Era il fatidico 1968 allorquando Julius Evola, dalle colonne de Il Borghese, analizzando i sommovimenti di quel periodo, ne proponeva la sua interpretazione in un articolo intitolato Sulla contestazione totale (1). La sua acuta analisi, improntata su criteri tradizionali, metteva a nudo tutte le contraddizioni del movimento contestatario, sottolineandone al contempo tutta l’inconsistenza ai fini di una vera ed efficace “rivolta contro il mondo moderno”.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=41181
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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