Per appoggiare l’idea di un reddito minimo garantito
non bisogna per forza di cose decretare la fine del lavoro, come se
l’enorme sviluppo tecnico e la razionalizzazione produttiva del
neocapitalismo fossero davvero dei processi inarrestabili o non avessero
alcuna ricaduta sistemica dall’altra parte del globo.
Tanto
meno appare necessaria una ferrea presa di posizione critica contro le
logiche capitalistiche di messa in valore della forza-lavoro, con le
loro appendici di sfruttamento, dominio e alienazione. Molto più
modestamente, l’attrazione sempre più diffusa per la creazione di forme minimali di distribuzione di ricchezza
in moneta sonante segna l’avvenuto disincanto nei confronti del vecchio
mito di Sinistra secondo cui il lavoro configura la via maestra per
conquistare l’emancipazione materiale ed esistenziale.
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http://www.megachip.info/tematiche/fondata-sul-lavoro/9433-reddito-minimo.html
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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