A meno di un mese dalla
scadenza prevista per l’attivazione del cosiddetto “fiscal cliff”, il
dibattito politico negli Stati Uniti continua a registrare la mancanza
di un accordo condiviso tra democratici e repubblicani. La trattativa
per evitare l’implementazione automatica e immediata di tagli alla spesa
federale, compresa quella militare, e aumenti alle tasse per 600
miliardi di dollari a partire dal primo gennaio prossimo, lascia però
intravedere più di uno spiraglio, giustificato anche dalla sostanziale
identità di vedute tra i due partiti sulla necessità di ristrutturare i
principali programmi sociali garantiti a decine di milioni di persone e
di riformare il sistema fiscale in modo da favorire ulteriormente i
redditi più elevati.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44670
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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