Se si fa coincidere la
felicità con il raggiungimento del piacere, ci sono poche possibilità di
uscire dal circolo vizioso già indicato con chiarezza da Giacomo
Leopardi: si tende a un piacere infinito e, non trovandolo - perché
nella dimensione terrena tutto è finito - si cade nell’infelicità;
qualunque piacere, infatti, sarà sempre limitato e imperfetto, ed esso
sarà preceduto, accompagnato e seguito da ansia, timore, delusione,
amarezza e noia.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=43352
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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