I prezzi degli immobili in quasi tutti i 28 Stati membri dell'UE sono aumentati, crescendo più rapidamente dei redditi. La correzione dei prezzi del periodo sucessivo al 2008 è svanita per effetto della politica - delle banche centrali mondiali - degli interessi a zero ed il rapporto prezzo-rendita non si è ancora riallineato, creando altro debito che alimenta la bolla immobiliare.
Gli ultimi dati disponibili sulla povertà in Europa evidenziano che più di un terzo della popolazione è a rischio di povertà o di esclusione sociale in cinque degli Stati membri dell'Unione europea: Bulgaria (48.0 %), Romania (40.4%), Grecia (35.7%), Lettonia (35.1%) e Ungheria (33.5%). Dall'altro lato della scala, le persone a minor rischio di povertà o di esclusione sociale sono state registrate in Svezia (16.4%), Finlandia (16.0 %), Olanda (15.9%) e Repubblica Ceca (14.6%).
La casa naturalmente è di gran lunga la spesa maggiore, seguita a distanza da riscaldamento e cibo.
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