NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
mercoledì 29 aprile 2020
L’IMPATTO DEL COVID SUI CONSUMATORI E SULLA PRODUZIONE INDUSTRIALE
Iniziano a diffondersi i primi dati sugli effetti sul sistema industriale della crisi Covid a livello mondiale, ed i primi dati non sono positivi. A seconda del paese e del settore alcuni paesi hanno , e stanno subendo, dei danni ingentissimi, mentre altri sembrano essere stati in grado di evitare le maggiori ricadute negative dell’epidemia.
Prima di tutto valutiamo come le varie nazioni si posizionano in un grafico che sulla ascisse (orizzontale) ha le aspettative di spesa futura delle famiglie, con a sinistra una minore spesa ed a destra una maggiore spesa, nelle ordinate (verticale) l’ottimismo circa l’uscita della crisi. L’Italia è, ad esempio, poco ottimista, (così come Corea e Giappone), ma le famiglie giapponesi prevedono quasi di non ridurre le proprie spese. Le famiglie Portoghesi ad esempio sono poco ottimiste, meno di quelle italiane, ma pensano di spendere di più, e questo è un contrasto e fa pensare che il pessimismo sia solo indotto. Invece per paesi come Francia, Italia, Regno Unito, Spagna il pessimismo viene a corrispondere con una previsione di calo del consumo da parte delle famiglie.
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https://scenarieconomici.it/limpatto-del-covid-sui-consumatori-e-sulla-produzione-industriale/
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