NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
domenica 25 dicembre 2016
Altro che avvisi di garanzia, Roma va rasa al suolo
Giuseppe Sala. Paola Muraro. Virginia Raggi. Non è in alcun modo accettabile che un semplice avviso di garanzia, cioè la mera ipotesi che sia stato commesso un reato, possa troncare o gravemente compromettere la carriera di un esponente politico o distruggere la reputazione di un qualsiasi cittadino senza incarichi pubblici (qualcuno ricorderà, forse, il caso di quel padre accusato di aver violentato il figlioletto di due anni, e quindi massacrato dai mass media, poi risultato innocente). L’’informazione di garanzia’, voluta fortemente dalle sinistre sull’onda della disastrosa riforma del Codice di Procedura Penale, partorita da Gian Domenico Pisapia, padre dell’ex sindaco, aveva la pia intenzione, come dice il nome stesso, di tutelare il cittadino verso il quale siano in corso delle indagini penali, non tenendo conto della potenza di fuoco che hanno assunto attualmente i mass media dove, accanto ai giornali, furoreggia il mondo web, che rende virale, e distruttiva, anche la più labile delle notizie. Così l’’informazione di garanzia’ si è tradotta nel suo contrario: in una sentenza anticipata di condanna, prima di un rinvio a giudizio (che comunque condanna non è ancora) o di una sentenza di primo grado. E’ tipico del nostro Paese passare da un estremo all’altro. Per un decennio abbiamo avuto un presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che era stato più volte rinviato a giudizio, condannato in primo e secondo grado, salvato dalla prescrizione e questa totale anomalia è stata di fatto accettata. C’è voluta una sentenza definitiva della Cassazione per buttar fuori il ‘delinquente naturale’ dalle Istituzioni, ma non dalla politica di cui questo bucaniere continua imperterrito a solcare i mari, ricevuto con tutti gli onori dai vari presidenti della Repubblica.
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