NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
sabato 6 luglio 2019
Sul dominio della tecnica
Heidegger, nel suo ormai celeberrimo saggio “La questione della tecnica”, ritiene che l’essenza della tecnica non sia tecnica: infatti egli scrive che “La tecnica non si identifica con l’essenza della tecnica” (1). Che cosa significa “essenza” in questo caso? La parola tecnica, di origine greca (tèchne), indica la capacità di saper fare e di saper operare sia in senso artigianale che artistico. Per Heidegger l’essenza della tecnica ha come proprio fondamento ontologico l’Essere stesso, nel senso aristotelico-scolastico del “quod quid erat esse”. Per cui tale fondamento non è da trovarsi nel semplice saper fare, ma nel perché si sa fare. Il fondamento, perciò, si trova nell’Essere stesso. L’Essere si manifesta, in quanto principio che entifica gli enti, nell’ente umano, il quale, essendo l’unico ente che si interroga sull’essere, viene appositamente definito da Heidegger come Esserci. In questa manifestazione l’Essere fa un “dono” all’Esserci: questo dono è una forma di disvelamento della verità, nel senso del greco antico di alètheia. Una modalità di questo dono, da parte dell’Essere, è appunto la tecnica, che è : “… un modo del disvelare. La tecnica dispiega il suo essere (west) nell’ambito in cui accadono disvelare e disvelatezza (Unverbogenheit), dove accade l’alètheia, la verità.” (2).
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https://comedonchisciotte.org/sul-dominio-della-tecnica/
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