STUPIDA RAZZA

giovedì 31 maggio 2012

IL SOLARE E' GIA' PRONTO, LA POLITICA E' IN RITARDO

La grid parity già c'è. Ma a qualcuno non conviene
Oggi il grande dibattito sul fotovoltaico avviene su due fronti: in primo luogo quale sia l’effettivo peso del solare sulla bolletta degli italiani; in secondo luogo come liberalizzare l’accesso al mercato delle energie rinnovabili. A questo è da aggiungere il dibattito all’interno degli ambientalisti che si chiedono quali sia il vero impatto ambientale dei grandi impianti.
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Coltivare la speranza, affinché la sete di giustizia possa tradursi in capacità di proposta politica

In questi ultimi mesi abbiamo assistito ad un proliferare di marce e manifestazioni in tutto il mondo, per protestare contro le risposte della politica alla crisi economica, ritenute inefficaci e fortemente sfavorevoli ai giovani: dagli Indignados spagnoli ai giovani manifestanti di Occupy Wall Street, dai manifestanti delle cosiddette "primavere arabe" alle manifestazioni femministe di "se non ora quando" e mille altre marce pacifiste, molte delle quali confluite nel grande evento "United for global change" del 15 ottobre 2011 che ha visto milioni di persone, specialmente giovani, manifestare contemporaneamente in tutti i paesi del globo.
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 http://www.ecologistiecivici.it/primo-piano/item/6791-coltivare-la-speranza-affinch%C3%A9-la-sete-di-giustizia-possa-tradursi-in-capacit%C3%A0-di-proposta-politica.html

IL SISTEMA E’ NUDO!

 la festa è finita,rimbocchiamoci le maniche.
Supponiamo che io disponga di una certa cifra X, ed intenda entrare nel mondo degli affari per rendere produttivo il mio capitale e ricavarne profitti. Come primo atto, commissionerò ad una agenzia specializzata “un’indagine di mercato”, che mi soddisfi l’esigenza di capire verso quali beni la domanda della massa è orientata.
A questo punto deciderò quale bene produrre, in base ad una semplificazione che tiene conto dei costi di produzione e distribuzione, e di alcune caratteristiche in linea con le mie competenze e visione delle cose.
Quantificando in 100 il mio capitale da investire, ne destinerò una quota (1%) per i costi relativi alla produzione del bene, mentre le 99 restanti (quasi l’intera somma), le disporrò per una massiccia campagna pubblicitaria a tambur battente capitanata da un accattivante slogan che miri dritto al cervello del branco di allocchi.
In questo modo, creo un bisogno che non esiste, o meglio che non esisteva, in ragione di un condizionamento indotto da un’opera di suggestione subliminale e di persuasione forzata. Un gioco da ragazzi!!

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 http://www.stampalibera.com/?p=46154#more-46154

CALCIO SCOMMESSE, MONTI: FERMIAMO IL CAMPIONATO. DICE BENE MA PER SBAGLIO

Monti vuol fermare il calcio, dimenticando l'ordine pubblico. Non vuole dare soldi pubblici alle squadre continuando a foraggiare le banche, proprietarie di squadre. Che razza di intreccio è mai questo?

E' solo per la triste concomitanza con il terremoto in Emilia che l'Italia tutta non è in rivolta contro il Presidente del Consiglio, che ha appena affermato:

Forse ci vorrebbe uno stop al calcio di due o tre anni. Trovo inammissibile, e me ne sono occupato anche quando svolgevo il ruolo di commissario europeo, che vengano usati soldi pubblici per ripianare i debiti delle società di calcio.
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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10370

LO SPETTACOLO DEL SISMA

Non hanno detto o non ho sentito neppure un nome dei morti, conta solo il numero. E tutte le parole che dicono alla fine tengono lontano il dolore, il dolore del padre che aveva rimproverato il figlio perché non studia o perché si ritira tardi, il dolore di vedere un corpo tumefatto, dentro la tasca il telefonino intatto, la camicia bianca piena di polvere, il pantalone grigio con una macchia di sangue che pare un bicchiere, il dolore del funerale, il corpo dentro il legno, basta un corpo, uno solo che non parla più, mentre un diluvio di parole cade da ogni parte.
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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10371

La prova che Monti mente arriva dalla Bocconi

C'è un po' di confusione sull'Economia, su che cos'è e a che cosa serve. E' comprensibile, visto l'uso scriteriato e folle che ne ha fatto Monti, assieme a molti altri. Se seguite Byoblu.com sapete più o meno tutto quello che c'è da sapere, ma quello che forse non si è ancora capito bene, però, è che coloro che si definiscono "economisti", ossia scienziati che studiano l'economia, hanno decretato la "morte dell'economia di mercato" da almeno quarant'anni. Gli studi di Stiglitz, Fitoussi, Kenneth Arrow e Brian Arthur, solo per citarne alcuni, indicano chiaramente che la festa è finita.
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http://www.byoblu.com/post/2012/05/29/La-prova-che-Monti-mente-arriva-dalla-Bocconi.aspx#continue

martedì 29 maggio 2012

Perchè serve un altro New Deal

Il dramma della Grecia – poiché la vita quotidiana dei greci è drammatica – rappresenta una prova evidente della crisi di questa Europa. Crisi di ispirazione e di guida, di leadership e di competenza. Ma fino a quando non si manifesta con esplicita chiarezza un'altra visione di come l'Europa dovrebbe essere, questa crisi non potrà che avere solo e soltanto esiti drammatici. Eppure l'Europa è nata come progetto di pace nella libertà e si è consolidata come un progetto di democrazia sociale. Ed è a questa Europa che i leader politici nazionali dovrebbero rilanciare se vogliono sollevare le loro popolazioni da una politica di sacrifici senza scopo se non l'abbassamento dello spread.
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 http://temi.repubblica.it/micromega-online/perche-serve-un-altro-new-deal/

Le buone intenzioni portano l'euro all'inferno

Che il rischio di una scomparsa dell'euro provochi una depressione globale è fin troppo ovvio se si considera che è la moneta della seconda più grande economia mondiale, con il maggior sistema bancario. La soluzione immediata risulta ormai solo quella di evitare il fallimento dello Stato greco, interrompendo la selvaggia politica di austerità che gli è stata imposta.
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http://temi.repubblica.it/micromega-online/le-buone-intenzioni-portano-leuro-allinferno/

Tutti in piazza! Il ritorno dell’Agorà

 per un'altra politica:democrazia diretta.
"Una immensa tristezza invade i nostri animi, se riflettiamo sull’orrore di questa situazione italiana e sull’avvenire che si prepara al popolo. Il popolo italiano è destinato dalla storia a soffrire più degli altri per la sua emancipazione, è destinato a imparare soffrendo, e ad arrivare fino alla giustizia attraverso gli episodi più mostruosi e sanguinosi di ferocia e di crudeltà. Ma questa persuasione, materiata di tristezza e di amarezza, non determina in noi un qualsiasi avvilimento o un qualsiasi ripiegamento della volontà: sta in noi, è nostro dovere, è nostra missione storica rivelare e organizzare le energie sane e robuste del nostro popolo, e noi compiremo questo nostro dovere fino in fondo, fino all’ultimo respiro. Tanto meglio e tanto più tenacemente lo compiremo in quanto, nel disorientamento e nella confusione universale, riusciamo, perché comprendiamo, a mantenere intatta la nostra serenità e la nostra fede".
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 http://temi.repubblica.it/micromega-online/tutti-in-piazza-il-ritorno-dellagora/

VENDOLA, DI PIETRO, BERSANI, GRILLO: COSA SI MUOVE A SINISTRA ?

Sino ad un mese fa, la situazione della sinistra era sostanzialmente questa:

Ferrero stava attaccato alla giacca di Vendola elemosinando un accordo elettorale

ma Vendola (e con lui Di Pietro) non se ne dava per inteso, perché stava attaccato alla giacca di Bersani, sperando di consacrare l’intesa di Vasto

ma Bersani –insidiato dagli orrendi moderati che albergano nel suo partito- stava attaccato alla giacca di Casini per decidere se fare alleanza solo con lui o sia con lui che con Vendola e Di Pietro o, in mancanza, ripiegare sullo schema di Vasto.

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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10357

lunedì 28 maggio 2012

EUROPA 2012: L'ECATOMBE DEL TRASPORTO AEREO

Classico scenario da fine del petrolio: le compagnie aeree che falliscono a ripetizione. In queste ore è stato il turno di un'altra piccola compagnia che rivestiva una certa importanza locale: la svedese Skyways. La sua flotta di 23 velivoli assicurava collegamenti tra Stoccolma ed alcune aree metropolitane europee, oltre che tra le principali città della Svezia. 
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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10341

LA RIVOLUZIONE E' LONTANA. LONTANISSIMA

articolo che non fa una piega,ma per quanto riguarda il movimento 5 stelle,diamoli un pò di fiducia.
Rispetto a solo qualche anno addietro gli italiani sono in condizioni economiche e sociali assai peggiori. Non solo: rispetto alle aspettative che si potevano supporre solo una generazione fa, ora il futuro è, senza possibilità di errore, sicuramente più nero. In qualche caso con delle certezze che si possono indicare come "definitive". Ne abbiamo parlato spesso nel corso degli ultimi quattro anni ed è inutile tornarvici sopra. Basti un fattore, su tutti, a titolo di esempio: le generazioni che si affacciano nel mondo del lavoro in questo momento, così come anche quelle che non vi sono dentro da molto tempo, sicuramente non avranno una pensione decente. Probabilmente non ne avranno affatto. 
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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10339

Spostare la priorità dalla crescita del PIL alla crescita dell’occupazione in lavori utili


Appello di imprenditori, tecnici, consulenti ed attivisti del Movimento per la Decrescita Felice per un cambio di priorità in Italia nelle scelte economiche ed industriali, al fine di iniziare a superare l’attuale crisi di sistema
In tempi normali è sufficiente gestire l’ordinaria amministrazione con accortezza perché tutto proceda bene. Il governo può condurre la sua politica industriale mediando fra gli interessi di ognuna delle parti coinvolte nei processi economici, cercando di trovare punti di incontro per la difesa degli interessi generali. Ma quando, come ora, si vivono grandi cambiamenti epocali, dove masse sempre più grandi di persone soffrono per mancanza di lavoro, Occorre rimettere in discussione idee consolidate, in particolare il dogma della crescita continua del Prodotto Interno Lordo. Vediamo con apprensione che si parla di “Project Bond per realizzare grandi opere infrastrutturali. Si tratta in pratica di fare ancora altri debiti per realizzare di grandi opere finalizzate, più che alla reale utilità, al far ripartire la crescita, come se questa fosse la soluzione ad ogni male.
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=43348

Basta grandi opere


Pubblichiamo un estratto dell’appello promosso da Maurizio Pallante (consulente del neosindaco di Parma Pizzarotti) e sottoscritto da imprenditori, tecnici, consulenti e attivisti del Movimento per la Decrescita Felice, per un cambio di priorità in Italia nelle scelte economiche e industriali. 

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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=43364

La crescitomania


A pensarci bene per i ragazzi degli anni 50, i “baby-boomers” come li chiamano in America, la vita non è andata poi così male, visto che hanno evitato di andare in guerra, quella che hanno tanto combattuto con le loro idee. Idee predicate e soprattutto cantate durante la "Rivoluzione dei fiori nei cannoni", quando parlavano di pace, di libertà, di uguaglianza, di parità tra i sessi .…. E poi sono stati una generazione che ha lottato poco per difendere un onesto lavoro. 
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Rompere la spirale della brama e ritrovare la pace nelle cose semplici

Se si fa coincidere la felicità con il raggiungimento del piacere, ci sono poche possibilità di uscire dal circolo vizioso già indicato con chiarezza da Giacomo Leopardi: si tende a un piacere infinito e, non trovandolo - perché nella dimensione terrena tutto è finito - si cade nell’infelicità; qualunque piacere, infatti, sarà sempre limitato e imperfetto, ed esso sarà preceduto, accompagnato e seguito da ansia, timore, delusione, amarezza e noia.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=43352

G8

 tante belle frasi di circostanza,ma fatti pochi.
Secondo i mass-media  sempre impegnatissimi  nell' acritico sostegno  al governo dei tecnocrati,  l'appena concluso G8 di Camp David è stato un successo  sia in termini generali sia per l'Italia, che   ha riacquistato il posto che le compete in Europa e nel mondo. Il merito di questo recupero viene equamente suddiviso  fra Mario Monti e Barack Obama  col supporto della new entry francese François Hollande. 
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=43357

Equitalia è una pistola fumante

equitalia:io di equità non ne vedo proprio.
Le mobilitazioni contro Equitalia nel nostro paese si sono susseguite nelle ultime settimane. Per mobilitazioni qui si intende le proteste pubbliche, popolari ed alla luce del sole come quelle di Napoli e Mestre o come quella degli operai di Termini Imerese all’Agenzia delle Entrate. Un tema, quello del debito privato, che trova ancora poca centralità, suo malgrado, nello spazio dell’analisi politica. 
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=43361

Manifesto per la terra e per l'uomo


“In questa folle epoca in cui l'uomo si è perduto nei meandri dei gironi dell'egocentrica ingordigia e dell'edonismo sfrenato, in cui coesistono i pochi svuotati dall'aver tutto coi molti che nulla hanno, un cambiamento di paradigma risulta sempre più una necessità imminente”. Oltre a raccontare come stiamo compromettendo il nostro futuro, il libro "Manifesto per la terra e per l'uomo" ci dice come possiamo e dobbiamo cambiare le cose. 

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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=43363


giovedì 24 maggio 2012

IL NEMICO POLITICO, IN QUESTA FASE, E' IL PD

Ci sono sempre nella storia nemici principali e nemici secondari.

Ambedue si devono combattere, ma in determinate contingenze, prima di attaccare il nemico principale, è necessario “sgomberare il campo” dai nemici secondari, liberando spazi limitati (come quelli nazionali) per aggredire poi aree geopolitiche più vaste..

Ciò non significa che la lotta contro nemici di “rango” inferiore è tanto più agevole, e meno cruda, di quella che si svilupperà contro il nemico principale, ma è chiaro che si tratta di nemici più “prossimi” a noi, con maggiori punti deboli, e perciò attaccabili con maggiori speranze di successo.

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SULLA VITTORIA DI GRILLO A PARMA

..Parma è un caso di scuola: il centrosinistra, dopo gli scandali e i fallimenti del centrodestra che a furia di ruberie ha indebitato il Comune di 5-600 milioni, era come l’attaccante che tira il rigore a porta vuota. Eppure è riuscito nella difficile impresa di fare autogol. Come? Candidando il presidente della provincia Bernazzoli, che s’è guardato bene dal dimettersi: ha fatto la campagna elettorale per le comunali con la poltrona provinciale attaccata al culo, così se perdeva conservava il posto. Non contento, il genio ha annunciato che avrebbe promosso assessore al Bilancio il vicepresidente di Cariparma. Sempre per la serie: la sinistra dei banchieri, detta anche “abbiamo una banca”. Se Grillo avesse potuto costruirsi l’avversario con le sue mani, non gli sarebbe venuto così bene. Risultato: 60 a 40 per il grillino Pizzarotti, che ha speso per la campagna elettorale 6 mila euro e ha annunciato una squadra totalmente nuova e alternativa: da Maurizio Pallante a Loretta Napoleoni.
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MENTRE L’OFFERTA MONETARIA SI CONTRAE IN CINA



Tutti i principali indicatori dell'offerta di moneta in Cina danno segnali d'allarme. Le operazioni valutarie maggiori sono crollate a livelli di stagnazione mai visti fin dai tardi anni 90

I dati dell'aggregato ristretto M1 [1] di aprile sono i più bassi registrati in epoca moderna. I depositi reali definiti dall'M1 – un importante indicatore delle prospettive di crescita economica per il prossimo semestre – da novembre hanno conosciuto una contrazione.

Questa contrazione è più rapida di quella delle crisi del 2008-2009, e più rapida di quella attualmente in corso in Spagna, secondo Simon Ward della Henderson Global Investors. 

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L’UOMO NERO E IL FANTASMA

“Denari! Non avete sentito il racconto?
Di cos’altro andavano in cerca , quei ribaldi, se non di denari?
Cos’altro stava loro a cuore se non i denari?”
(Robert Louis Stevenson, L’isola del tesoro)

L’Uomo Nero si aggira per l’Europa.
Ha più nomi, più maschere, ma è destinato a diffondere il panico anche solo a parlarne.
Spread
, Default, Uscita dall’euro, Abbassamento del rating, comunque se ne parli è sempre quello: il mostro da evitare ad ogni costo. Non importa se si è ricchi o poveri. Non importa se si appartiene alla classe degli imprenditori o a quella dei lavoratori dipendenti. La paura deve accomunare tutti. O, almeno, così si vorrebbe.

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mercoledì 23 maggio 2012

Ecologia del vivere: la dimora del tempo sospeso

A volte mi chiedo dove si fermi il tempo, dove dimorino quei puntini di sospensione della nostra vita in cui ci sentiamo a ‘casa’, dove il tempo scompare per un istante, lasciandoci in quel limbo emotivo di quiete, stasi, rilassamento, in cui ci culliamo nel pensiero, nell’attesa, nell’assaporare l’attimo e fermarlo. Ed ecco che nel fremere della corsa quotidiana cresce l’anelito a rallentare i ritmi, ad andare più piano, decelerare. Cercare di afferrare quegli attimi, sempre più sporadici, in cui si vive al rallentatore, senza fretta, in un clima di domestica pacatezza.
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Rossobrunismo?

Ormai parlare di superamento della vecchia contrapposizione fra destra e sinistra è diventato un luogo comune. Tuttavia se ne parla secondo criteri assai diversi. L’unico che consiste in un vero superamento di quella falsa dicotomia e non in una semplice sovrapposizione di elementi tradizionalmente attribuiti alla destra e alla sinistra, è quello che non perde di vista i due punti fermi dell’antimodernità e della decrescita. Solo mantenendo la barra del timone ben orientata su questi due obiettivi si può legittimamente affermare di essere fuori dallo schematismo introdotto dalla rivoluzione francese.
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Pensare globalmente e agire localmente: per cambiare il mondo, partendo dal proprio territorio

«Ho sempre sognato di cambiare il mondo; adesso ho capito da che parte cominciare». Trentanove anni, manager bancario appassionato di informatica. Finalmente, un italiano normale: dal 21 maggio 2012 è il nuovo sindaco di Parma. Al ballottaggio, ha clamorosamente stracciato il potente Pd emiliano grazie al pieno sostegno della città, stremata dalle malversazioni di una “casta” il cui disonore ha finito per travolgere, al di là dei suoi meriti, lo stesso antagonista, Bernazzoli, volto pulito della politica, esponente di spicco del Pd, sostenuto direttamente da Bersani. Il neo-sindaco “grillino” Federico Pizzarotti esordisce con un gesto perentorio: fermare il maxi-inceneritore già progettato, per dimostrare che cambiare tutto è davvero possibile, persino in un’Italia in cui l’arbitro supremo interviene a gamba tesa per tentare di squalificare un concorrente, truccare la gara e provare a salvare il carrozzone di una nomenklatura detestata, che ha consegnato il paese ai gelidi “macellai” di Bruxelles.
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martedì 22 maggio 2012

Quattro ombre sul G8 e sull'economia globale

 quando la finirete di prenderci per il culo,pagliacci.
Il debito pubblico americano, i segni di cedimento del mondo bancario in Europa, la troppa liquidità finanziarizzata a servizio del trading speculativo, l'incapacità di affrontare la crisi: la Grecia non è il detonatore della crisi, ma la punta di un iceberg. 
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In piazza per una "tassa sulle transazioni finanziarie"

005 - Azione! Dal 15 al 22 maggio, è la nostra settimana di mobilitazione globale. In Italia e in oltre 30 Paesi, dall'India al Brasile dalla Danimarca al Sud Africa, le campagne che da anni promuovono l'introduzione di una Tassa sulle Transazioni Finanziarie chiedono ai cittadini dei propri paesi di informarsi, di attivarsi e di promuovere questa causa che non è più solo una brillante idea ma un progetto politico da realizzare. Far sentire il consenso dell'opinione pubblica per questa tassa è decisivo per le scelte politiche che i nostri Governanti stanno operando. 
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I movimenti sociali verso Rio+20

Si è appena concluso l'ultimo formal-informal meeting di New York, nella trattativa verso il Summit di Rio+20, e già le delegazioni governative hanno fissato un nuovo appuntamento per fine maggio, nel tentativo di trovare una quadra prima del Vertice di giugno. Tra veti incrociati, concetti stravolti e rischi di assenze eccellenti il percorso negoziale continua, mentre i movimenti sociali stanno convergendo verso l'appuntamento brasiliano.
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 http://www.altreconomia.it/site/fr_contenuto_detail.php?intId=3444

domenica 20 maggio 2012

Rischio Euro e sopravvivenza: è ora di fare scorte



Quando sono a rischio i rapporti monetari, finanziari e commerciali internazionali, la priorità nazionale è fare scorte e rendersi quanto possibile autonomi per soddisfare i bisogni primari materiali della popolazione – cibo, energia, trasporti, cure mediche e salvaguardare l’apparato produttivo, nongià spendere tutto per traguardi contabili. 

 La crisi globale è in corso da 4 anni ed è sistemica, non congiunturale. Sta spostando redditi, capitali e opportunità lontano da noi. Non sappiamo a che assetti porterà, né quando.
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=43302

Bomba a Brindisi, utilità della tensione


 ragionamento che non fa una piega.
Esplode una bomba (costituita da tre bombole del gas collegate fra loro) davanti ad una scuola di Brindisi, facendo scempio di studenti e lasciando sul selciato il corpo inanimato di una ragazza di 16 anni e altri ragazzi feriti gravemente. Una tragedia che strazia il cuore e s'insinua nelle coscienze, lasciando in bocca un gusto amaro e tanto dolore.
Quale significato potrebbe mai avere un attentato di questa crudeltà, apparentemente privo di senso?
E quali attori perversi si celano dietro ad un'azione così aberrante? La mafia? Il terrorismo eversivo? I servizi segreti?
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Contro "La guerra democratica" e odiosa dell'Occidente


 una persona con le palle.
Non si tratta di essere contrari alla guerra ma di essere contro la guerra, tecnologica e impersonale, che l'Occidente muove agli altri mondi. Spesso senza neanche dichiararla e nascondendo bombardamenti, incursioni a terra e torture dietro slogan come "missione umanitaria in favore della democrazia".
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Filosofia e politica al tempo della Transizione


Mi capita spesso di domandarmi a cosa serva la filosofia, soprattutto in periodi di crisi tanto gravi come quello che stiamo attraversando. Dinnanzi alla disoccupazione, ai venti di guerra, ai suicidi di lavoratori e imprenditori strozzati dai debiti, allo sfacelo dell’ecosistema, il discorso filosofico sembra impotente, se non dannoso. Eppure la filosofia – come dimostrato magistralmente da Pierre Hadot – è stata nell’antichità una vera e propria prassi di trasformazione dell’esistenza, ben prima delle intuizioni fulminanti di Marx, Nietzsche e Freud. 
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Monti è un esponente dei club finanziari che hanno eroso la libertà delle singole nazioni

I partiti politici non hanno superato, com’era del resto ampiamente prevedibile, la prova delle elezioni amministrative. Sconfitte diverse, ma tutte nette e definitive. Il Popolo delle Libertà è stato semplicemente ignorato. Con il suo leader in vacanza in Russia, la sua classe politica si è guardata allo specchio, scoprendo di non essere mai esistita. E comunque il famoso “patto con gli italiani” è rimasto in larga parte lettera morta. Il Terzo Polo, formato in larga parte da “traditori” degli altri due poli, è abortito ancora prima di nascere. La Lega Nord, da parte sua, persa in un modo così brutale la propria verginità, si è arroccata nei propri storici quadrilateri del veronese, che la tengono sì in vita, ma in stato di coma vegetativo permanente. Il Partito Democratico pensa di vivere nel migliore dei mondi possibili, come il Candido di Voltaire: di fronte al terremoto, si consola sostenendo che una sconfitta limitata - con la perdita di circa il 2% delle preferenze - equivale ad una vittoria. Dulcis in fundo: un italiano su tre non è neppure andato a votare e questo rende difficile pensare che qualcuno, compresi i grillini, abbia davvero vinto. Nessuno dei partiti italiani ha conquistato i milioni di voti degli elettori: sono voti che lasciano una sensazione di vuoto: quasi la metà del corpo elettorale non si riconosce più nei partiti.  
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=43303
 

Imparare a vivere nei limiti di un solo pianeta

«Tutto ciò che è importante per me e che amo si trova su questo unico Pianeta. Questo Pianeta è la mia casa, la casa della mia famiglia, dei miei amici e di altri 7 miliardi di persone, ma anche di bellissime foreste, montagne, savane, oceani, laghi e fiumi, nonché di tutte le specie viventi. Il nostro Pianeta è stupendo, ma anche molto fragile. Noi abbiamo la capacità di salvare la nostra casa, di proteggere il nostro Pianeta. Non solo a nostro beneficio, ma soprattutto per le generazioni future. Noi abbiamo le soluzioni. Ognuno di noi può contribuire operando le scelte migliori nel modo di governare, produrre e consumare. Sta a noi prenderci cura del nostro Pianeta».
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=43305

JP Morgan: suona ancora la campana della crisi globale

La perdita della banca americana  JP Morgan Chase di oltre 2 miliardi di dollari (ma si vocifera di buchi ben più grandi) in operazioni con  derivati speculativi Otc fatte dal suo ufficio di Londra va vista e capita come l’inizio di una seconda e più pericolosa fase della crisi finanziaria globale. La JP Morgan è la più grande banca americana e mondiale.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=43315

martedì 15 maggio 2012

Sen bacchetta l’Europa troppo arrendevole con i banchieri

Non sempre gli studiosi e i professori universitari insigniti del Premio Nobel per l’Economia sono collusi con la canaglia liberista e non sempre condividono la deriva imposta dall’Alta Finanza e dai governi che si sono trasformati in loro agenzie di affari. L’indiano Amartya Sen, premiato nel 1998, è uno di quei rari studiosi che non hanno ancora portato il cervello all’ammasso e che non credono che quello in cui viviamo sia il migliore dei mondi possibili e che il potere politico, oltre a quello reale, debba essere lasciato ai banchieri. 
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=43271

I limiti dello sviluppo 40 anni fa e i limiti dello sviluppo nel 2052

A Rotterdam, in occasione dell'apertura dell'Annual Conference 2012 del WWF intitolata "The Economy of the Future", tenutasi in questi giorni, Jorgen Randers, uno degli autori della straordinaria serie dedicata ai "Limits to Growth" (il cui primo rapporto pubblicato nel 1972 e voluto dalla geniale intuizione di Aurelio Peccei per il Club di Roma, scatenò il grande dibattito planetario sui limiti della nostra crescita materiale e quantitativa in un mondo dai limiti biofisici evidenti), ha presentato il nuovo rapporto al Club di Roma, "2052: A Global Forecast for the Next Forty Years" (pubblicato da Chelsea Green e che uscirà in italiano in autunno da me curato per Edizioni Ambiente).
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=43257

ECCO COME CREARE LAVORO

Le preoccupazioni espresse dal ministro Passera circa le conseguenze nefaste della disoccupazione di massa dovrebbero far riflettere molti nel governo, in Parlamento e nei partiti. Di là dai numeri, la disoccupazione comporta povertà, perdita della casa, criminalità, denutrizione, abbandoni scolastici, antagonismo etnico, famiglie spezzate e altri problemi sociali.

Ne parlava in questi termini già vent´anni fa un economista che si è battuto a lungo per dimostrare che la disoccupazione è un male assai peggiore del deficit (era William Vickrey, premio Nobel 1996). 

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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10300

PARTITOCRAZIA, TASSE, SPENDING REVIEW, RIVOLUZIONE

“NOI CONTINUEREMO A MANGIARE SULLA SPESA PUBBLICA, PERCIO’ VOI DOVETE PAGARE SEMPRE PIU’ TASSE, ANCHE OLTRE IL LIVELLO ATTUALE (CA. 70% SULL’EMERSO, 50% SUL TOTALE)”.
Questo è il messaggio che la politica lancia al popolo con la beffarda spending review di 2,2 miliardi su circa 300 tra spesa per acquisti di beni e servizi e spesa per opere pubbliche – una spesa che è gonfiata grosso modo del 50%, ossia della quale politici e burocrati mangiano circa la metà. Che il gonfiaggio sia di quest’ordine lo dimostrano molti elementi: dalla pratica di moltiplicare il corrispettivo degli appalti in corso d’opera, a quella di moltiplicare il costo delle forniture ospedaliere di molte volte da Milano a Palermo). 
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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10298
 

 
 

       

USCIRE DALL'EURO: MEGLIO LA GRECIA O LA GERMANIA ?

"Se proprio deve morire, conviene fare il marco e tenerci l’euro"

Purtroppo il Corriere della Sera intervista personaggi che poco contribuiscono alla causa europea. Non che non si abbia diritto di parola, ma uno si aspetterebbe di sentire voci giovani e europeiste in un momento di difficoltà come questo.

Tristissima l’intervista a Roland Berger (file Pdf), consulente tedesco anche lui preda della smania di cacciare la Grecia dall’Europa e sostenitore degli investimenti pubblici di lungo termine, quelli che aiuteranno l’economia tra 3-4 anni di qualche decimo di PIL, quando tutti i giochi saranno ormai chiusi. L’obolo all’Europa del Sud, ormai la chiamano così, l’”Europa del Sud”.

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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10291

ECCO PERCHE’ IL VOTO DEL 2013 POTREBBE SEGNARE LA FINE DELLA DEMOCRAZIA ALL’ITALIANA

fine della democrazia rappresentativa e "speriamo"inizio della democrazia diretta.
I partiti dovrebbero salire in pellegrinaggio sulla collina di Sant’Ilario, sopra Genova, dove abita Beppe Grillo, per erigergli un monumento. Se non ci fosse stato il Movimento 5 Stelle l’astensione sarebbe arrivata al 50 per cento e si sarebbe posta la questione se in Italia esiste ancora la democrazia rappresentativa. Si obbietterà che in Italia la partecipazione alle amministrative è sempre stata inferiore alle politiche. Ma in prospettiva 2013 potrebbe essere vero il contrario.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10290

UNA STORIA DEL MONDO, MATTONE DOPO MATTONE (BRIC BY BRIC)

Goldman Sachs – tramite l’economista Jim O’Neill – ha inventato il concetto di un nuovo blocco nascente nel pianeta: BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica). Alcuni cinici non riescono a trattenersi dal chiamarlo “Bloody Ridiculous Investment Concept” (Concetto di investimento assolutamente ridicolo, ndt).

Non è proprio così. Goldman si aspetta che i paesi BRICS arrivino nel 2050 a produrre il 40% del prodotto interno lordo globale, e di includere 4 di queste economie nelle prime 5 al mondo. 

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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10288

LA CRISI PEGGIORA E LA GERMANIA PERDE IL CONTROLLO DELL’EUROPA


 speriamo.

La diga politica europea è crollata. Il Cancelliere tedesco Angela Merkel non ha più abbastanza alleati nel club dei primi ministri dell'UE per poter continuare a imporre il suo programma quaresimale. Le sue strategie si stanno disintegrando su tutti i fronti.
 Il destino imminente della Grecia – e dell'euro – è nelle mani di un marxista “della motocicletta” dalla faccia da ragazzo. Alexis Tsipras, leader della coalizione Syriza, ha giurato di stracciare il deprecato Memorandum (così viene chiamato il pacchetto di aiuti della “troika” UE-FMI [-BCE]).
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GRECIA FUORI DALL'EURO ? ADESSO SI PUO'

La telenovelas "Grecia fuori, Grecia dentro" in onda da molti mesi ormai, sembra stia volgendo al termine soltanto adesso, nonostante il Paese ellenico risulti tecnicamente fallito da oltre 2 anni.
 Anche i mass-media adesso si aprono a pubblicare proposte (inesorabili) di fuoriuscita della Grecia dall'Eurozona, riportando le parole di due esponenti di spicco della cricca dei servi dell'elite finanziaria:
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10284

Per un'uscita dal debito al servizio dei cittadini


Il ritornello lo conosciamo: siamo sotto costante esame dei mercati, se facciamo scelte a loro gradite abbiamo qualche possibilità di cavarcela, altrimenti saremo distrutti. Implicito riconoscimento che fra stato e mercati ormai non comandano più parlamenti e governi, ma banche, fondi di investimento, hedge fund. Ed ecco i politici ridotti a lacchè sempre pronti a lucidare le scarpe ai signori della finanza.
Ma il guaio è che non è sempre facile indovinare la cera più giusta, i mercati assomigliano a damigelle un po' viziate che si stancano subito del vestito appena indossato e con aria annoiata ne richiedono un altro. E se in un primo momento i mercati hanno brindato di fronte alla decisione dei governi di spremere le famiglie con un aggravio di tasse per garantire ai creditori interessi più alti, oggi si dimostrano insofferenti perché sanno che togliendo ricchezza alla gente si rischia di inceppare l'intero sistema, con danno anche per loro.
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giovedì 10 maggio 2012

Vince l'antipolitica?

 no,vince un'altra politica.
Dissento dalla maggior parte dei commenti sulle elezioni amministrative. I dati sono sotto gli occhi di tutto. Il Pdl ha perso, la Lega anche, il Pd traballa, prevalgono le liste alternative, ma è davvero l’antipolitica a trionfare? Io dico di no. Gli italiani non vogliono l’antipolitica, ma una politica gestita da persone di cui ci si possa fidare o perlomeno che ispirino fiducia e che oggi la gente non trova più nè nei partiti tradizionali, nè, attenzione, nel cosiddetto partito dei tecnici. Questa è anche la sconfitta di Monti e della sua squadra.
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=43249

UN MONDO IN RIVOLTA O UNA NUOVA EPOCA OSCURA ?

 sicuramente un mondo in rivolta se veramente questa è l'era della conoscenza.
Storia di una economia americana in declino

Il movimento “Occupy” è stato qualcosa di estremamente emozionante. Senza precedenti, veramente. Non c'è mai stato niente di simile che mi venga in mente. Se tutti i contatti e le associazioni che ha stabilito riusciranno a sopravvivere anche durante il lungo periodo oscuro che ci aspetta – perché la vittoria non arriverà presto - potrebbe rivelarsi un vero momento significativo nella storia americana.

Il fatto è che il movimento “Occupy” non ha precedenti con cui essere confrontato. Dopo tutto, questa è un'epoca senza precedenti ed è stato così dal 1970, anno che segnò un importante punto di svolta nella storia americana. Per secoli, dalla nascita del paese, c’era stata una società in continuo sviluppo, anche se non sempre in modo molto piacevole. Ma questa è un'altra storia: normalmente il progresso portava verso la ricchezza, l'industrializzazione, lo sviluppo e la speranza. C'era un'aspettativa abbastanza regolare che si potesse continuare così. Questo era vero anche nei periodi più neri. 

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‘FANCULO LO SPREAD, TASSATE I BONDS, NON LA GENTE CHE LAVORA !

«Rifletta chi ha causato tutto questo». La dichiarazione viene interpretata in riferimento ai suicidi. Ma arriva la precisazione della Presidenza del Consiglio: «Parlavo di conseguenze umane...».. Chissà in che categoria rientrano i suicidi alla Bocconi e alla UE. «...Molti chiedono che il governo italiano picchi di più sul tavolo europeo [per la crescita]... ma se avessimo picchiato il pugno sarebbe salito il grafico dello spread...»...). Altro che suicidi, qui è in ballo il GRAFICO DELLA SPREAD.
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CIAMPI TRUCCO' I CONTI PER ENTRARE NELL'EURO

Lo rivela il Der Spiegel: negli anni ’90 il ministro del Tesoro garantì il "cammino virtuoso" del Paese. E la Germania coprì Romano & Co.

L’Italia truccò i conti per entrare nell’euro. Tra il 1996 e il 1998 Romano Prodi e il suo ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi, definito «un creativo giocoliere finanziario», misero in campo «misure di risparmio cosmetiche», che «si basavano su trucchi contabili» o addirittura «furono subito ritirate non appena venne meno la pressione politica». 

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