Quali conseguenze economiche vede all'orizzonte, nei prossimi mesi?
Mi
aspetto una crisi economica paragonabile a quella del 1929. Durerà
molto più a lungo dell'attuale epidemia, farà molti più danni e ucciderà
molte più persone. Se accompagnata da una crisi finanziaria globale,
assisteremo a uno tsunami senza precedenti: crisi economica, e quindi
sociale, finanziaria, crisi sanitaria, crisi ecologica, crisi
migratoria. Nel 2011 ho pubblicato un libro intitolato Au bord du gouffre (Sull'orlo del baratro, Arianna editrice). Mi sembra che ci siamo.
Ma
dobbiamo anche aspettarci conseguenze politiche e geopolitiche di
prim'ordine. Lo sviluppo dell'epidemia in un paese come gli Stati Uniti,
il cui sistema sanitario, organizzato ovviamente in modo liberale, è
uno dei meno efficienti al mondo, è chiamato a svolgere un ruolo
decisivo e merita di essere seguito molto da vicino (l'epicentro globale
dell'epidemia è oggi a New York). È probabile che gli Stati Uniti si
dimostreranno molto più inadeguati della Russia e della Cina, le loro
uniche due rivali al momento. Ancora una volta, siamo solo all'inizio.
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