STUPIDA RAZZA

domenica 31 luglio 2016

GER­MA­NIA: SCIA­CAL­LI E AV­VOL­TOI D’EU­RO­PA!

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Non c’è nulla da fare, se ci fate caso sono sem­pre e solo i gior­na­li­sti te­de­schi olan­de­si fin­lan­de­si e an­glo­sas­so­ni quel­li che spa­ra­no sul no­stro paese.
Ov­via­men­te non è giu­sto ge­ne­ra­liz­za­re ma noi sap­pia­mo quale è l’in­fluen­za dei media su un po­po­lo di dro­ga­ti del tubo ca­to­di­co.
Scia­cal­li e av­vol­toi d’Eu­ro­pa, la carta strac­cia te­de­sca, olan­de­se, fin­lan­de­se e an­glo­sas­so­ne non perde oc­ca­sio­ne per at­tac­ca­re il no­stro Paese, che non di­men­ti­chia­mo­lo è il Paese con la più alta per­cen­tua­le di ri­spar­mio pri­va­to al mondo,
Ieri la Bild è tor­na­ta al­l’at­tac­co con un ar­ti­co­lo cri­mi­na­le a dir poco, il pro­ble­ma è che,  come sem­pre, in un paese di este­ro­fi­li in­de­fes­si e fessi come il no­stro, si con­ti­nua a com­pra­re au­to­mo­bi­li­ne truc­ca­te made in Ger­ma­ny e  met­te­re i ri­spar­mi in ban­che fal­li­te, frau­do­len­te e de­di­te alla ma­ni­po­la­zio­ne si­ste­mi­ca come te­sti­mo­nia­no le nu­me­ro­se con­dan­ne degli ul­ti­mi anni.
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L’arroganza della medicina preventiva

Un recente articolo del British Medical Journal a proposito del consenso informato (1) cita un commento di David Sackett pubblicato sulla rivista dell’Associazione Medica Canadese nel 2002 (2) nel quale si evidenziano alcune interessanti osservazioni sulla medicina preventiva. Secondo Sackett, la medicina preventiva presenta tre elementi di “arroganza”: 
1. è aggressivamente assertiva quando si presenta ad individui senza alcun sintomo dicendo cosa devono fare per rimanere sani;
2. è presuntuosa nella ferma convinzione che in ogni caso prevenire è meglio che curare;
3. è dispotica quando attacca chiunque osi porre dei dubbi.
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COMMENTARE LE NOTIZIE SENZA LEGGERLE, QUANDO FACEBOOK E' LO SPECCHIO DELL'ITALIA DI OGGI

Sarzana, il salvataggio dell’uomo (foto Il Secolo XIX)
Ripubblichiamo l’articolo comparso su Il Secolo XIX che ricostruisce la vicenda dei commenti all’articolo pubblicato il 28 luglio sull’edizione online.
Cosa succede quando un gesto di disperazione (non) è di un lavoratore italiano
Ieri mattina abbiamo pubblicato sulla pagina Facebook del Secolo XIX la notizia dell’uomo di 38 anni che ha cercato di darsi fuoco a Sarzana (foto) dopo avere perso casa e lavoro, ma senza specificare che si tratta di un cittadino marocchino. Abbiamo scritto semplicemente che «un uomo di 38 anni, sfrattato e senza lavoro, tenta di darsi fuoco davanti alla moglie e ai figli».
Nella foto: Sarzana, il salvataggio dell’uomo (foto Il Secolo XIX)
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CERCO UN CENTRO DI GRAVITA' PERMANENTE

Battiato
Grande è la confusione sopra e sotto il cielo, e il Potere ci sguazza alla grande.
Inversioni, cambi di campo, voltagabbana dal giorno alla sera, sospetti, deduzioni geopolitiche, futurologie, interpretazioni del passato a uso del presente.
Il terrorismo a chi giova? A destra, a sinistra, ai fascisti, ai nazisti, ai populisti, a Trump?
Erdogan si è fatto il golpe da solo? Sì, no, forse, è la CIA, no sono i perfidi giudei che controllano la CIA, Erdogan è un dittatore amico dell’ISIS, anzi no, ha fatto la pace con Putin …
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CENSURATO IL MIO POST SU DIAZ

Censura. Una polemica interessante e civile giudicata «indesiderata» dall’utente anonimo e cancellata. Ma accanto alle singole persone c’è l’enorme responsabilità dei gestori e dei proprietari dei social media. Entità pericolose che operano un supercontrollo
Anche questa m’è toccata nella vita, la censura di Facebook. Devo dire che fa piuttosto ridere, viene da sentenziare alla romana “ma che me frega!”… però c’è un però. Dopo una serie di episodi curiosi, che hanno riguardato anche il manifesto, nella figura del grande Mauro Biani, eZerocalcare, reo di aver ricordato Carlo Giuliani, e sempre su questioni sensibili riguardanti Genova2001.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=16721

venerdì 29 luglio 2016

IL TERRORISMO COME STRATEGIA MILITARE

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SE CI FACESSIMO I CAZZI NOSTRI,SAREBBE MEGLIO..............!
Il colonnello svizzero Jacques Baud è un esperto in sicurezza. In concomitanza con l’uscita del suo libroTerrorismo, menzogne politiche e strategie fatali dell’Occidente, ha rilasciato un intervista a TV5 Monde. Originario di uno Stato neutrale, si permette di svelare verità non allineate al dogma atlantista.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=16719

Brexit, il mondo è caduto dalle nuvole



stiamo assistendo all'inizio della 

deglobalizzazione!

Isteria. Indignazione. Catastrofismo. “Lesa maestà”. La scomposta reazione mondiale all’esito del referendum britannico stupisce. Perché le avvisaglie erano molte. Eppure si continua a tuonare contro i populismi, dimenticando che è l'involuzione autoritaria della politica continentale ad aver spinto gli inglesi fuori dall'Unione. L'unico modo per superare la crisi dell'Europa non è criminalizzare la Brexit ma infondervi democrazia, abbandonando il dogma dell'austerità neoliberista.

di Marco D’Eramo 
Ma i cavalli dei cosacchi non si stanno abbeverando a Trafalgar square né la svastica sventola su Buckingam palace. Eppure proprio questo verrebbe da credere stando alla reazione, ai limiti dell'isteria, all'esito del referendum britannico sull'uscita dall'Unione europea. I mitici “mercati” (sempre al plurale, e sempre “razionali”) hanno bruciato in un giorno, dopo il voto, 2.000 miliardi di dollari, più dell'intero prodotto interno lordo annuo dell'Italia. 

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http://temi.repubblica.it/micromega-online/brexit-il-mondo-e-caduto-dalle-nuvole/

giovedì 28 luglio 2016

Dopo Nizza: a chi giova lo “scontro di civiltà”


Dopo la strage di Nizza, mentre si andava chiarendo il profilo dell'assassino Mohamed Bouhlel, abbiamo avuto una lunga scia di dubbi e incertezze sul contesto e sui fini del gesto, com'era inevitabile. E' però partita ugualmente la gara a chi tracciava il quadro a tinte più fosche: attacco all'Europa, progetti di guerra civile, appelli ai musulmani, guerra di religione, previsioni luttuose sul futuro della nostra civiltà.

Sembra un problema dei giornali e dei giornalisti ma è un problema di noi tutti. Da decenni, ormai, siamo immersi in una visione del mondo che sente disperatamente il bisogno di un “noi” e un “loro” chiaramente divisi. Noi (il bene, l’innocenza, la buona volontà) contro loro (il male, la malignità, la mala fede). Applicato al terrorismo islamico, questo stato d’animo si è tradotto nel cosiddetto “scontro di civiltà”: abbiamo dei problemi perché l’islam è cattivo per natura, si abbevera al Corano che insegna la violenza e alla fin fine vuole solo distruggerci. Teorie prodotte negli Usa e da lì diffuse nel mondo, giusto in tempo per far da base filosofica al Progetto per il nuovo secolo americano (ovvero: qualunque sistema è buono per garantire la supremazia Usa, cioè la vittoria del bene) e poi all’azione politica dei neocon, invasione dell’Iraq per prima.

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http://temi.repubblica.it/micromega-online/dopo-nizza-a-chi-giova-lo-%e2%80%9cscontro-di-civilta%e2%80%9d/

Fine dell'era del petrolio. Inizio di cosa?


Il futuro degli idrocarburi - anche se secondo calcoli recenti agli attuali livelli di estrazione ve ne sarebbe ancora per 70 anni - sembra segnato: gli stessi governi dei Paesi dell'OPEC sembrano convinti della necessità di prepararsi rapidamente all'era post-petrolio. Ma cosa succederà adesso e come cambieranno i piani energici dei differenti Stati? Un quadro per delineare i prossimi scenari globali. 

di Giuliano Garavini
L'era delle energie fossili sembra volgere al termine. Il petrolio ha segnato la storia del ventesimo secolo, tanto che ha spalancato le porte all'avanzata di una nuova era, l'Antropocene, caratterizzata dalla capacità dell'uomo di trasformare radicalmente l'ambiente che lo circonda. Insieme a rendere più comoda la vita di molti e offrire materiali dei quali oggi non possiamo fare a meno, il petrolio ha fatto parecchi danni. Nella recente riunione della COP 21 di Parigi alla fine del 2015 i 195 Paesi firmatari si sono impegnati a ridurre le emissioni di gas nocivi, prevalentemente dovute all'utilizzo di combustibili fossili, fino ad azzerarle entro il 2050 in modo da evitare un innalzamento della temperatura superiore ai 2°C rispetto all'epoca preindustriale. Il timore, in caso contrario, è quello dell'intensificarsi di eventi climatici estremi causati dal riscaldamento globale, in particolare alluvioni e innalzamento del livello del mare. 

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http://temi.repubblica.it/micromega-online/fine-dellera-del-petrolio-inizio-di-cosa/

“Regina del caos”, il vero volto di Hillary Clinton


Disonesta e opportunista. Spietata e guerrafondaia. Con legami oscuri con l’Arabia Saudita. Un libro della giornalista americana Diana Johnstone offre un documentato controcanto alla narrazione prevalente sulla donna che potrebbe diventare il prossimo presidente della superpotenza americana. In questa intervista l’autrice ci spiega perché la Clinton non è un “male minore” rispetto a Trump.

intervista a Diana Johnstone di Fulvio Scaglione
Esperimento. Prendere la biografia autorizzata di Hillary Rodham Clinton, uscita nel 2004 col titolo Living History (in Italia come La mia storia, la mia vita). E poi prendere il libro scritto dalla giornalista americana Diana Johnstone, biografia politica e certo non autorizzata della stessa Hillary, intitolato Hillary Clinton regina del caos, da poco pubblicato da Zambon Editore. È un tuffo vertiginoso non solo da un’epoca all’altra ma da un mondo all’altro. Là la Clinton è, fin dalla copertina, la moglie di successo di un uomo di successo, una signora glamour perfetta anche per il country club. Qua è una donna che fa l’uomo politico, dura, spietata, segnata anche in viso dalle lotte per arrivare al vertice, abile manovratrice nei corridoi del potere. Piccolo particolare: è questo, non quello, il personaggio che ha tutte le carte per diventare il prossimo presidente della superpotenza americana. Il libro della Johnstone, nel suo controcanto alla narrazione prevalente, è già imperdibile. Ecco allora qualche approfondimento dalla sua viva voce. 

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GLI INCUBI DI BRZEZINSKI: RUSSIA, CINA E LE REALI PROSPETTIVE DI UNA VERA GUERRA

Zbigniew Brzezinski, ancien conseiller à la sécurité nationale du président Jimmy Carter, est l'un des dirigeants du Centre d'études stratégiques et internationales.
Nella sua ultima invettiva (“Verso un riallineamento globale”, un logoro e senile Zbigniew Brzezinski ha mostrato come un vecchio cane non possa imparare nuovi giochetti.
Ovviamente il suo ego non permette a questo decrepito criminale di guerra di ritirarsi dal suo ruolo fallito di stratega delle elite USA. Vuole continuare a convincere gli squali di Wall Street che può salvarli da quella che definisce un’imminente catastrofe. Dimenticandosi che la politica estera degli Stati Uniti è stata basata sui suoi folli piani (specialmente, ma non solo, dall’elezione del suo protetto Barack Obama), Brzezinski spiega ai padroni che gli USA potrebbero presto perdere la loro posizione di predominio e/o che questi potrebbero uscire sconfitti da un conflitto armato contro i “rivali” Russia e Cina.
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CONVENTION DEMOCRATICI, PROTESTE DI MASSA ANTI-CLINTON E LO SPETTACOLO DI SANDERS COME SUO BURATTINO

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Viene definita la donna più potente d'America. È anche la più insultata, una minaccia senza precedenti per la pace nel mondo e per le libertà fondamentali. La possibilità che succeda ad Obama dovrebbe terrorizzare chiunque.

I circoli dell'establishment l'adorano. I progressisti che Lunedì sono scesi in strada a Philadelphia invocavano"Hillary Mai""Hill No""Rinchiudetela". Decine di migliaia si sono radunati contro di lei all'esterno del Wells Fargo Center, sede della Convention, nonostante il caldo soffocante di Philadelphia.
Grazie alle mie personali esperienze di tanto tempo fa, quando studiai all'MBA (Master in Business Administation) e poi lavorai in città, so quanto in estate sia difficile da sopportare per molti giorni ed altrettante notti.

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LE SINERGIE PERICOLOSE

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Sei pagine. E il richiamo in prima. È lo spazio che è stato riservato, in uno dei maggiori quotidiani nazionali, al “caso” dei terroristi fai-da-te, o, più fascinosamente, i “lupi solitari”, che uccidono in varie parti del mondo prima di essere uccisi o di farsi saltare in aria. E la televisione ci va giù ancora più dura: lunghi servizi, con dovizia di particolari, interviste a esperti, reportages, gli immancabili dibattiti. E immagini, soprattutto immagini: foto, filmati dei guerriglieri che sollevano gli ak 47 (“le teste di stracci” li chiama Alan Altieri in uno dei suoi romanzi apocalittici). E ritratti dei ragazzi (quasi sempre giovanissimi) che imbracciano un mitra, o un coltello, forse sognando di decapitare qualcuno perché, ci informano i soliti media, le liste d’attesa dell’Isis sono piene di aspiranti tagliatori di teste. Si riportano frasi a effetto dei video che gli stessi diffondono sui social, come quel ragazzo di 17 anni che voleva “scannare” tutti i tedeschi, o l’omicida-suicida di Monaco, 18 anni, in cerca, pare, di riscatto e di gloria.
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STRAGI SU STRAGI. E CI FANNO CREDERE CHE...

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intanto, a reti unificate, ci fanno credere che il nostro nemico sia l’Islam e non il terrorismo quotidiano permanente dell’economia di mercato.

Stragi su stragi. Senza tregua. Quasi una al giorno, ormai. Chissà perché, poi, questi orrendi attentati si abbattono sempre nei luoghi pubblici facendo strage di povera gente, di persone comuni, lavoratori e disoccupati, ragazzi e studenti.
Mai una volta – avete notato? – che l’ira delirante dei terroristi si abbatta nei luoghi del potere e della finanza. Mai. Mai un signore della finanza colpito, mai uno statista, mai un “pezzo grosso” dell’Occidente. Strano, davvero, che i pazzi alfieri del terrorismo, che in teoria – si dice – avrebbero dichiarato guerra all’Occidente non prendano di mira chi l’Occidente davvero lo governa.

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IPOCRISIA DEL LINGUAGGIO DEL TERRORE

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Le ore terribili e sanguinose di Venerdì sera e di Sabato mattina scorsi a Monaco di Baviera e Kabul - nonostante le 3.000 miglia che separano le due città – sono state una lezione molto istruttiva sulla semantica dell’orrore e dell’ipocrisia. E’ insopportabile questo vecchio termine generico, utilizzato quasi come segno di punteggiatura o firma da ogni politico, poliziotto, giornalista, opinionista e pensatore del mondo.
Terrore, terrore, terrore, terrore, terrore. Oppure terrorista, terrorista, terrorista, terrorista, terrorista.
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LE DIMISSIONI DELLA LEADER DEL DNC NON SONO SUFFICIENTI

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Il doppio standard della giustizia americana condanna alla massima pena possibile cittadini comuni per infrazioni troppo piccole per essere importanti e li reclude in crudeli gulag.
Il Governo, le grandi imprese e altri individui privilegiati invece sono più fortunati – non gli viene riconosciuta alcuna responsabilità e le loro violazioni della legge, quando ne commettono, vengono ignorate.
Il più delle volte, anzi, vengono ricompensati. Wall Street e gli altri criminali delle multinazionali ottengono bonus e promozioni. I politici disonesti ottengono posti di governo ancora più importanti. Ai criminali militari danno delle medaglie ed ai generali altre stelle.
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CONVENTION DEI DEMOCRATICI, UN INIZIO PER NIENTE SOLIDO

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I Democratici si fanno beffe del significato del termine. I brogli elettorali appena scoperti hanno consacrato alla Clinton l'onore di essere l'alfiere del partito - una criminale di guerra/truffatrice impunita che dovrebbe finire in carcere, non ad una alta carica.
La presidentessa della DNC (Convention Nazionale dei Democratici), Debbie Wasserman Schultz, si è dimessa alla vigilia della Convention – colpevole di attività criminali volte a truccare le primarie ed i caucus per assicurare la nomination della Clinton –  ma inspiegabilmente resta al suo posto, mantenendo il ruolo di presidentessa onoraria per arrivare alle elezioni di Novembre.

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QUANDO IL COMPLOTTISMO FA COMODO AL POTERE

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Il partito democratico americano è stato travolto da un nuovo scandalo delle e-mail. Questa volta ad essere responsabile non è Hillary Clinton in persona, ma l'intera segreteria del partito democratico, guidata da Debbie Wasserman-Shultz.
Quello che emerge da oltre 20.000 e-mail, che sono state ripubblicate da Wikileaks, è che l'intera classe dirigente del partito democratico si è coalizzata per evitare che Bernie Sanders vincesse le primarie al posto di Hillary Clinton. In altre parole, hanno truccato le primarie.
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LO STESSO "GIORNALISTA" CHE HA FATTO IL VIDEO A NIZZA, ERA ANCHE A MONACO. A FILMARE DAVANTI AL MC DONALD'S

Lui: a Nizza (a sinistra) e a Monaco (a destra)
La sera del 14 luglio, Richard Gutjahr è  a Nizza, sulla promenade, e riprende in video la scena del camion che fa’ strage. Il 22 luglio, Richard Gutjahr  si trova a Monaco di Baviera: incredibile  fortuna/sfortuna,  giusto davanti allo shopping center  dove il diciottenne  “assassino solitario”   sta per fare una strage – o l’ha appena fatta. E’ lui quello che riprende  la prima scena, mandata in onda da tutti i media, probabilmente con lauto guadagno per l’autore.
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DONALD TRUMP E LA RIVOLUZIONE PROLETARIA

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“Negli ultimi 25 anni, il centro-sinistra ha detto al 60% di coloro nella parte bassa della distribuzione del reddito nei loro rispettivi paesi la storia seguente: “la globalizzazione è ottima per voi, è fantastica ed eccezionale. Firmeremo questi accordi commerciali. Non temete, sarete ricompensati, starete bene, farete tutti quanti i programmatori di PC. Sarà fantastico, o comunque non ce ne frega molto perché a noi interessa la classe media che è quella a cui appartiene chi ci vota, sono quelli con i soldi e in realtà ce ne frega soltanto di loro” al 30% più in basso della distribuzione della ricchezza invece si dice: “Non ci interessa come andrete a finire, non siete un fattore che si prende in considerazione nelle nostre politiche, dobbiamo modificare il vostro comportamento, rimontarvi in modo opportuno”.
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mercoledì 27 luglio 2016

ATLAN­TE 2: MPS LA SO­CIA­LIZ­ZA­ZIO­NE DELLE PER­DI­TE CON­TI­NUA!

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Si lo so non si do­vreb­be mai spa­ra­re sulla Croce Rossa, ma che ci vo­le­te fare alle volte è più forte di me, in fondo Renzi fa­reb­be me­glio a co­no­sce­re prima di par­la­re.
Di­cia­mo la ve­ri­tà con que­sta sto­riel­la che lo Stato non può più sal­va­re o na­zio­na­liz­za­re le ban­che non c’è più li­mi­te alla fan­ta­sia di chi cerca di so­cia­liz­za­re per l’en­ne­si­ma volta le per­di­te del Monte della Pietà di Siena.
A scan­so di equi­vo­ci chi vi parla da oltre sei anni so­stie­ne che le ban­che an­da­va­no na­zio­na­liz­za­te al­l’i­ni­zio di que­sta crisi az­ze­ran­do  gli azio­ni­sti, to­san­do gli ob­bli­ga­zio­ni­sti e pre­ser­van­do e ga­ran­ten­do i ri­spar­mi ov­ve­ro esclu­si­va­men­te i de­po­si­tan­ti.
Dopo aver let­te­ral­men­te but­ta­to nella for­na­ce delle ban­che ve­ne­te oltre quat­tro mi­liar­di di euro per ga­ran­ti­re un au­men­to di ca­pi­ta­le in­di­fen­di­bi­le, ora i no­stri eroi si in­ven­ta­no un fondo di so­cia­liz­za­zio­ne delle per­di­te Atlan­te 2 dove at­tin­ge­re dalle casse di pre­vi­den­za dei pro­fes­sio­ni­sti…
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martedì 26 luglio 2016

LA NA­ZIO­NA­LIZ­ZA­ZIO­NE DI DEU­TSCHE BANK!

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Ri­cor­do an­co­ra come se fosse ieri il giu­gno del 2008 quan­do venne an­nun­cia­ta è con­fer­ma­ta la re­ces­sio­ne ame­ri­ca­na, lo sguar­do com­pas­sio­ne­vo­le di al­cu­ni in­ter­lo­cu­to­ri men­tre rac­con­ta­vo che se­con­do il no­stro mo­del­li­no di ri­schio al­cu­ne ban­che ame­ri­ca­ne sa­reb­be­ro fal­li­te, na­zio­na­liz­za­te o in­cor­po­ra­te con l’a­iu­to dello Stato ame­ri­ca­no.
Detto fatto ben otto cen­tri su dieci, ban­che, isti­tu­ti di cre­di­to ipo­te­ca­rio, as­si­cu­ra­zio­ni, Fred­die Mac, Fan­nie Mae, Leh­man Bro­thers, Wa­cho­via, Wa­shing­ton Mu­tual, Mer­rill Lynch, Mor­gan Stan­ley e Ci­ti­group, oltre ov­via­men­te a AIG AMBAC e MBIA.
Per que­st’an­no non cam­bia­re, stes­sa spiag­gia, stes­so mare. stes­si sor­ri­si­ni quan­do parlo del­l’i­ne­vi­ta­be na­zio­na­liz­za­zio­ne di Deu­tsche­Bank!
Il bello è che ne par­lia­mo da anni, men­tre qual­che pezzo gros­so ha de­ci­so di scom­met­ter­ci sopra…
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L’Elite dominante ed il suo sistema di “orientamento” delle masse

Manipolazione delle masse
Il sistema liberista di modello anglosassone ed il processo di globalizzazione, come fenomeno caratterizzante di questa epoca, fra i loro effetti più deleteri ha creato un vuoto di pensiero sociale, di ideale collettivo o di ogni aspirazione delle masse che non sia quella rappresentata dal consumismo e dal possesso dei beni superflui identificati come “status symbol”. Non è un fenomeno casuale ma si tratta di un effetto voluto ed attentamente programmato.
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http://www.controinformazione.info/lelite-dominante-ed-il-suo-sistema-di-orientamento-delle-masse/

I veri Padroni del Mondo (sconosciuti al pubblico)

blackrock buldingI media russi che trasmettono informazioni in forma alternativa (rispetto ai media occidentali) si sono presi la briga di sviscerare e segnalare in modo specifico quali siano gli oligopoli finanziari anglosassoni- le quattro mega banche- che hanno il controllo della finanza mondiale, come è venuto alla luce dai risultati inquietanti di una ricerca fatta da “Russia Today”: queste sono BlackRock, State Street Corp,- FMR/Fidelity,- Vanguard Group.
E’ risultato fra l’altro che, anche che la “privatizzazione globale dell’acqua” viene attuata dalle stesse megabanche di Wall Street, in concomitanza con la Banca Mondiale, fatto questo che arreca benefici nel suo insieme al nepotismo dinastico della famiglia Bush (grande famiglia di petrolieri), i cui componenti stanno cercando anche di prendere il controllo delle fonti d’acqua dell’Acuífero Guaraní in Sud America, una delle maggiori riserve d’acqua dolce del pianeta.
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La truffa dell’aumento degli anni di lavoro in base alla vita media

Pensionati in rivolta
Una colossale truffa si sta consumando a danno dei lavoratori italiani presenti e futuri e, di conseguenza, delle sempre più malconce schiere di pensionati. In questa truffa, gli apparati che sostengono il sistema in posizione servile – politici, giornalistici, accademici, giuslavoristici – sono tutti complici ed esecutori di un disegno sopranazionale-elitista che fa riferimento agli onnipotenti Mercati & Investitori. Meno soldi per stipendi e pensioni e più anni di lavoro al volgo, più risorse e potere per la Grande Finanza Internazionalizzata. Il truffato, in tal caso, è rappresentato dalla grande maggioranza della popolazione italiana, che sopravvive grazie ai redditi da lavoro e alle pensioni erogate.
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http://www.controinformazione.info/la-truffa-dellaumento-degli-anni-di-lavoro-in-base-alla-vita-media/

Papa Francesco e altri nemici pubblici

Migranti ad Augusta
Dopo le recenti e frequenti stragi islamiche, molti intellettuali e opinionisti hanno ritrovato la libertà di parola, di dire pane al pane. Senza temere di essere emarginati. Ad esempio, dire che non tutti gli islamici sono terroristi, ma tutti i terroristi sono islamici.
Pochi giorni fa Giampaolo Pansa ha giustamente osservato che la paura diffusa del terrorismo consente di introdurre uno stretto sistema di controllo sulla gente, cioè di realizzare lo Stato di polizia. Viene quindi da pensare che la scelta politica di consentire un’immigrazione indiscriminata sia diretta a creare le condizioni per realizzare uno stato di polizia o di sorveglianza utile alla casta per restare al potere anche in un clima di degrado economico e di tensioni sociali dovuto alla sua inefficienza e corruzione.
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Siria, la Francia per vendicare l’attentato di Nizza, uccide più dei civili in patria

Bombardamento della coalizione on Siria
120 morti è il bilancio dei raid aerei lanciati dalla Francia in Siria per rispondere all’attentato di Nizza. Ma in più di un’occasione, si sbaglia obiettivo e addirittura si bombarda dalla parte sbagliata, uccidendo solo civili inermi.
di Patrizio Ricci
La Francia, come ha fatto dopo i precedenti attentati, ha ordinato una rappresaglia contro Isis in Siria per vendicare i civili uccisi a Nizza. Gli attacchi sono avvenuti nell’ambito della sua partecipazione alla coalizione anti-ISIS ed in collaborazione con gli USA. I raid aerei sono stati molto imprecisi ed hanno causato un alto numero di vittime innocenti.

Secondo le stime più conservative, gli attacchi USA hanno provocato 56 vittime civili a Manbij e quelli francesi più di 100 ad al-Kubra Toukhan. La situazione è ancora più paradossale se consideriamo che è chiaro che c’è una differenza sostanziale tra chi combatte in Siria per difendere il proprio paese e la Francia: le forze armate siriane combattono ISIS che ha invaso il proprio territorio; la Francia invece, compie rappresaglie di vendetta senza obiettivi a lungo termine.
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Borsa Italiana, gli analisti: “Vendere tutto, il 2016 anno disastroso”. Ecco lo scenario

Borsa Italiana, gli analisti consigliano di vendere tutto

Borsa Italiana, gli analisti della Royal Bank of Scotland avvertono che “il 2016 sarà un anno disastroso” e consigliano di “vendere tutto”: ecco il tragico scenario, come rivelato da Larry Elliot per il Guardian.

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