STUPIDA RAZZA

lunedì 17 agosto 2015

TRE BREVI RIFLESSIONI DI PAUL KRUGMAN TRATTE DAL SUO BLOG

Redazione: 1 – Giappone, Europa ed America: nessun vincitore. La concorrenza internazionale è un concetto per lo più falso: la lotta di classe, invece, è molto, molto reale. 2 – In assenza di un’efficace integrazione fiscale, la mobilità del lavoro rende un'Unione Monetaria peggiore e non migliore. Il Portogallo su una spirale di morte è l’allegro euro-pensiero del giorno. 3 – “The Economics of Inequality” di Thomas Picketty (nella foto) non è il libro che ci saremmo aspettati. E’ la versione solo leggermente aggiornata di un testo di vent’anni fa. La ricerca sulla disuguaglianza ha comportato, da allora, la de-enfatizzazione della “domanda e dell’offerta” ed una maggiore attenzione “al privilegio e al potere”.

COMPETITIVITA’ E LOTTA DI CLASSE
Per ragioni a me non del tutto chiare, mi son trovato di recente a ripensare al saggio di Lester Thurow: Head to Head: The Coming Economic Battle Among Japan, Europe, and America [Testa a Testa: La Prossima Battaglia Economica fra Giappone, Europa ed America].
Per i troppo giovani, o per coloro che non se lo ricordano, il libro di Thurow è stato un fenomenale best-seller dei primi anni ’90. Era in sintonia con il pensiero di quanti temevano che l'America stesse perdendo il suo vantaggio economico, che il Giappone era un colosso inarrestabile e così via.
Aveva anche a che fare con una nozione generale di economia globale: quella della lotta fra gli Stati per ottenere un vantaggio competitivo – che è da sempre un argomento molto popolare.
Fui al momento abbastanza critico riguardo questa nozione ..… sostenevo che il successo economico, o il fallimento, aveva poco a che fare con la concorrenza internazionale. Ma oggi quello che mi trovo a pensare riguarda chi ha veramente fatto meglio nei decenni che son seguiti al libro di Thurow.
E la risposta è ….. nessuno.
Il grafico mostra il PIL reale per “adulti in età lavorativa” (15-64 anni) in Francia, Giappone ed America, a partire dal 1990. La correzione demografica è importante: il Giappone è rimasto economicamente un po’ indietro, ma molte delle ragioni sono appunto legate alla demografia.
LEGGI TUTTO: 
 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=15442

Nessun commento:

Posta un commento