STUPIDA RAZZA

venerdì 14 dicembre 2012

Ripartiamo dal limite

Diego Fusaro, torinese, è ricercatore e docente di Storia della filosofia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Di recente ha pubblicato“Minima mercatalia. Filosofia e capitalismo” (Bompiani), corposo saggio che critica il capitalismo attraverso la lente della filosofia. Uno sguardo inedito per gli addetti ai lavori dell’economia solidale, un volume denso, impegnativo,  affascinante nel ripercorre le tappe dell’imposizione capitalistica attraverso quelle del pensiero filosofico, con un incedere “hegeliano” fatto di tesi, antitesi e sintesi. La sintesi sono gli anni che viviamo, quelli che Fusaro definisce del capitalismo “totalitario”.
“Chiariamo: non si può accettare l’identificazione tra la critica al capitalismo e l’approvazione dei crimini del ‘900 di stampo comunista. È un’identificazione sostenuta dall’ideologia dominante, che squalifica in partenza ogni forma di critica. Come se chi contesta il capitalismo volesse il gulag. Come se non fosse possibile criticare in nome di un nobile fine, a favore di qualcosa di positivo. 
Chiarito questo, sono partito dal fatto che il capitalismo va studiato come ‘metafisica della smisuratezza’, dell’assenza di misura. Perché il capitalismo rovescia ogni metro. Ecco perché è una risorsa criticare il capitalismo su basi filosofiche”.
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