25 maggio 1992: durante i funerali delle vittime della Strage di Capaci Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, e gli agenti della scorta, Rosaria Schifani, una delle loro vedove prende la parola.
Il cugino prete ha preparato con lei un intervento pieno di appelli generici alla conversione e al perdono, Rosaria Schifani però non lo segue alla lettera, e più d'una volta va fuori copione.
"Rivolgendomi agli uomini della mafia" legge, e con un'occhiata sbieca alla chiesa gremita di autorità aggiunge "perché ci sono qua dentro".
E dopo aver letto la richiesta agli uomini della mafia d'avere "il coraggio di cambiare" aggiunge "ma loro non cambiano".
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