STUPIDA RAZZA

domenica 5 aprile 2020

Diario di una quarantena, giorno 27




Oggi ho visto un drone, sopra la mia testa, mentre stavo in cortile.
Mi ha dato fastidio. Non so se era un drone di controllo o il giocattolo di un ragazzino, ma non importa. Mi sono sentito controllato.
Una sensazione sufficiente per sostenere che tenere droni a controllare il territorio non è una misura necessaria. Volete riprendere il cratere di un vulcano? Va bene. Fare un filmato della vostra bella città? Fatelo. Volete controllare che nessuno esca di casa per poterlo punire in caso non obbedisca ai vostri ordini? Andate a fare in culo. Mi devo sentire un criminale anche a fare le passeggiate in campagna? Hanno minacciato di multa un mio amico ieri, perchè passeggiava su colline deserte. Ma voi siete pazzi. O forse i pazzi siamo noi che vi continuiamo ad ascoltare.
Ciò che non è bello della quarantena è la completa assenza di coinvolgimento nel processo che porta alla decisione di chiudersi in casa. Il tuo compito qui e ora è avere fiducia nelle istituzioni che stanno lavorando per te fuori di casa, non c’è nulla d’altro che puoi fare.
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