STUPIDA RAZZA

mercoledì 6 aprile 2016

La fine dello sviluppo che molti rifiutano

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Bisogna riconoscerlo, sin dalle origini il rapporto tra la sinistra e l’ambiente (e poi l’ambientalismo) non è stato facile. E forse in modo particolare nel nostro Paese. Un conflitto per così dire fondativo ha contrapposto il lavoro alla natura, l’umana operosità alle ragioni del mondo vivente, il movimento operaio agli equilibri degli habitat naturali. E per ragioni che hanno a che fare innanzi tutto con la dottrina. A partire da Marx. È vero, egli dichiara, sin dal Primo libro del Capitale:
«Il lavoro è prima di tutto un processo fra uomo e natura, un processo nel quale l’uomo, attraverso la propria attività procura, regola e controlla il suo scambio materiale con la natura».
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