DOHA, SILENZIO DEI MEDIA – Parlare delle conferenze sul clima è come ascoltare un disco rotto.
Da un lato il legittimo auspicio dei mesi scorsi era quello di vedere
una copertura mediatica della Conferenza sul clima di Doha, che fosse
all’altezza dell’enormità della posta in gioco: il futuro del pianeta.
Dall’altro, in un mondo “normale” ci si sarebbe aspettati che da
questo appuntamento uscissero delle soluzioni reali, sostanziose e
vincolanti. Ma, evidentemente, normalità e buon senso continuano ad
essere assenti dai tavoli dei negoziati, e anche questa conferenza,
conclusasi sabato scorso, si chiude con un colpevole fallimento. E con i grandi media che, silenti, continuano a ritenere che le sorti del pianeta e di chi lo abita siano questione di secondaria importanza.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44716
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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