
Da pochi giorni sono state vinte le riserve del M5S sull’iniziativa fortemente voluta dal ministro dell’Agricoltura Bellanova per regolarizzare i braccianti agricoli clandestini. Si tratterebbe di un’iniziativa all’insegna della civiltà, dovuta ad altri esseri umani e voluta per combattere la piaga del caporalato nel Mezzogiorno. Da oggi in poi questi esseri umani non saranno più “invisibili”.
Il ministro minacciava di stracciarsi le vesti e di abbandonare la carica se questa iniziativa non fosse stata accolta; lo è stata. Rimarrà un mistero se la scelta, non essendo la proponente Eva Green, sia stata dettata per evitare il rischio di orrori senza veli che si sarebbero aggiunti allo scempio logico-politico, che invece c’è stato tutto. Infatti salta all’occhio l’assurdità di un esecutivo che, piuttosto che stroncare il caporalato e fare leggi che impediscano il proliferare di clandestini, decide di togliere apparentemente manodopera illegale al primo e regolarizza i secondi, nell’attesa di regolarizzare in progress altra manovalanza eventualmente utilizzabile, lasciando il problema tale e quale.
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