Il presidente USA Donald Trump aveva pensato al prossimo G7 a Washington come un evento che avrebbe potuto segnare il ritorno progressivo del mondo alla normalizzazione. Da tenersi fra il 10 ed il 12 giugno fra Washington e Camp David (Maryland) questo incontro, di per se, non avrebbe segnato decisioni dirompenti, se non proprio per il fatto di tenersi e di segnare, simbolicamente, la fine di un’emergenza. Peccato che non tutti la pensino allo stesso modo: infatti il cancelliere tedesco, Angela Merkel, ha espresso il proprio disappunto per la decisione di incontrarsi di persona. Secondo lei è imprudente vedersi di persona, ma ha affermato che, comunque, “Seguirà l’evoluzione con attenzione”.
Sia Francia sia il Canada hanno dato il proprio assenso di massima all’incontro di persona, purchè sia garantita la sicurezza. Solo la Merkel, allo stato attuale, ha detto “Nein”, e questo la conduce, ancora di più, verso una rotta di collisione con il presidente Trump. Un altro segnale di rottura fra i due lati dell’Atlantico che può essere colto ancora meglio da chi legge la stampa tedesca, dove il presidente USA è attaccato da mane a sera. L’assenza della Cancelliera darebbe una dimostrazione plastica di questa divisione.
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