In una intervista all’Huffington Post Yanis
Varoufakis smonta il tanto esaltato Patto UE e la retorica della
vittoria dell’Italia, che ancora stupidamente l’accompagna.
Il
punto centrale del giudizio del ministro greco, licenziato perché si
opponeva al memorandum che ha poi distrutto la Grecia, è semplicissimo.
Il
vertice UE avrebbe dovuto cancellare le politiche di austerità e in
primo luogo il patto di stabilità che le impone. Invece quel patto è
stato solo sospeso e l’anno prossimo, come annuncia anche il vice
presidente della Commissione UE Dombrovskis, tornerà in vigore.
Paradossalmente
proprio quando l’italia potrebbe ricevere la prima tranche di aiuti e
prestiti, tornerebbero in vigore quelle politiche ci hanno costretto a
38 miliardi di tagli sulla sanità. Così noi dovremmo accompagnare la
spesa dei soldi che arrivano dalla UE con la politica di rigore e
riduzione del debito, che taglia i servizi e i diritti sociali.
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