella? Craxi con ‘no’ alle ingerenze Usa voleva chiudere il dopoguerra italiano
Sigonella, 11 ottobre 1985, una giornata epica per l’affermazione della sovranità nazionale. Abbiamo ricostruito contesto e rilevanza storica di una data che segna l’immaginario italiano con Maurizio Cabona, intellettuale, scrittore e analista di politica internazionale.
Cabona, quali documenti bisogna consultare per approfondire la storia dell’attrito tra alleati che 30 anni fa, a Sigonella, rischiò di finire nel sangue?
“Quelli de-secretati dagli Stati Uniti. Gli scritti su Bettino Craxi, ora riuniti con essi nel volume La notte di Sigonella (Mondadori), vi aggiungono qualche dettaglio. La sostanza sta nel momento degli eventi…”
… Autunno 1985.
“La guerra fredda è ormai decisa. Economia e armamenti sovietici non reggono più la sfida. E già i suoi nemici pensano a come regolare i conti tra loro. Gli alleati di oggi sono i nemici di domani. E viceversa”.
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Il Risiko Mondiale e la Lotta di Classe
Ci sono periodi, nella storia, in cui il cosiddetto conflitto orizzontale, fra gruppi dominanti che si spartiscono il mondo, oscura o addirittura azzera il conflitto verticale, cioè la mitica “lotta di classe”. Il periodo storico che stiamo attraversando, con sempre maggiore difficoltà e il rischio incombente di una guerra planetaria, ha proprio questa caratteristica: Risiko mondiale a mille e lotta di classe scomparsa dai radar. In simili contesti, le uniche speranze di parziale riscatto, per le classi dominate, possono nascere da un’evoluzione a loro favorevole dello scontro fra gruppi dominanti, che si contendono il potere e le risorse.
Se la lotta di classe fra la borghesia e il proletariato è stata la più visibile (anche se non l’unica) contraddizione del capitalismo industriale nella fase dialettica, fino alla fine del secondo millennio, oggi il neocapitalismo imperante ci mostra soltanto lo scontro – commerciale, armato, propagandistico – fra una spietata élite finanziaria, che accentra il potere a livello globale e rastrella tutte le risorse del pianeta, e gruppi dominanti “dissidenti” o addirittura ribelli, come quello della Russia di Putin.
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Ritorniamo alla terra
Come afferma brillantemente Massimo Fini lo scontro politico futuro “Non sarà più tra un liberalismo trionfante è un marxismo morente, fra destra e sinistra, ma fra modernisti ed antimodernisti “. Infatti, in quest’epoca ormai totalmente post-ideologica, dove le categorie politiche della Destra e della Sinistra iniziano, ormai, sotto l’influsso di una perdita progressiva d’autorità da parte delle vecchie logiche partitocratiche, iniziano a palesare tutta la loro illusione innaturale, il vero scontro di idee é rappresentato dal dibattito tra chi sostiene la cosiddetta cultura del progresso e chi, invece, difende maggiormente i valori tradizionali e naturali.
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