Viviamo in una società della crescita. Cioè in una società dominata da
un’economia che tende a lasciarsi assorbire dalla crescita fine a se
stessa, obiettivo primordiale, se non unico, della vita. Proprio per
questo la società del consumo è l’esito scontato di un mondo fondato su
una tripla assenza di limite: nella produzione e dunque nel prelievo
delle risorse rinnovabili e non rinnovabili, nella creazione di bisogni –
e dunque di prodotti superflui e rifiuti – e nell’emissione di scorie e
inquinamento (dell’aria, della terra e dell’acqua).
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10820
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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