NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
giovedì 27 settembre 2012
Un Equilibrio Delicato. Intervista ad Aaron Scheibner
Il film-documentario A Delicate Balance, The Truth, realizzato
dal film-maker australiano Aaron Scheibner propone una stimolante
analisi in merito alla correlazione tra alimentazione e salute spostando
inoltre la riflessione su altri aspetti che spesso sfuggono alle
persone, in particolare l’impatto che le nostre scelte alimentari hanno a
livello planetario sugli ecosistemi, oltre che alle loro conseguenze
sugli animali, eticamente inaccettabili. Un equilibrio delicato, dunque,
che ancora una volta mostra l’importanza di avere una visione olistica
nel nostro stile di vita.
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http://www.ilcambiamento.it/culture_cambiamento/equilibrio_delicato_intervista_aaron_daniel_scheibner.html
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http://www.ilcambiamento.it/culture_cambiamento/equilibrio_delicato_intervista_aaron_daniel_scheibner.html
Nasce Familink Travel, un nuovo modo di viaggiare in famiglia
Dall'idea di due coniugi marchigiani nasce il portale internazionale che mette in contatto famiglie che abitano in luoghi differenti per fornire ospitalità reciproca. Si chiama Familink Travel ed è un modo di viaggiare al di fuori dei circuiti classici, che ricuce la frattura fra turista moderno e abitanti del luogo. E che, a differenza del turismo tradizionale, non ha impatto sul territorio e sull'ambiente.
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http://www.ilcambiamento.it/viaggi/nasce_familink_travel_viaggiare_famiglia.html
Viaggiare a costo zero con lo 'Scambio Casa'
"Mi casa es tu casa"? È proprio il caso di dirlo per il servizio offerto dal sistema ScambioCasa che consente di realizzare viaggi e vacanze all'insegna del risparmio, scambiando la propria residenza con quella di un'altra persona in una località che si desidera visitare. L'unico costo da sostenere è quello dell'iscrizione al servizio. Per tutti i lettori de Il Cambiamento è previsto uno sconto del 20%.
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http://www.ilcambiamento.it/viaggi/viaggiare_scambio_casa.html
Muoviamoci! Il Cambiamento è in atto
È stato un fine settimana intenso quello appena trascorso. A Parma c'è stata la manifestazione contro l'inceneritore, a Ferrara l'incontro dei "transizionisti", in Umbria, da Jacopo Fo, la riunione degli ecologisti e civici, a Venezia la festa internazionale della Decrescita e a Corchiano la consegna del Premio Comuni Virtuosi.
Un bel concentrato di emozioni, lotte, obiettivi, proposte. Il tutto
mentre la vecchia politica continua con i suoi sempre più disgustosi
teatrini, il Lazio si prepara a tornare alle urne, la Sicilia è quasi al traguardo e l'Italia tutta non sa minimamente cosa accadrà nei prossimi mesi.
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http://www.ilcambiamento.it/archivio_newsletter/muoviamoci_cambiamento_in_atto.html
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OUTLET ITALIA! VENDESI PAESE VISTA MARE CON COSTITUZIONE MODIFICATA…AD HOC!
farabutti.
Abbiamo già fatto un viaggio nel Paese in svendita ne abbiamo parlato anche in Fermare il declino o l’ideologia che vi sta dietro…
Si propone di scendere intorno al 100 % del rapporto debito pil con dismissioni, privatizzazioni e varie operazioni straordinarie per 35 miliardi all’anno. Peccato che nel 2011 in tutta Europa, ripeto in tutta Europa le privatizzazioni sono state appena 19,5 miliardi e nel 2008 prima dello scoppio della crisi appena il doppio intorno a 40 miliardi.L’anno scorso, le privatizzazioni realizzate in tutto il mondo – secondo i dati raccolti dalla Fondazione Eni-Enrico Mattei e Kpmg nel Privatization barometer 2011 – hanno raggiunto un valore di 68,2 miliardi di euro, il minimo dal 2003 e meno della della metà dei quasi 160 miliardi raccolti nel 2010. Nell’Unione europea le operazioni sono state 49, per 19,5 miliardi di euro, appena il 27,9% del totale. http://24o.it/eOPIR
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http://icebergfinanza.finanza.com/2012/09/27/outlet-italia-vendesi-paese-vista-mare-con-costituzione-modificata-ad-hoc/
Abbiamo già fatto un viaggio nel Paese in svendita ne abbiamo parlato anche in Fermare il declino o l’ideologia che vi sta dietro…
Si propone di scendere intorno al 100 % del rapporto debito pil con dismissioni, privatizzazioni e varie operazioni straordinarie per 35 miliardi all’anno. Peccato che nel 2011 in tutta Europa, ripeto in tutta Europa le privatizzazioni sono state appena 19,5 miliardi e nel 2008 prima dello scoppio della crisi appena il doppio intorno a 40 miliardi.L’anno scorso, le privatizzazioni realizzate in tutto il mondo – secondo i dati raccolti dalla Fondazione Eni-Enrico Mattei e Kpmg nel Privatization barometer 2011 – hanno raggiunto un valore di 68,2 miliardi di euro, il minimo dal 2003 e meno della della metà dei quasi 160 miliardi raccolti nel 2010. Nell’Unione europea le operazioni sono state 49, per 19,5 miliardi di euro, appena il 27,9% del totale. http://24o.it/eOPIR
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LA LEGGENDA METROPOLITANA DELLA PRODUTTIVITA’
Quante volte in questa crisi vi hanno urlato nelle orecchie che siete
poco produttivi, poco flessibili, che dovete crescere smettere di fare
ferie per far ripartire la crescita.
Solo un ignorante può continuare a chiedere solo crescita in una crisi originata da un eccesso di crescita, di produzione foraggiata da un’orgia di debito, solo un povero ignorante. Ovviamente nessuno parla di redistribuzione, di politiche economiche inclusive e redistributive per favorire una ripresa sostenibile!
Ora se avete voglia andate a leggervi gli algoritmi del Paese delle Meraviglie, pubblicati dall’ ISTAT per calcolare quanto siete produttivi o meno, dove basta spostare una virgola e il risultato cambia.
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http://icebergfinanza.finanza.com/2012/09/27/la-leggenda-metropolitana-della-produttivita/
Solo un ignorante può continuare a chiedere solo crescita in una crisi originata da un eccesso di crescita, di produzione foraggiata da un’orgia di debito, solo un povero ignorante. Ovviamente nessuno parla di redistribuzione, di politiche economiche inclusive e redistributive per favorire una ripresa sostenibile!
Ora se avete voglia andate a leggervi gli algoritmi del Paese delle Meraviglie, pubblicati dall’ ISTAT per calcolare quanto siete produttivi o meno, dove basta spostare una virgola e il risultato cambia.
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SUPER MARIO MONTI SHOW…NUMERI IN LIBERTA’!
dai mario,facci sognare.........ma va a f......!
Non c’è bisogno di aggiungere altro le dichiarazioni parlano da sole!
Ve le ricordate le liberalizzazioni, il 20 gennaio 2012 …
E’ durato otto ore il Consiglio dei ministri sulle liberalizzazioni in vari settori, dalle professioni, alle farmacie, ai taxi, fino al mercato del gas, alle infrastrutture, ai trasporti.
“Abbiamo adottato un pacchetto di riforme strutturali per la crescita – ha detto il premier Monti nella successiva conferenza stampa – l’economia italiana è stata per decenni frenata soprattutto da 3 vincoli: concorrenza insufficiente, inadeguatezza delle infrastrutture e complicazione delle procedure amministrative”. Quella approvata dal Cdm è “non solo una grande azione economica ma anche, noi confidiamo una grande azione sociale”, ha detto il premier, che ha inoltre annunciato che la settimana prossima verrà varato il provvedimento sulla semplificazione dell’amministrazione. “Da riforme aumento del Pil del 10%” – Secondo Monti l’aumento di produttività dato dalle riforme, potrebbe portare un incremento del Pil del 10%. “Ci sono delle stime dell’Ocse e di Bankitalia – ha detto Monti ospite di Otto e mezzo – che dicono che se l’Italia arriva ad un grado di flessibilità come c’è negli altri paesi nel campo dei servizi ci sarà un aumento della produttività del 10% nei prossimi anni e, grosso modo, del 10% anche del prodotto interno lordo” .
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http://icebergfinanza.finanza.com/2012/09/25/super-mario-monti-show-numeri-in-liberta/
Non c’è bisogno di aggiungere altro le dichiarazioni parlano da sole!
Ve le ricordate le liberalizzazioni, il 20 gennaio 2012 …
E’ durato otto ore il Consiglio dei ministri sulle liberalizzazioni in vari settori, dalle professioni, alle farmacie, ai taxi, fino al mercato del gas, alle infrastrutture, ai trasporti.
“Abbiamo adottato un pacchetto di riforme strutturali per la crescita – ha detto il premier Monti nella successiva conferenza stampa – l’economia italiana è stata per decenni frenata soprattutto da 3 vincoli: concorrenza insufficiente, inadeguatezza delle infrastrutture e complicazione delle procedure amministrative”. Quella approvata dal Cdm è “non solo una grande azione economica ma anche, noi confidiamo una grande azione sociale”, ha detto il premier, che ha inoltre annunciato che la settimana prossima verrà varato il provvedimento sulla semplificazione dell’amministrazione. “Da riforme aumento del Pil del 10%” – Secondo Monti l’aumento di produttività dato dalle riforme, potrebbe portare un incremento del Pil del 10%. “Ci sono delle stime dell’Ocse e di Bankitalia – ha detto Monti ospite di Otto e mezzo – che dicono che se l’Italia arriva ad un grado di flessibilità come c’è negli altri paesi nel campo dei servizi ci sarà un aumento della produttività del 10% nei prossimi anni e, grosso modo, del 10% anche del prodotto interno lordo” .
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http://icebergfinanza.finanza.com/2012/09/25/super-mario-monti-show-numeri-in-liberta/
Lavoro e dignità
Sul fatto
che il lavoro possa rappresentare la dignità, così come si evince da
uno striscione "lavoro é dignità" srotolato da un manipolo di operai dell'Ilva di Taranto, impegnati ad occupare a turno l'altoforno in odore di chiusura, continuiamo ad avere molti dubbi. Il lavoro
molto spesso non é altro che un sacrificio necessario per vivere o
sopravvivere e nel migliore dei casi può rivestire un ruolo importante
nell'ambito della realizzazione personale, ma non rende liberi, nè tanto
meno dignitosi.
La dignità é un
qualcosa che alligna nel nostro animo e traspare dalle azioni che
compiamo tutti i giorni, a prescindere dal fatto che noi si lavori o si
sia disoccupati.
L'unico fattore che accomuna i due termini é l'evidenza del fatto che nell'Italia di oggi
tanto il lavoro quanto la dignità latitano drammaticamente, senza che
nessun segnale possa indurci a sperare che in tempi brevi il deficit
venga colmato....
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The neverending story
In dialetto siciliano stretto l'allocuzione “a schifiu finisce” significa che qualcosa sta per finire male o che sta per scoppiare una rissa rabbiosa. In molti mi scrivono chiedendomi ma perchè in Italia non finisce a schifiu, vedendo come con periodicità costante è possibile assistere in continuazione a scandali politici a sfondo finanziario vedi i vari Lusi, Belsito, Bossi e adesso Fiorito, della serie “the neverending story”. Perchè in Italia non assistiamo a fenomeni di sommossa o rivolta sociale violenta al pari di quanto sta accadendo in queste ultime 48 ore in Spagna o peggio ancora anche atti di giustizia sommaria come in Romania all'epoca di Ceausescu (peraltro oggi anche eventualmente giustificabili sul piano morale visto il clima di impoverimento sociale ed oppressione fiscale che contraddistingue questi ultimi anni). Quest'ultimo, lo ricordo per chi fosse nato in quegli anni ed oggi si trova ad essere un ventenne senza speranza di vita lavorativa, venne processato e condannato a morte per fucilazione per crimini contro lo stato e distruzione dell'economia nazionale.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44181
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Buddha un filosofo grande come Socrate
Il buddhismo è un modo di vivere. Non
conosce «eresie», perché conta non la dottrina in cui credi, ma come ti
comporti Ognuno crea il proprio karma, secondo la propria condotta di
vita. Quindi solo noi siamo responsabili delle nostre azioni
Richard Gombrich parlerà alle 16,30 al Circolo dei Lettori. Tra gli altri protagonisti della giornata Massimo Cacciari, Vito Mancuso, Pino Petruzzelli, Aharon Appelfeld, Enzo Bianchi.
Richard Gombrich è figlio del grande storico dell’arte Ernst. Ha di recente pubblicato Il pensiero del Buddha (Adelphi). Docente di sanscrito per oltre un trentennio all’università di Oxford e oggi presidente del centro di studi buddisti nella stessa città, Richard Gombrich, 75 anni, è tra i più grandi indologi e orientalisti viventi. Figlio di una pianista e del celeberrimo storico dell’arte anglo-austriaco Ernst Gombrich, proviene da una famiglia dell’alta borghesia mitteleuropea di origini ebraiche. Non si è mai «convertito» al buddismo e il suo interesse per le dottrine dell’antico maestro indiano è squisitamente teoretico. Il pensiero del Buddha , è il titolo dell’ultimo libro appena tradotto in Italia da Adelphi (283 pagine, 30 euro) ed è anche l’argomento che affronterà oggi a Torino Spiritualità.
leggi tutto:
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44185
Richard Gombrich parlerà alle 16,30 al Circolo dei Lettori. Tra gli altri protagonisti della giornata Massimo Cacciari, Vito Mancuso, Pino Petruzzelli, Aharon Appelfeld, Enzo Bianchi.
Richard Gombrich è figlio del grande storico dell’arte Ernst. Ha di recente pubblicato Il pensiero del Buddha (Adelphi). Docente di sanscrito per oltre un trentennio all’università di Oxford e oggi presidente del centro di studi buddisti nella stessa città, Richard Gombrich, 75 anni, è tra i più grandi indologi e orientalisti viventi. Figlio di una pianista e del celeberrimo storico dell’arte anglo-austriaco Ernst Gombrich, proviene da una famiglia dell’alta borghesia mitteleuropea di origini ebraiche. Non si è mai «convertito» al buddismo e il suo interesse per le dottrine dell’antico maestro indiano è squisitamente teoretico. Il pensiero del Buddha , è il titolo dell’ultimo libro appena tradotto in Italia da Adelphi (283 pagine, 30 euro) ed è anche l’argomento che affronterà oggi a Torino Spiritualità.
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Paese destinato a un sicuro declino
Da molto tempo assistiamo a un blocco nel ricambio della classe di governo, la quale è, da svariati lustri, sempre la medesima. Di qui le lamentele
sempre più diffuse: i leader politici non cambiano da decenni, non
emergono nuove personalità, non c'è ricambio. E ciò sia a destra (dove
Berlusconi sta decidendo se presentarsi come leader alle elezioni), sia a
sinistra (dove si fanno sempre più intense le richieste di «ricambio»,
o, con parola sgarbata ma efficace, di «rottamazione»).
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44189
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mercoledì 26 settembre 2012
Sette cose da fare. Il documento finale della Controcernobbio
Europa, lavoro, protezione sociale, giovani,
produzioni sostenibili, meno spesa militare, redistribuire il reddito.
Sono queste le sette proproste uscite dalla discussione alla
Controcernobbio a Capodarco di Fermo 7-9 settembre 2012. I video degli interventi al forum
La crisi italiana si fa più grave, la recessione è
estesa in tutta Europa, la disoccupazione supera il 10% e colpisce un
terzo dei giovani. È questo il risultato di cinque anni di crisi e delle
politiche di austerità imposte dalla finanza e dall’Europa. Il governo
Monti le sta realizzando in Italia all’insegna di un neoliberismo
ideologico che non risolve i problemi, aggrava la crisi, minaccia la
democrazia. È necessario un cambio di rotta. Dalle iniziative di questi mesi e dalle discussioni alla “contro-Cernobbio” di Sbilanciamoci di Capodarco sono emerse sette proposte:
leggi tutto:
http://sbilanciamoci.info/Sezioni/alter/Sette-cose-da-fare.-Il-documento-finale-della-Controcernobbio-14820
Il passo decisivo per salvare l'Europa
LA CRISI dell'Euro rispecchia il fallimento di una politica senza prospettive.
Al governo tedesco manca il coraggio di andare oltre uno status quo divenuto insostenibile.
Questa è la causa del continuo peggioramento della situazione nell'eurozona negli ultimi due anni, malgrado ambiziosi programmi di salvataggio e innumerevoli vertici d'emergenza.
La Grecia rischia dopo il crollo economico l'uscita dall'euro, che sarebbe collegato a incalcolabili reazioni a catena per gli altri membri dell'eurozona stessa.
leggi tutto:
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/08/04/il-passo-decisivo-per-salvare-leuropa.html?ref=search
Al governo tedesco manca il coraggio di andare oltre uno status quo divenuto insostenibile.
Questa è la causa del continuo peggioramento della situazione nell'eurozona negli ultimi due anni, malgrado ambiziosi programmi di salvataggio e innumerevoli vertici d'emergenza.
La Grecia rischia dopo il crollo economico l'uscita dall'euro, che sarebbe collegato a incalcolabili reazioni a catena per gli altri membri dell'eurozona stessa.
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http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/08/04/il-passo-decisivo-per-salvare-leuropa.html?ref=search
Ricette per il welfare
Salute, istruzione, casa, pensioni. I diritti
sociali, visti solo come costi, non sono più per tutti. Come fermare la
deriva? Siamo in apertura di anno scolastico: ragazzi, famiglie, docenti
e dirigenti scolastici dovranno confrontarsi con l’eredità dei decreti
Gelmini e i tagli imposti dalla spending review. Ovvero: tagli a tempo
pieno e attività extradidattiche, aumento dei costi delle mense
scolastiche e delle tariffe mensili dei servizi per l’infanzia. Solo per
fare alcuni esempi.
Ciò accade nel contesto di un dibattito pubblico
sulle caratteristiche e gli effetti della crisi a dir poco
schizofrenico: da un lato (e giustamente) le inchieste sulle aziende in
crisi, sulla crescita della povertà e della disoccupazione giovanile,
sulla dilatazione della povertà, sulla crescita delle disuguaglianze
economiche e sociali; dall’altro la visibilità pressoché esclusiva delle
opinioni di “tecnici”, governativi e non, a sostegno di quella che
viene proposta come “l’unica via di uscita” dalla crisi: quella
dell’austerity e del contenimento della spesa pubblica, in primo luogo
di quella sociale.leggi tutto:
http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/alter/Ricette-per-il-welfare-14757
Tramonta l’auto, affonda la Fiat
rassegniamoci,il settore automobilistico no ha futuro.
Nel 2012, per la prima volta dalla fine dell’ottocento, con l’esclusione dei periodi bellici, il numero di auto in circolazione nel nostro paese potrebbe diminuire
Quest’anno le vendite di automobili nuove saranno
meno di 1,5 milioni, in flessione di circa il 20 per cento rispetto al
2011, un numero presumibilmente inferiore a quello delle rottamazioni. Nel 2012, per la prima volta dalla fine dell’ottocento, con l’esclusione dei periodi bellici, il numero di auto in circolazione nel nostro paese potrebbe diminuire
Il crollo della domanda è certamente l’effetto combinato della crisi e dell’aumento dei prezzi dei carburanti, dei pedaggi e delle altre spese di mantenimento che ha causato, come in tutti i paesi periferici dell’Europa, un minor uso dell’auto e il posticipo delle decisioni di acquisto.
Ma è anche l’effetto di una saturazione del mercato che è venuta a galla, si può dire, “grazie” alla crisi. In Italia circolano 37 milioni di automobili, quasi 5 milioni di autocarri, svariati milioni di altri autoveicoli; in media, sulla strade si muovono, o sono fermi, 50 veicoli per kilometro e 1,4 per ogni persona con patente di guida. Ciò vuol dire, ad esempio, che, in media, in una famiglia con due figli maggiorenni “patentati” ci sono quattro automobili e una moto o un motorino.
leggi tutto:
http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/italie/Tramonta-l-auto-affonda-la-Fiat-14759
domenica 23 settembre 2012
L’Altrapolitica può vincere
ci avete rotto il cazzo.
I partiti del fronte unico conformista di Napolitano e Monti sono in grande ambascia, i sondaggi dei diversi istituti demoscopici annunciano unanimi che alle prossime elezioni il primo “partito” sarà quello che l’establishment esorcizza e insulta come “antipolitica”, ma in realtà è solo buona volontà di Altrapolitica in contrapposizione ai disastri della Casta.
Le intenzioni di voto per Grillo e Di Pietro, sommate, superano infatti ormai quelle del Pd, da un anno vincitore “in pectore”, che con l’attuale legge elettorale si prenderebbe il 55 % dei seggi alla Camera. In realtà i voti per l’Altrapolitica sono già molti di più, poiché nel conteggio non compaiono quelli di una eventuale lista di società civile legata alle lotte degli ultimi 15 anni e promossa dalla Fiom, voti che in buona misura stentano a convergere su M5S e Idv, ma che rifiutano ormai Sel, Pcd’I e altre Rifondazioni.
leggi tutto:
http://temi.repubblica.it/micromega-online/laltrapolitica-puo-vincere/
I partiti del fronte unico conformista di Napolitano e Monti sono in grande ambascia, i sondaggi dei diversi istituti demoscopici annunciano unanimi che alle prossime elezioni il primo “partito” sarà quello che l’establishment esorcizza e insulta come “antipolitica”, ma in realtà è solo buona volontà di Altrapolitica in contrapposizione ai disastri della Casta.
Le intenzioni di voto per Grillo e Di Pietro, sommate, superano infatti ormai quelle del Pd, da un anno vincitore “in pectore”, che con l’attuale legge elettorale si prenderebbe il 55 % dei seggi alla Camera. In realtà i voti per l’Altrapolitica sono già molti di più, poiché nel conteggio non compaiono quelli di una eventuale lista di società civile legata alle lotte degli ultimi 15 anni e promossa dalla Fiom, voti che in buona misura stentano a convergere su M5S e Idv, ma che rifiutano ormai Sel, Pcd’I e altre Rifondazioni.
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http://temi.repubblica.it/micromega-online/laltrapolitica-puo-vincere/
Il rifugio della famiglia
I
dati contenuti all'interno del nuovo rapporto del Censis rappresentano
lo spunto, come già accaduto in passato, affinché tanta buona stampa
possa trastullarsi nel denigrare gli italiani "bamboccioni", troppo legati alla famiglia, non sufficientemente globalisti e ancora scarsamente appiattiti sul modello americano che,
a detta loro, rappresenterebbe il perfetto esempio di una società
matura, efficiente ed impermeabile a qualsiasi tipo di sentimentalismo.
leggi tutto:
http://www.giornaledelribelle.com/
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http://www.giornaledelribelle.com/
Siamo europeisti? Allora via la retorica sull'unità nazionale
per un' europa dei popoli.
Povero Bossi, quando, agli inizi degli anni Novanta reclamava l’indipendenza della mitica Padania le reazioni dei partiti nazionali e dei governi dell’epoca erano isteriche, o irridenti: la Lega era fuori della Storia, voleva tornare al Medioevo. Nel frattempo la Cecoslovacchia si è divisa in due, in Cechia e Slovacchia, senza che la cosa abbia provocato particolari turbamenti, al contrario, perché sono due regioni d’Europa che hanno vocazioni diverse: industriale la prima, agricola la seconda. E tre giorni fa a Barcellona una folla di un milione e mezzo di persone è scesa in piazza, del tutto pacificamente, chiedendo l’indipendenza della Catalogna dalla Spagna, al grido di "Catalunya, nou estat d’Europa" (Catalogna, nuovo Stato d’Europa).
leggi tutto:
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44156
Povero Bossi, quando, agli inizi degli anni Novanta reclamava l’indipendenza della mitica Padania le reazioni dei partiti nazionali e dei governi dell’epoca erano isteriche, o irridenti: la Lega era fuori della Storia, voleva tornare al Medioevo. Nel frattempo la Cecoslovacchia si è divisa in due, in Cechia e Slovacchia, senza che la cosa abbia provocato particolari turbamenti, al contrario, perché sono due regioni d’Europa che hanno vocazioni diverse: industriale la prima, agricola la seconda. E tre giorni fa a Barcellona una folla di un milione e mezzo di persone è scesa in piazza, del tutto pacificamente, chiedendo l’indipendenza della Catalogna dalla Spagna, al grido di "Catalunya, nou estat d’Europa" (Catalogna, nuovo Stato d’Europa).
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Grillo oggi fa paura allora si demonizza dandogli del "fascista"
«Parlava, decise il
commissario, in perfetta buona fede, ossia in quella condizione
invidiabile che consentiva a borsaioli e massaie, droghieri e mini-stri,
cantanti celebri, manovali e professori universi- tari, di relegare in
un sottofondo bene isolato le disonestà di ogni calibro da essi stessi
commesse e di scordarsele completamente e felicemente» scrivono Fruttero
e Lucentini ne "La donna della domenica".
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44155
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MANCA MENO DI UN ANNO A RIVOLTE MONDIALI, LO DICONO TEORICI DI SISTEMI COMPLESSI
Qual' è la ragione principale per cui combattiamo? Per i popoli oppressi
le ragioni plausibili e giustificabili sono molte – povertà,
oppressione, privazione di diritti, etc. - ma la più importante è la più
primitiva. È la fame, semplice. Se c'è un singolo fattore che riaccende
la fiamma dei disordini sociali, questo è il cibo che scarseggia o che
costa troppo. Lo dice un gruppo di teorici di sistemi complessi di
Cambridge, ed ha senso.
In un paper del 2011 (1), ricercatori del Complex System Institute (CSI) hanno svelato un modello che spiega accuratamente perché le ondate di disordini che hanno colpito il mondo nel 2008 e 2011 sono accadute in quel periodo. Il fattore determinante è stato il rapido aumento del prezzo degli alimenti. Il loro modello identifica una precisa soglia per il prezzo mondiale degli alimenti che, quando viene superata, può portare a disordini globali.
leggi tutto:
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10852
In un paper del 2011 (1), ricercatori del Complex System Institute (CSI) hanno svelato un modello che spiega accuratamente perché le ondate di disordini che hanno colpito il mondo nel 2008 e 2011 sono accadute in quel periodo. Il fattore determinante è stato il rapido aumento del prezzo degli alimenti. Il loro modello identifica una precisa soglia per il prezzo mondiale degli alimenti che, quando viene superata, può portare a disordini globali.
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TORNIAMO AL MEDIOEVO
Nel Medioevo la Chiesa, attraverso le elaborazioni concettuali della
Scolastica (Tommaso d’Aquino,
Alberto Magno, Raymond de Pennafort, Enrico di Langstein, Buridano,
Nicola Oresme, Duns Scoto), condusse una lunga, generosa, e per molto
tempo vittoriosa, battaglia non solo contro l’usura ma anche, cosa che
oggi si tende a dimenticare, contro l’interesse. E con argomenti più
sottili e sofisticati di quelli di Aristotele che sosteneva che il
denaro, essendo sterile, non può produrre altro denaro. Dice Duns Scoto:
“Il tempo è di Dio e quindi di tutti e non può perciò essere
monetizzato e fatto oggetto di mercato”. Ma la questione può essere
ulteriormente approfondita.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10849
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venerdì 21 settembre 2012
GOLDMAN SACHS VOTA PER IL PD
a confronto,il conflitto di interessi del berlusca è una caccola.
La banca d'affari aspetta che una maggioranza di centrosinistra segua la linea Monti Tra gli scenari del report anche il ricorso del premier al fondo Efsm-Esm prima del voto per legare le mani al suo successore Le polemiche saranno inevitabili. Per le prossime elezioni Goldman Sachs scommette sul Pd. Il colosso finanziario americano, a sette mesi dalle elezioni politiche italiane, ha pubblicato un report che farà rumore, nel quale si sostengono le chance di una maggioranza di centro sinistra incentrata sul Pd. E questa maggioranza molto probabilmente manterrebbe la linea Monti, anche se non è chiaro se riconfermerebbe Mario Monti a capo del governo. In ogni caso, secondo il report, difficilmente il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, porterà il Paese alle elezioni prima di aver risolto la questione della riforma elettorale. Goldman Sachs ritiene «probabile che vengano introdotte modifiche alla legge con l’idea di garantire una coalizione centrista a favore di una conferma di Monti». | leggi tutto: | ||||
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E ADESSO CI SIAMO GIOCATI ANCHE LA CARTA COSTITUZIONALE
non ho parole.
Eh già, grazie al peggior presidente della Repubblica della storia d'Italia, sta per ricoprirsi di ridicolo anche l'ultima Istituzione che poteva godere di un qualche rispetto.
Del resto lo avevamo già anticipato: pur sapendo l'ovvio, e cioè che, nella vicenda delle intercettazioni telefoniche della procura di Palermo, Napolitano ha torto marcio, l'Alta Corte troverà il modo di dargli ragione.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10842
Eh già, grazie al peggior presidente della Repubblica della storia d'Italia, sta per ricoprirsi di ridicolo anche l'ultima Istituzione che poteva godere di un qualche rispetto.
Del resto lo avevamo già anticipato: pur sapendo l'ovvio, e cioè che, nella vicenda delle intercettazioni telefoniche della procura di Palermo, Napolitano ha torto marcio, l'Alta Corte troverà il modo di dargli ragione.
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LA MORALE DEL DEBITO E IL TEMPO RUBATO
Prestiti, crediti, creditori, debitori, deficit, debito e tasso di
rimborso, "fiscal compact" ... Il debito è ovunque, ha invaso la nostra
vita. Ma il debito non è solo economico, il debito è soprattutto
un’opera della politica.
Non è una sfortunata conseguenza della crisi, è al centro del progetto neoliberista e permette di rafforzare il controllo degli individui e delle società. "Il rimborso del debito è una appropriazione del tempo. E il tempo è la vita", spiega il sociologo e filosofo Maurizio Lazzarato (La Fabbrica dell'uomo indebitato).
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10841
Non è una sfortunata conseguenza della crisi, è al centro del progetto neoliberista e permette di rafforzare il controllo degli individui e delle società. "Il rimborso del debito è una appropriazione del tempo. E il tempo è la vita", spiega il sociologo e filosofo Maurizio Lazzarato (La Fabbrica dell'uomo indebitato).
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CRISI EUROPEA ? LA CINA STA PEGGIO (MERDA A PARTE)
"Possiamo giudicare la prosperità di un paese osservando la quantità
di acido solforico consumato e possiamo predirne il futuro in base ai
fertilizzanti importati. (...)
L'Oriente sopravviverà all'Occidente perchè recupera a scopo agricolo tutte le deiezioni, animali ed umane."
Justus von Liebig, Lezioni di Chimica (1843)
Ipotesi: il solo vantaggio della Cina è la merda?
Tutti a dire che l'Europa è finita, che la finanza è al lumicino e le banche al tracollo e che solo la Cina "va avanti" ed addirittura "ci salverà". Non è falso. E certe banche, se chiudessero domani, sarebbe meglio per tutti.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10840
L'Oriente sopravviverà all'Occidente perchè recupera a scopo agricolo tutte le deiezioni, animali ed umane."
Justus von Liebig, Lezioni di Chimica (1843)
Ipotesi: il solo vantaggio della Cina è la merda?
Tutti a dire che l'Europa è finita, che la finanza è al lumicino e le banche al tracollo e che solo la Cina "va avanti" ed addirittura "ci salverà". Non è falso. E certe banche, se chiudessero domani, sarebbe meglio per tutti.
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giovedì 20 settembre 2012
Hyman Minsky e la Crisi
L’argomento del convegno, il pensiero di Hyman Minsky e gli insegnamenti
che ne possiamo trarre per la crisi attuale, è in forte corrispondenza
con gli obiettivi dell'associazione Economia civile, che ha organizzato
questo incontro. I nostri riferimenti culturali indicano infatti
chiaramente che per economia civile non intendiamo il settore non profit
considerato come un terzo settore dell’economia in opposizione a Stato e
mercato, come fa una vasta letteratura cattolica, ma una concezione
dell’economia e della società tutta, che pur all’interno di un’economia
sostanzialmente di mercato (per quanto coesistente con un ruolo
rilevante del settore pubblico) pone a obiettivo centrale lo sviluppo
civile della società nel suo complesso, tramite un insieme di regole e
interventi pubblici ma anche tramite lo sviluppo e la difesa di una
cultura civica, che nel nostro paese è ancora troppo poco diffusa.
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http://temi.repubblica.it/micromega-online/hyman-minsky-e-la-crisi/
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http://temi.repubblica.it/micromega-online/hyman-minsky-e-la-crisi/
Globalizzazione del potere e crisi della politica. Intervista a Zygmunt Bauman
«La ragione di questa crisi, che da almeno cinque anni coinvolge tutte
le democrazie e le istituzioni e che non si capisce quando e come
finirà, è il divorzio tra la politica e il potere». Zygmunt Bauman
riesce subito ad andare al dunque senza perdersi in giri di frase. Non a
caso possiede il dono di quella che Charles Wright Mills chiamava
l’immaginazione sociologica, la capacità di fissare in una frase, in
un’idea, la realtà di un’intera epoca, e il grande studioso polacco lo
ha fatto con la sua metafora della "Vita liquida" e della "Modernità
liquida" (cosa è più imprendibile e sfuggente dell’acqua e dei suoi
flussi?) per descrivere con geniale chiarezza la precarietà e
l’instabilità della società contemporanea.
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http://temi.repubblica.it/micromega-online/globalizzazione-del-potere-e-crisi-della-politica-intervista-a-zygmunt-bauman/
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http://temi.repubblica.it/micromega-online/globalizzazione-del-potere-e-crisi-della-politica-intervista-a-zygmunt-bauman/
LA FED CONDANNA A MORTE IL DOLLARO E LE ECONOMIE AD ESSO COLLEGATE
per ora l'inflazione ce la possiamo scordare,perchè i soldi non vanno all'economia reale,ma servono per ricapitalizzare le banche.
per un bel pò ci accompagnerà la deflazione "da debiti".
Per capire appieno la portata della decisione della Federal Reserve di ieri sera c'è bisogno di considerare il significato del termine "illimitato" quando ci si riferisce ai mercati. Partiamo dalla fine: secondo alcuni commentatori - e noi concordiamo - il 13 settembre 2012 potrebbe essere ricordato, in futuro, come la data che indicherà storicamente il principio del processo che avrà portato alla fine del dollaro. E dunque del mondo finanziario che conosciamo.
Ci sono diversi indizi, come vedremo, che confermano tale tesi. Ma prima la spiegazione tecnica di quello che sta accadendo.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10817
per un bel pò ci accompagnerà la deflazione "da debiti".
Per capire appieno la portata della decisione della Federal Reserve di ieri sera c'è bisogno di considerare il significato del termine "illimitato" quando ci si riferisce ai mercati. Partiamo dalla fine: secondo alcuni commentatori - e noi concordiamo - il 13 settembre 2012 potrebbe essere ricordato, in futuro, come la data che indicherà storicamente il principio del processo che avrà portato alla fine del dollaro. E dunque del mondo finanziario che conosciamo.
Ci sono diversi indizi, come vedremo, che confermano tale tesi. Ma prima la spiegazione tecnica di quello che sta accadendo.
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mercoledì 19 settembre 2012
La dieta del futuro sarà vegetariana
Secondo le stime dell’ONU, 900 milioni di persone ogni sera vanno a
dormire senza aver mangiato, cioè vanno a letto affamate, mentre altri 2
miliardi di persone sul pianeta sono malnutrite. Si calcola che, nel
2050, la popolazione mondiale passerà dagli attuali 7 miliardi a 9 miliardi di esseri umani.
Perciò, se l’umanità continuerà a sfruttare le risorse naturali (acqua e terra in primis) ai ritmi attuali e (soprattutto) a seguire una dieta alimentare a base di carne, le risorse scarseggeranno sempre di più, aprendo la strada a carestie e a conflitti sociali dalle conseguenze imprevedibili.
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http://www.ilcambiamento.it/vegetarianesimo_veganesimo/dieta_futuro_vegetariana.html
Perciò, se l’umanità continuerà a sfruttare le risorse naturali (acqua e terra in primis) ai ritmi attuali e (soprattutto) a seguire una dieta alimentare a base di carne, le risorse scarseggeranno sempre di più, aprendo la strada a carestie e a conflitti sociali dalle conseguenze imprevedibili.
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Emergenza clima: “serve una spending review in senso ambientale”
Quella che sta finendo è stata un’estate funestata da continui eventi
meteorologici estremi, in particolare da molte, successive ondate di
calore, eppure per il Governo, l’opinione pubblica e gli stessi
'mercati' questa non è un’emergenza, né una crisi. Pure le
conseguenze saranno pesanti e, se non adotteremo i provvedimenti
necessari, rischiano di diventare tragiche, nel medio periodo.
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http://www.ilcambiamento.it/clima/emergenza_clima_serve_spending_review_ambientale.html
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LA FED HA STAMPATO SEDICIMILA MILIARDI PER LA BANCHE
In un solo anno il Federal Reserve System ha stampato e distribuito tra i suoi amici - maghi-banchieri Sedici trilioni di dollari, una somma superiore a dieci volte il PIL della Russia.
Questa sorprendente rivelazione è stata fatta durante la prima audizione ufficiale dell’Ufficio Nazionale dei Pagamenti (GAO) e messa a tacere dalla stampa occidentale. C'è stata solo una breve recensione della rivista "Forbes", in cui si esprime sorpresa per il velo di silenzio che ha avvolto questa fantastica conclusione.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10824
Questa sorprendente rivelazione è stata fatta durante la prima audizione ufficiale dell’Ufficio Nazionale dei Pagamenti (GAO) e messa a tacere dalla stampa occidentale. C'è stata solo una breve recensione della rivista "Forbes", in cui si esprime sorpresa per il velo di silenzio che ha avvolto questa fantastica conclusione.
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RENZI, IL NULLA CHE AVANZA
pietà.
Con quell’arietta da bamboccio saputello che snocciola continuamente battute per fare il simpatico, il sindaco fiorentino Matteo Renzi si candida come testimonial ideale del raschio del fondo del barile. Se, dopo quasi vent’anni di recital berlusconiano, il “nuovo” a sinistra prende le sembianze di un politico che dice tutto quello che abbiamo già sentito in trent’anni di egemonia liberal-liberista, allora il berlusconismo ha vinto: è tutto uno show, il nuovo è già visto e stravisto, alla fine della fiera l’importante è ossequiare il Privato e i Mercati. E le parole d’ordine sono di una vuotezza cosmica: Europa, futuro, merito. Mancava solo “felicità” e “benessere” e l’Ovvietà diventava metafisica pura. La definizione perfetta del sindaco Pd di Firenze, del resto, l’ha data il comico Crozza, sempre fulminante: Renzi, il nulla che avanza.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10822
Con quell’arietta da bamboccio saputello che snocciola continuamente battute per fare il simpatico, il sindaco fiorentino Matteo Renzi si candida come testimonial ideale del raschio del fondo del barile. Se, dopo quasi vent’anni di recital berlusconiano, il “nuovo” a sinistra prende le sembianze di un politico che dice tutto quello che abbiamo già sentito in trent’anni di egemonia liberal-liberista, allora il berlusconismo ha vinto: è tutto uno show, il nuovo è già visto e stravisto, alla fine della fiera l’importante è ossequiare il Privato e i Mercati. E le parole d’ordine sono di una vuotezza cosmica: Europa, futuro, merito. Mancava solo “felicità” e “benessere” e l’Ovvietà diventava metafisica pura. La definizione perfetta del sindaco Pd di Firenze, del resto, l’ha data il comico Crozza, sempre fulminante: Renzi, il nulla che avanza.
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FACCIAMO L'ECONOMIA-COME COSTRUIRE UNA NUOVA SOCIETÀ DELL’ABBONDANZA
Viviamo in una società della crescita. Cioè in una società dominata da
un’economia che tende a lasciarsi assorbire dalla crescita fine a se
stessa, obiettivo primordiale, se non unico, della vita. Proprio per
questo la società del consumo è l’esito scontato di un mondo fondato su
una tripla assenza di limite: nella produzione e dunque nel prelievo
delle risorse rinnovabili e non rinnovabili, nella creazione di bisogni –
e dunque di prodotti superflui e rifiuti – e nell’emissione di scorie e
inquinamento (dell’aria, della terra e dell’acqua).
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10820
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Decrescita o disastro, chi parla di crescita è un suicida
«Cercare di uscire dalla crisi stimolando la crescita è come cercare di rianimare un moribondo a bastonate, perché la crescita non è la soluzione ma la causa della crisi». Servono robusti anticorpi per difendersi dall’ideologia della crescita infinita del Pil. Un virus letale: «E’ l’illusione nefasta che il denaro sia la misura di tutte le cose». L’alternativa? «Non è fra crescita e decrescita, ma fra decrescita e disastro». Luca Salvi, esponente della finanza etica italiana, concorda con Maurizio Pallante, fondatore del Movimento per la Decrescita Felice: «Siamo immersi nella crisi fino al collo e le misure che ci vengono imposte per cercare di uscirne (tagli, tasse e sacrifici) non fanno che aggravarla. Infatti il sistema economico-finanziario fondato sulla crescita, schiacciato dai debiti pubblici, è entrato definitivamente in crisi e non si intravede via d’uscita».
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44098
Sta per finire la crescita facile in Cina
Più ne sappiamo dei piani di stimolo per la crescita della Cina, più ci sembrano inverosimili.
Il Magazine Caixin riporta - con una certa incredulità - che il conto per i parchi industriali e per i mega-progetti presentati finora dalle gerarchie cinesi, secondo alcune stime, è arrivato a 15mila miliardi di yuan.
Si tratta di oltre 2.300 miliardi di dollari che equivalgono approssimativamente a quattro volte la spesa-extra che gli USA hanno affrontato per la crisi Lehman, dal 2008 in poi. Con questa politica di investimenti la Cina ha raggiunto il record mondiale del 49 % del PIL ed ora, tirando le somme, sembra che si sia fatto un errore.
Ma, come riporta ancora Caixin, le autorità sono a corto di liquidi, di soldi facili. Le entrate fiscali dalle 300 città più popolose sono scese del 38% nel corso dell'ultimo anno.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44110
Il Magazine Caixin riporta - con una certa incredulità - che il conto per i parchi industriali e per i mega-progetti presentati finora dalle gerarchie cinesi, secondo alcune stime, è arrivato a 15mila miliardi di yuan.
Si tratta di oltre 2.300 miliardi di dollari che equivalgono approssimativamente a quattro volte la spesa-extra che gli USA hanno affrontato per la crisi Lehman, dal 2008 in poi. Con questa politica di investimenti la Cina ha raggiunto il record mondiale del 49 % del PIL ed ora, tirando le somme, sembra che si sia fatto un errore.
Ma, come riporta ancora Caixin, le autorità sono a corto di liquidi, di soldi facili. Le entrate fiscali dalle 300 città più popolose sono scese del 38% nel corso dell'ultimo anno.
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La famiglia, questa maledetta
I
dati contenuti all'interno del nuovo rapporto del Censis rappresentano
lo spunto, come già accaduto in passato, affinché tanta buona stampa
possa trastullarsi nel denigrare gli italiani "bamboccioni", troppo legati alla famiglia, non sufficientemente globalisti e ancora scarsamente appiattiti sul modello americano che,
a detta loro, rappresenterebbe il perfetto esempio di una società
matura, efficente ed impermeabile a qualsiasi tipo di sentimentalismo.
Stando
alle cifre fornite dal Censis un terzo degli italiani abita con mamma e
papà, oltre il 40% vive all'interno di un raggio di mezz'ora di
camminata dalla casa dei genitori, raggio all'interno del quale il 54%
degli italiani ha anche i propri parenti stretti. E questo non vale
solamente per i giovanissimi, bensì anche per gli adulti. Come se non
bastasse oltre 7 milioni di italiani portano al lavoro il pranzo
preparato in casa. Passano mediamente circa un'ora al giorno davanti ai
fornelli, facendo si che la preparazione dei pasti assorba mediamente
per una donna 21 giorni "lavorativi" l'anno. Circa 21 milioni d'italiani
preparano in casa alimenti come yogurt, pane, gelato o conserve e di
questi la metà lo fa regolarmente.....
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domenica 16 settembre 2012
Come costruire una nuova società dell'abbondanza
Il filosofo francese Serge Latouche è tra gli ospiti internazionali del “Festivalfilosofia” che si
svolge tra Modena, Carpi e Sassuolo da oggi al 16 settembre e che ha come tema le “Cose”
(direzione scientifica di Michelina Borsari). In programma oltre 200 incontri e 50 lectio magistralis
alle quali partecipano tra gli altri Enzo Bianchi, Cacciari, Augé e Bauman. Qui anticipiamo parte
della lectio che Latouche terrà il 16 alle 18 in Piazza Grande a Modena Così lo studioso torna
sulle sue tesi più celebri come quella della “decrescita felice”.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44072
svolge tra Modena, Carpi e Sassuolo da oggi al 16 settembre e che ha come tema le “Cose”
(direzione scientifica di Michelina Borsari). In programma oltre 200 incontri e 50 lectio magistralis
alle quali partecipano tra gli altri Enzo Bianchi, Cacciari, Augé e Bauman. Qui anticipiamo parte
della lectio che Latouche terrà il 16 alle 18 in Piazza Grande a Modena Così lo studioso torna
sulle sue tesi più celebri come quella della “decrescita felice”.
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Il signoraggista
La realtà del signoraggio è molto più
complessa che non solo la differenza tra “valore intrinseco” e “valore
facciale”; l’aggio del signore, purtroppo non conosce limiti e storia
(altro che fascismo), già i romani coniavano monete che valevano meno di
quanto era indicato sul conio, poi le città stato, le repubbliche
marinare, il 1694 (prima banca), il 1944 (Bretton Woods - FMI e BM), il
1971 (fine golden standard), 1981 (in casa nostra divorzio tra la Banca
d’Italia e ministero del Tesoro, il tasso diventava scelta autonoma),
1992 (in casa nostra la Banca d’Italia è privatizzata al 95%) , 1999
(abolizione della Glass-Steagall), l’esperienza Argentina sotto Menem,
2002 la massima “creazione assassina” dell’euro-truffa, in mano agli
speculatori, che alla faccia dei principi di uguaglianza ha un costo
diverso per le varie Nazioni che la vogliono utilizzare: la Grecia 100
euro li compra a 6/7 euro (in aumento), l’Italia a 4/5 euro e la
Germania a ½ euro (fine 2013 crack finale e ritorno alla neolira!).
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44074
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Il marpione ed il minchione
meglio che se ne vada,intanto l'auto non ha futuro.bisogna riconvertire gli stabilimenti in prospettiva di un'economia ecologica.
Lo abbiamo detto e ridetto e poi scritto, riscritto, trascritto, segnalato, ricalcato, sottolineato, svelato, sventagliato, rivelato quando tutti tessevano le lodi del mitico manager cosmopolita, il quale essendo un uomo di mondo le sparava da un punto all’altro del globo, più o meno da Torino a Detroit sola andata e con grande risonanza mediatica. Marchionne è un vero mago, questo è assodato, come fa sparire le cose lui nemmeno Merlino e abracadabra magicabula bidibidobidiboo Fabbrica-Italia non c’è più, sim salabim bimbumbam guarda il Lingotto la fine che fa! Il prestigiatore col cilindro rotto, come la reputazione delle sue auto, Fiat (fix it again Tony), ha rivelato il trucco anche perché al giochetto non ci credeva più nemmeno il più fesso dello Stivale. Ecco la fatidica frase: «Le cose sono profondamente cambiate da quando nell’aprile 2010 venne annunciato il piano «Fabbrica Italia»…è impossibile fare riferimento ad un progetto nato due anni e mezzo fa ed é necessario che il piano prodotti e i relativi investimenti siano oggetto di costante revisione per adeguarli all’andamento dei mercati».
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44075
Le false credenze del popolo italiota
Anche se sono un “tecnico” (cioè con una
formazione ingegneristica) mi trovo imbarazzato a dover trattare un
problema apparentemente pratico con un approccio filosofico,
umanistico. Eppure, filtrata attraverso lunghi anni di attività
lavorativa in un ambiente aridamente rivolto solo alle cifre, ai
calcoli, alla ricerca ingegneristica delle soluzioni, devo portarvi
testimonianza che la tecnologia, senza il supporto della spiritualità,
non serve a nulla. La lotta a cui stiamo contemporaneamente assistendo
come spettatori e partecipando come vittime, è spirituale non
materiale. I grandi capitali (rappresentati dal 0,01% della
popolazione) ormai hanno tutti i soldi del mondo (cioè il restante
99,99%).
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44077
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Lasciamo i popoli al loro destino
andiamo ad esportare "democrazia" in altri paesi con la forza e qui ce la stanno togliendo senza sporcarsi le mani.
che massa di coglioni che siamo.
svegliamoci.
E se lasciassimo i popoli liberi di decidere il loro futuro e di costruirselo con le loro primavere e i loro autunni, le loro rivoluzioni e le loro restaurazioni? Lo dico dopo l’agguato sanguinoso di Bengasi, ma lo scrivevo già prima. Se facciamo un bilancio complessivo del ventennio e più del nostro interventismo, dall’Irak alla Libia, dall’Afghanistan al Libano e ai Balcani, i danni sopravanzano i vantaggi: più vittime, più traffico d’armi, più costi umani e militari, più violenza contro l’ingerenza nostra, più terrorismo di ritorno. Ogni corso forzato di occidentalizzazione ha prodotto la spinta opposta, la radicalizzazione dell’islamismo. Ne è valsa la pena? Non penso che la Tunisia, l’Egitto,la Libia stiano meglio oggi di ieri, e in ogni caso lasciate che siano loro a deciderlo.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44069
che massa di coglioni che siamo.
svegliamoci.
E se lasciassimo i popoli liberi di decidere il loro futuro e di costruirselo con le loro primavere e i loro autunni, le loro rivoluzioni e le loro restaurazioni? Lo dico dopo l’agguato sanguinoso di Bengasi, ma lo scrivevo già prima. Se facciamo un bilancio complessivo del ventennio e più del nostro interventismo, dall’Irak alla Libia, dall’Afghanistan al Libano e ai Balcani, i danni sopravanzano i vantaggi: più vittime, più traffico d’armi, più costi umani e militari, più violenza contro l’ingerenza nostra, più terrorismo di ritorno. Ogni corso forzato di occidentalizzazione ha prodotto la spinta opposta, la radicalizzazione dell’islamismo. Ne è valsa la pena? Non penso che la Tunisia, l’Egitto,la Libia stiano meglio oggi di ieri, e in ogni caso lasciate che siano loro a deciderlo.
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giovedì 13 settembre 2012
CINA E RUSSIA SPEZZERANNO LE GAMBE AL DOLLARO ?
I media generalisti negli Stati Uniti stanno quasi totalmente ignorando
una delle tendenze più importanti dell’ economia globale. Questa
tendenza sta per causare il un drammatico crollo del valore del dollaro e
un salto in alto del costo della vita negli Stati Uniti. In questo
momento, il dollaro USA è la valuta di riserva principale del mondo.
Anche se questo status si è andato riducendo via via negli ultimi anni, il dollaro ancora costituisce più del 60 % di tutte le riserve di valuta estera nel mondo. La maggior parte del commercio internazionale (tra cui l'acquisto e la vendita di petrolio) è in dollari USA, e questo dà agli Stati Uniti un enorme vantaggio economico.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10806
Anche se questo status si è andato riducendo via via negli ultimi anni, il dollaro ancora costituisce più del 60 % di tutte le riserve di valuta estera nel mondo. La maggior parte del commercio internazionale (tra cui l'acquisto e la vendita di petrolio) è in dollari USA, e questo dà agli Stati Uniti un enorme vantaggio economico.
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LA TRAPPOLA DELL' EURO
Un paio di anni fa la crisi dell’eurozona entrava nella sua fase acuta,
dalla quale ad oggi non siamo ancora usciti. Il timore (usando un
eufemismo) per le sue possibili conseguenze sociali e politiche mi
spingeva ad affiancare alla mia attività di ricerca e insegnamento
un’opera di divulgazione, sulla base della convinzione che l’unica
remota possibilità di scongiurare esiti violenti e autoritari della
crisi in corso passasse attraverso la diffusione di un’informazione
fattualmente corretta. Risulta purtroppo difficile considerare tale
quella diffusa dalla totalità dei mezzi di informazione italiani, nei
quali elementi fattuali palesi vengono sistematicamente distorti,
naturalmente in un’unica direzione, quella favorevole al progetto di
unione monetaria.
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I NOSTRI ANNI DI PENSIERO MAGICO
"Tutti hanno un piano, finché non gli arriva un pugno in faccia."
Mike Tyson
"Un modo conciso per definire dove si trova ora il nostro Paese, e forse l'intero mondo civilizzato", nota lo scrittore James Howard Kunstler (nella foto).
Siamo già oltre la boa del picco del petrolio mondiale, dice Kunstler nel suo nuovo libro, Too Much Magic: Wishful Thinking, Technology and the Fate of the Nation (Troppa magia: il pensiero illusorio, la tecnologia e il destino della Nazione) e ci aspettiamo che la tecnologia venga a salvarci.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10804
Mike Tyson
"Un modo conciso per definire dove si trova ora il nostro Paese, e forse l'intero mondo civilizzato", nota lo scrittore James Howard Kunstler (nella foto).
Siamo già oltre la boa del picco del petrolio mondiale, dice Kunstler nel suo nuovo libro, Too Much Magic: Wishful Thinking, Technology and the Fate of the Nation (Troppa magia: il pensiero illusorio, la tecnologia e il destino della Nazione) e ci aspettiamo che la tecnologia venga a salvarci.
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Deficit spirituale
Dove cercare l’essenza della crisi contemporanea ? Al di là del debordante
avanzare delle statistiche, dei sondaggi, delle “analisi di mercato”
che quotidianamente ci sommergono, ci permettiamo di suggerire un metro
di giudizio inusuale: il “tasso di spiritualità”.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44049
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E dopo Monti… Monti! Perché Monti resterà al potere
Trovo abbastanza stucchevole il dibattito sulla possibile permanenza di Monti al governo e ridicole le affermazioni di molti leader partitici (di sinistra e di destra) sulla necessità di rispettare la sovranità popolare. Il Monti-bis è scritto nelle stelle.
Analizziamo con calma la situazione: se si andasse a votare oggi non ci sarebbe una chiara maggioranza. Il Pd-Sel arriverebbe probabilmente primo ma con un margine risicato che non gli permetterebbe di ottenere la maggioranza in entrambi i rami del Parlamento. Il Pdl arriverebbe secondo ma a poca distanza, poi quel che resta del Movimento 5 stelle di Grillo (l’opera di demolizione è iniziata qualche settimana fa, condotta sia dalla destra che dalla sinistra e costerà a Grillo e al suo guru Casaleggio alcuni punti percentuali), e a seguire Casini, quel che resta della Lega, probabilmente Di Pietro. Ne risulterebbe un Parlamento frastagliato e deludente agli occhi dei cittadini, perché composto da partiti di cui gli italiani diffidano o da movimenti di protesta, come quelli di Di Pietro, della Lega, di Grillo, della Sel che però, almeno in parte, hanno perso credibilità e appeal.
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Un redditometro nel sedere
La scenografica guerra del Governo Monti all’evasione fiscale non è soltanto un momento di evasione per una larga parte della popolazione (quella che gode nel vedere l’erba verde del vicino sradicata e alla quale prudono le mani esclusivamente quando non si tratta del proprio grugno); non è unicamente un diversivo per distogliere le masse dai loro problemi immani, dai prezzi alle stelle ai salari da stalla, in una valle di lacrime e di gabelle dove il mal comune diventa tutto “gladio” per infilzarsi a vicenda; non è semplicemente un film d’azione con sbirri, lampeggianti,
irruzioni in famigerati ristoranti eleganti dove s’incontrano
pericolosi bevitori di champagne e mangiatori insaziabili di ostriche e
caviale, i quali, appena scorgono i finanzieri mettono mano alla fonduta oppure tentano la fuga
con l’elicottero intestato all’amante. Lo so che il meno abbiente è
gaudente quando il ricco fetente viene percosso, ma attenti che ci
stanno lanciando solo un osso.
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