Lo spettacolo di Grillo (Grillo versus Grillo) non è comico. Ma non è nemmeno politico. E’ esistenziale. Dichiarando apertamente il proprio disagio, il proprio smarrimento, la propria confusione (“Ma io chi sono?”) interpreta il disagio, lo smarrimento e la confusione che è in molti di noi. La sua è una ‘psicanalisi di gruppo’ senza terapeuta o, per essere più precisi, dove è proprio il terapeuta quello ad avere più bisogno di aiuto.
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