“We the people” finalmente si mostra particolarmente docile ed adattabile. Le popolazioni interessate, che hanno uno stile molto globalizzato, se si misura l’ampiezza e la dimensione della insurrezione rivoluzionaria, hanno ormai perfettamente capito che i concetti come “insurrezione” e “rivoluzione” devono essere radicalmente modificati ovvero trasformati. Non è più necessario ed è anche a volte radicalmente controindicato, se non come misura per aumentare la pressione, scendere nelle strade per reclamare, per rivendicare e sperare di ottenere i cambiamenti con la violenza, come avvenuto negli episodi di rabbia e di rivolta dei secoli XIX e XX. Questo metodo, che ha avuto a suo tempo la sua efficacia e che d’altra parte si giustificava molto spesso dal punto di vista politico e della giustizia sociale, non ha più posto, perché non è adeguato, com’è evidente già da alcuni anni (si vedano le nostre “Note sull’ impossibile rivoluzione”, del settembre 2009). Dal momento che la necessità di politica e di giustizia sociale rimangono e ancora di più perché si tratta nientemeno che della sorte del mondo, bisognava trovare qualche altro Sistema…
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http://comedonchisciotte.org/we-the-people-ha-modificato-il-concetto-di-insurrezione/
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