STUPIDA RAZZA

lunedì 18 aprile 2016

Referendum, che fastidio i cittadini. Intervista a Stefano Rodotà


«Il tradimento della consultazione sull'acqua. L'appello all'astensione sulle trivelle. Due indizi della stessa indifferenza. Parla il giurista dei beni comuni.
Qui siamo oltre l'esibito fastidio per qualche gufo o professorone». Stefano Rodotà parla con un tono tra il dispiaciuto e il preoccupato: «Quello era folclore, se vogliamo, mentre oggi assistiamo a qualcosa di molto più grave. Il fastidio di Matteo Renzi questa volta non è per qualche singolo oppositore ma è direttamente per uno strumento costituzionale. Renzi ce l'ha con i referendum, e dice che sono inutili, perché sa che oltre agli effetti concreti sulle norme, quando sono promossi dal basso verso l'alto, dai cittadini o dalle regioni, e non sono plebiscitari come quello che avremo sulla riforma costituzionale, i referendum producono ricomposizione sociale. Ed è invece sulla disgregazione della società che il presidente del Consiglio ha impostato la sua strategia di governo, come dimostra la politica dei bonus, che dà qualcosa a ognuno - il bonus ai giovani, il bonus ai poliziotti, il bonus ai professori - e non a tutti». E «con l'attacco frontale ai referendum, cercando ogni modo per non attuarli, come nel caso dell'acqua pubblica, o dicendo che non bisogna andare a votare, come sulle trivellazioni, Renzi prosegue sulla strada della passivizzazione dei cittadini. Che è una strada che percorriamo da anni. Si diceva che i cittadini sono ormai carne da sondaggio, ma è un'espressione vecchia. Ora sono carne da tweet o da slide». 
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http://temi.repubblica.it/micromega-online/referendum-che-fastidio-i-cittadini-intervista-a-stefano-rodota/

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