Clive Hamilton, nel suo “Requiem per una specie: perchè facciamo resistenza alla verità sui cambiamenti climatici” descrive quell’oscuro sollievo che ci proviene dal credere che “i catastrofici cambiamenti climatici sono certi in modo solo virtuale”.
Questo modo di abbracciare “false speranze”, dice, richiede capacità
intellettuali ed emotive. Le prime si possono acquisire più facilmente.
Le seconde sono molto più difficili da acquisire, poiché comportano che
quelli che amiamo, compresi i nostri figli, sono quasi certamente
destinati ad un futuro di incertezza, povertà e sofferenza nel giro di
pochi decenni, se non di pochi anni.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11387
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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