STUPIDA RAZZA

giovedì 28 luglio 2016

Dopo Nizza: a chi giova lo “scontro di civiltà”


Dopo la strage di Nizza, mentre si andava chiarendo il profilo dell'assassino Mohamed Bouhlel, abbiamo avuto una lunga scia di dubbi e incertezze sul contesto e sui fini del gesto, com'era inevitabile. E' però partita ugualmente la gara a chi tracciava il quadro a tinte più fosche: attacco all'Europa, progetti di guerra civile, appelli ai musulmani, guerra di religione, previsioni luttuose sul futuro della nostra civiltà.

Sembra un problema dei giornali e dei giornalisti ma è un problema di noi tutti. Da decenni, ormai, siamo immersi in una visione del mondo che sente disperatamente il bisogno di un “noi” e un “loro” chiaramente divisi. Noi (il bene, l’innocenza, la buona volontà) contro loro (il male, la malignità, la mala fede). Applicato al terrorismo islamico, questo stato d’animo si è tradotto nel cosiddetto “scontro di civiltà”: abbiamo dei problemi perché l’islam è cattivo per natura, si abbevera al Corano che insegna la violenza e alla fin fine vuole solo distruggerci. Teorie prodotte negli Usa e da lì diffuse nel mondo, giusto in tempo per far da base filosofica al Progetto per il nuovo secolo americano (ovvero: qualunque sistema è buono per garantire la supremazia Usa, cioè la vittoria del bene) e poi all’azione politica dei neocon, invasione dell’Iraq per prima.

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http://temi.repubblica.it/micromega-online/dopo-nizza-a-chi-giova-lo-%e2%80%9cscontro-di-civilta%e2%80%9d/

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