Cosa si aspettano i nostri (troppo pochi) giovani? Capirlo potrebbe aiutare il Paese ad uscire dallo stallo e malessere in cui si trova.
Chi, come genitori, educatori, terapeuti, è a contatto coi più giovani, può individuare
con una certa chiarezza alcuni elementi comuni, presenti fra di loro e
piuttosto nuovi rispetto alla generazione precedente. Uno è il rifiuto
di ogni atteggiamento paternalista da parte dei “grandi”. Questi
ragazzi si considerano persone, e sanno cosa ciò significa.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44664
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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