Salute, istruzione, casa, pensioni. I diritti
sociali, visti solo come costi, non sono più per tutti. Come fermare la
deriva? Siamo in apertura di anno scolastico: ragazzi, famiglie, docenti
e dirigenti scolastici dovranno confrontarsi con l’eredità dei decreti
Gelmini e i tagli imposti dalla spending review. Ovvero: tagli a tempo
pieno e attività extradidattiche, aumento dei costi delle mense
scolastiche e delle tariffe mensili dei servizi per l’infanzia. Solo per
fare alcuni esempi.
Ciò accade nel contesto di un dibattito pubblico
sulle caratteristiche e gli effetti della crisi a dir poco
schizofrenico: da un lato (e giustamente) le inchieste sulle aziende in
crisi, sulla crescita della povertà e della disoccupazione giovanile,
sulla dilatazione della povertà, sulla crescita delle disuguaglianze
economiche e sociali; dall’altro la visibilità pressoché esclusiva delle
opinioni di “tecnici”, governativi e non, a sostegno di quella che
viene proposta come “l’unica via di uscita” dalla crisi: quella
dell’austerity e del contenimento della spesa pubblica, in primo luogo
di quella sociale.leggi tutto:
http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/alter/Ricette-per-il-welfare-14757
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