STUPIDA RAZZA

giovedì 6 settembre 2012

Ma la scelta finale spetta solo a noi

da Venezia Fra i suoi tanti meriti, il progresso della medicina ha purtroppo portato con sé l'illusione di poter «sconfiggere» la morte spostando sempre più avanti la soglia di quella che è una sopravvivenza più artificiale che reale.
La tecnica si è impadronita della nostra esistenza e la tiene in pugno. Una volta la morte era naturale, apparteneva alla sfera della familiarità, si moriva in casa così come in casa si era nati. Oggi è il tabù che demanda a macchine, strutture, specialisti, la gestione di un corpo tenuto in vita oltre e a dispetto della vita. Quella che noi gente semplice, e che può avere o meno il dono della fede, conosciamo e riteniamo tale, quella per cui abbiamo pensato valesse la pena vivere, pur sapendo che in un futuro, prossimo o venturo, morire avremmo comunque dovuto.
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