Conte
ha stufato tutti. Anche Mattarella, forse il suo maggiore protettore.
Non solo ha affrontato da dilettante della politica una crisi epocale
come quella del Coronavirus, non solo è apparso sdraiato
sull’ultraeuropeismo più smaccato, non solo ha galleggiato (e galleggia)
su una maggioranza che sopravvive soltanto per la paura di andare alle
urne… Ma, addirittura, ha bypassato il parlamento con i suoi DPCM;
peraltro consentendosi il lusso di snobbare le opposizioni che, malgrado
gli scivoloni del premier, si dichiaravano disposte a dare una mano in
un momento drammatico come questo.
L’ex
“avvocato del popolo” è apparso preda del suo stesso narcisismo, della
sua convinzione di rappresentare la quintessenza dell’astuzia politica,
dell’abilità mediatoria, della capacità di trovare sempre un compromesso
che possa consentire di salvare capra e cavoli, di far convivere una
parvenza di interesse nazionale con lo zerbinismo più avvilente nei
confronti dei vertici dell’Unione Europea.
LEGGI TUTTO:
Nessun commento:
Posta un commento