NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
domenica 24 luglio 2016
Loi travail: il ruolo dell'Europa
Nel recente dibattito sulla loi travail - la recente riforma del diritto del lavoro francese (in chiave "liberalizzante" ed anti-sindacale) che ha scatenato la furibonda reazione di sindacati e movimenti, e l'altrettanto furibonda rappresaglia del governo Hollande, che alla fine ha imposto la riforma manu militari, saltando a pie' pari il parlamento - vi è un elemento che è rimasto relativamente in sordina: il ruolo giocato dalle istituzioni europee, ed in particolare da quel complesso sistema di trattati, regole, leggi, accordi, procedure, disposizioni ed istituzioni che prende il nome, apparentemente innocuo, di "governance economica". Come viene evidenziato in un recente rapporto di Corporate Europe Observatory, su cui questo articolo è largamente basato, sebbene la responsabilità formale per la riforma sia ovviamente del governo francese, «la Commissione europea, con il sostegno del Consiglio, ha utilizzato le regole sui deficit degli Stati membri per esercitare pressioni sul governo francese, minacciando sanzioni qualora il governo non avesse accettato di riformare radicalmente le proprie leggi in materia di diritto del lavoro... al fine di garantire una maggiore redditività per le imprese attraverso una pressione al ribasso sui salari».
LEGGI TUTTO:
http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=126223&typeb=0&Loid=315&loi-travail-il-ruolo-dell-europa
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