Pubblichiamo alcune riflessioni di Keynes, oggi estremamente attuali, sull’importanza dell’autarchia per le nazioni.
I
- Come la maggior parte degli inglesi, io sono stato allevato al
rispetto della libertà di commercio, non solo come una dottrina
economica che non può essere messa in dubbio da una persona ragionevole e
istruita, ma quasi come un capitolo della legge morale.
Ne consideravo le violazioni come imbecillità e al tempo stesso come fatti perversi.
Ero
persuaso che le incrollabili convinzioni liberiste, a cui l’Inghilterra
teneva fede da quasi un secolo, fossero insieme la spiegazione di
fronte agli uomini e la giustificazione di fronte a Dio della sua
supremazia economica.
Ancora nel 1923 scrivevo che il libero scambio era basato su verità fondamentali «le quali, debitamente formulate e precisate, non sono contestabili da nessuno che capisca il significato delle parole» [J.M.K., volume XIX, pagina 147].
Se
oggi riprendo in considerazione le affermazioni che diedi allora di
quelle verità fondamentali, non trovo motivo di contestarle.
Eppure, l’orientamento del mio pensiero è cambiato; e questo cambiamento è comune a me ed a molti altri.
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https://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=14569
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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