da questi quattro stronzi non c'è da aspettarsi nulla.
il cambiamento deve avvenire dal basso.
Avrebbe dovuto chiudere i battenti alle 18 di venerdì
scorso. Abdullah Bin Hamad Al-Attiyah, Presidente della COP18 ex
dirigente di Qatar Petroleum, ha pensato bene di mandare tutti a casa 24
ore dopo, cercando di salvare il salvabile. Rimane in piedi un negoziato traballante con l'annessa burocrazia:
quello che sarebbe dovuto essere il semplice hardware grazie al quale
decidere il software di un deciso cambio di rotta, sta diventando il
senso stesso di tutta la costruzione. Con due motivi di preoccupazione:
la mancanza di impegni adeguati al rischio che stiamo correndo ed il
pericolo che questa lenta guerra di posizione cominci ad intaccare non
solo i contenuti di un possibile accordo globale, ma le basi stesse
della Convenzione Onu.
leggi tutto:
http://www.altreconomia.it/site/fr_contenuto_detail.php?intId=3799
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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