NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
venerdì 26 giugno 2020
Si fa presto a dire smart working…
Ieri, a TgCom24, è intervenuta l’Assessora della Regione Veneto, Elena Donazzan, e ha detto due-tre cose serie sullo Smart Working, spostando l’attenzione dall’equazione, messa in giro da Ichino, secondo cui Smarth Working = Vacanze.
Cosa ha detto l’Assessora?
Ha detto che per la Città (soprattutto per la Città), lo Smart Working non va bene. Durante il periodo in cui le persone hanno lavorato da casa, la città ha sofferto. Hanno sofferto i tassisti, i quali hanno dovuto rinunciare a un numero notevole di corse, e dunque di introiti; hanno sofferto i baristi; hanno sofferto le tavole calde e i negozi di cassabbuboli (?).
Hanno perfino sofferto i negozi di cosmetici, tipo Kiko o Douglass, perché le donne, lavorando da casa, non hanno avuto bisogno di truccarsi e agghindarsi, hanno potuto benissimo lavorare in pigiama e pantofole; hanno sofferto i negozi di vestiti, e i mezzi di trasporto; ha sofferto tutto l’indotto legato a questa macchina complessa che garantisce agli impiegati (pubblici) caffè, brioche, cappuccino, piatto unico o insalatone.
LEGGI TUTTO:
https://comedonchisciotte.org/si-fa-presto-a-dire-smart-working/
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