Non è la prima volta che il Financial Times, portavoce della finanza anglo-sassone, spara a zero contro l’euro. Era difficile, però, aspettarsi che le critiche fossero così distruttive come nel recente articolo di Matthew Klein, il quale rivela gli esiti di una discussione del 6 novembre organizzata dal think-tank britannico ‘Centro di riforme europee’. Il titolo della discussione era di per sé indicativo ‘L’Euro è stato un fallimento?’. Già leggendo il programma dell’evento è possibile farsi un’idea delle linee generali della discussione: “Le aspettative economiche dell’eurozona rimangono povere, anche gli ottimisti si aspettano una crescita debole, un’inflazione bassa e un’alta disoccupazione persistente… l’inabilità dei governi dell’eurozona nel sconfiggere la crisi ha incoraggiato gli euroscettici britannici, i quali (con alcune buone ragioni) credono che la crisi sia il risultato del fallimento delle élite nel capire i limiti dell’integrazione”.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=52434
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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