Non hanno detto o non ho sentito neppure un nome dei morti, conta solo
il numero. E tutte le parole che dicono alla fine tengono lontano il
dolore, il dolore del padre che aveva rimproverato il figlio perché non
studia o perché si ritira tardi, il dolore di vedere un corpo tumefatto,
dentro la tasca il telefonino intatto, la camicia bianca piena di
polvere, il pantalone grigio con una macchia di sangue che pare un
bicchiere, il dolore del funerale, il corpo dentro il legno, basta un
corpo, uno solo che non parla più, mentre un diluvio di parole cade da
ogni parte.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10371
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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