Un gruppo di attivisti per la libertà di parola si è preso la briga di effettuare una profonda analisi del mondo dei social, dell’high tech e della comunicazione, analizzando i legami fra industria privata, gruppi di potere, ONG, think tank e organi governativi politicamente orientati che, oltreoceano, si arrogano il diritto di voler guidare la conoscenza tramite la censura e la manipolazione.
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