Non c’è
limite alla vergogna degli sfruttatori, lo sappiamo. Ogni loro nuova
mossa non riesce nemmeno più a sorprenderci, e proprio questo è il
rischio: quello di rimanere, come tutti, “mitridatizzati”. Abituati ai
loro veleni, in dose crescente, senza più una reazione.
Siamo
anche abituati ai loro ossimori (“guerra umanitaria” resta al momento
insuperato), alle parole appiccicate a fatti che significano l’opposto.
Ma ogni tanto è indispensabile indicare la nudità del re, perché almeno
una parte dell’opinione pubblica – i nostri lettori – siano avvertiti
che un passo oltre è stato fatto.
Parliamo
di informazione mainstream, allora. E’ noto che la Rete, le nuove
tecnologie e piattaforme, hanno incrinato il monopolio assoluto dei
grandi media del potere. Tv, quotidiani e riviste su carta stampata,
ecc, sono macchine industriali che richiedono investimenti impossibili
per qualsiasi forza alternativa. Ciò che dirazzava, in questo settore, è
stato da tempo cancellato o “ammorbidito” fino all’irrilevanza (la
triste sorte de il manifesto sta lì a dimostrarlo).
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