Avevo sedici anni quando mio padre perse il poco che aveva, la casa dove vivevamo fu espropriata. Ufficiali giudiziari che bussano alla porta, creditori che urlano minacce al telefono, le speranze di andare all’università che evaporano e la strada della tua vita che si fa in salita. Ero il ragazzo povero in un posto, la provincia veneta, che al tempo grondava soldi. Sono cresciuto tra gente più ricca di me, e non credo che questo mi abbia allenato all’invidia ma piuttosto a riconoscere il vuoto, la bolla di irrealtà che i soldi creano nella vita delle persone.
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NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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