
Finalmente l’Arabia ci è riuscita: dopo averci provato nel 2014 ed aver dovuto gettare la spugna l’Arabia è ripartita all’assalto del petrolio americano, con la scusa di voler ridurre la quota di mercato della Russia. L’atteggiamento aggressivo sui volumi di produzione questa volta si è unito con la crisi di domanda, raramente vista in passato, legata alle chiusure per il COVID. Praticamente si è generato uno shock petrolifero al contrario di grandi dimensioni, forse di dimensioni mai viste prima.
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https://scenarieconomici.it/con-centinaia-di-petroliere-ferme-in-mare-covid-e-arabia-sconfiggono-lo-shale-oil/
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