NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
sabato 31 agosto 2013
Ricchi e poveri, vecchie e nuove idee
Non è vero che l'interesse individuale muove il
mondo, non è vero che non c'è altro mondo possibile. La road map di
Kaushik Basu “oltre la mano invisibile, per una società giusta”
Di questi tempi, con l'Europa a testa in giù, c'è
davvero bisogno di scrivere 369 pagine fitte fitte per dimostrare che il
modello economico dominante è fallito? Kaushik Basu pensa di sì, e
riempie pagine, librerie e conferenze come astro ormai affermato di
quella galassia che è stata definita, con un po' di ironia, degli
economisti-guru. Gli economisti popolari, quelli come Krugman, Stiglitz,
Sen, quelli che raccontano un'altra verità e finalmente possono
gridarla ai quattro venti, ingaggiando anche epiche lotte accademiche
contro la scuola di pensiero che tuttora domina università, centri di
ricerca e cenacoli governativi. Nel raccontarla, spesso sono brillanti e
anche spiritosi, non disdegnano il linguaggio semplice, strizzano
l'occhio al coltissimo ma si fanno capire bene anche da chi si è tenuto
sempre lontano dalle aule degli algoritmi dell'economia formalizzata.
Così è Basu, economista indiano ben inserito nel mondo dell'ortodossia –
docente alla Cornell University, senior vicepresident ed
economista-capo della Banca mondiale -, autore di un libro eterodosso:
Oltre la mano invisibile – ripensare l'economia per una società giusta.
Un libro che dichiara nel titolo l'intento di “dimostrare che la scienza
che ci ha donato Adam Smith si è fossilizzata in un'ideologia”. Per
farlo, compie una dettagliata esplorazione e confutazione della teoria
dominante, smantellando dall'interno l'individualismo metodologico che
di tale teoria è base e cornice. Nella narrazione, intreccia
continuamente logica, teoria economica, storielle popolari e letteratura
(quanti sono gli economisti che citano Kafka?). Per arrivare infine a
tre proposte concrete e un po' eversive per affrontare quello che lui
considera il problema economico n. 1: la povertà. leggi tutto:
http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/alter/Ricchi-e-poveri-vecchie-e-nuove-idee-19037
Creare lavoro, con le cooperative
La realtà della cooperazione di lavoro in Italia
ha un'esperianza più che secolare e in questi tempi di crisi potrebbe
agire da strumento di recupero di posti di lavoro
Per chi, come noi, è da sempre un convinto
sostenitore dell’importanza delle cooperative di lavoro come elemento
primario di progresso economico e politico, non può che fare piacere
leggere l’inchiesta a firma Luciano Gallino e Matteo Pucciarelli, “Il
padrone in tuta blu”, comparsa su La Repubblica del 7 giugno
scorso, dedicata alle imprese in crisi rilevate dai propri lavoratori,
tecnici e dirigenti, pronti a rischiare in proprio per la ripresa delle
loro imprese. Quello che dispiace è vedere come i due autori trattino recenti esempi accaduti nel nostro paese quasi come una novità assoluta o, addirittura, l’imitazione di esperienze straniere (Argentina, in particolare), ignorando una realtà, quella della cooperazione di lavoro in Italia, più che secolare. In Italia è probabile che il nome coop richiami l’esperienza in altri settori (consumo, bancario, agricolo ecc.) più che nel settore della produzione e lavoro, che rappresenta, al contrario, una delle esperienze più significative a livello mondiale, forse, seconda solo a quella spagnola di Mondragon, ben più nota e studiata a livello mondiale.
leggi tuto:
http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/italie/Creare-lavoro-con-le-cooperative-18985
mercoledì 28 agosto 2013
lunedì 26 agosto 2013
L’agonia dei partiti
il mio primo articolo pubblicato "21/01/2009".
Quella che si sta consumando sotto i nostri occhi è la crisi della democrazia parlamentare. La crisi di quella originale e unica forma di democrazia che i moderni hanno con fatica e anche tragiche interruzioni costruito mettendo insieme istituzioni e meccanismi politici che non sono di per sé democratici: le elezioni, la rappresentanza, la costituzione, le carte dei diritti, la divisione dei poteri. A questi strumenti istituzionali si sono aggiunti i partiti politici, istituzioni ibride che vivono e crescono fuori dello Stato pur consentendo alle istituzioni dello Stato di funzionare e, soprattutto, di essere rappresentative. I partiti sono forse l´aspetto più moderno e anche più controverso del governo dei moderni.
leggi tutto:
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=23838
Quella che si sta consumando sotto i nostri occhi è la crisi della democrazia parlamentare. La crisi di quella originale e unica forma di democrazia che i moderni hanno con fatica e anche tragiche interruzioni costruito mettendo insieme istituzioni e meccanismi politici che non sono di per sé democratici: le elezioni, la rappresentanza, la costituzione, le carte dei diritti, la divisione dei poteri. A questi strumenti istituzionali si sono aggiunti i partiti politici, istituzioni ibride che vivono e crescono fuori dello Stato pur consentendo alle istituzioni dello Stato di funzionare e, soprattutto, di essere rappresentative. I partiti sono forse l´aspetto più moderno e anche più controverso del governo dei moderni.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=23838
giovedì 22 agosto 2013
Perché cambiare la Costituzione?
Perché avviarsi in gran fretta verso la riforma
costituzionale? Perché non sono più le leggi a uniformarsi alla
Costituzione, ma è questa a doversi piegare ai dettati neoliberisti. E
l’ossessione “governabilità” guida la nuova legge elettorale. Dietro le
“larghe intese”, il ridisegno costituzionale calpesta la democrazia
Credo che nessuna delle democrazie europee abbia
furia di cambiare la propria Costituzione come l’Italia. Uno apre il
giornale e trova un giorno sì e un giorno no l’annuncio di modifiche
urgenti. Sabato scorso, il Presidente della Repubblica ci ha informato
che vigilerà sui tempi dei cambiamenti, che auspica molto rapidi; anche
se in un sistema come il nostro, a dire il vero, il suo compito non
sarebbe vigilare sui tempi dei cambiamenti ma sulla fedeltà e permanenza
della legge fondamentale sulla quale è stata incardinata la nostra
Repubblica. leggi tutto:
http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/italie/Perche-cambiare-la-Costituzione-18777
lunedì 19 agosto 2013
UNA “MONARCHIA ECCLESIASTICA”
Per “scodellare una pappa” come quella del Quirinale – del tutto
pretesca – è ovvio che non c’era bisogno di tutto questo valutare,
soppesare il pro e il contro, rimuginare, ricevere e ascoltare questo e
quello, ecc. Come abbiamo sempre sostenuto qui, c’è una recita in atto
da almeno tre anni, cui ha sempre pienamente partecipato anche il
“tremebondo” cavaliere, pur con “sofferenza e dubbi atroci”. La pappa in
questione è un ulteriore atto della commedia; atto in cui si è chiarito
ben bene che il condannato è ormai “prigioniero politico” e non può
certo permettersi di disturbare minimamente la transizione rappresentata
da questo governo.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12192
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RE GIORGIO II HA CONCESSO AL CONDANNATO BERLUSCONI SILVIO CHE...
Re Giorgio II, al secolo il Presidente della Repubblica, Giorgio
Napolitano non e' per caso l'unico Capo dello Stato rieletto due volte.
A poche ore da Ferragosto e a pochi minuti dai telegiornali ha
scodellato un testo perfettamente in linea con tutte le leggi vigenti,
che non possono essere sconfessate, e con importanti spiragli per il
condannato in via definitiva Berlusconi Silvio, al quale ha concesso
che:
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12190
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“NOI SIAMO I GIOVANI/I GIOVANI/I GIOVANI”: LA QUESTIONE GENERAZIONALE
Mario Monicelli – che si è suicidato a novantacinque anni, la sera del
29 novembre 2010, lanciandosi dalla finestra del bagno al quinto piano
del reparto di Urologia dell’Ospedale San Giovanni di Roma, e diventando
il fantasma italiano acutissimo che ci ossessionerà ancora a lungo,
consigliandoci e aiutandoci in questi tempi difficili – aveva le idee
molto chiare su ciò che era successo all’Italia:
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12189
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12189
CONTRORDINE SIAMO OTTIMISTI
Nella tradizione occidentale, dai tempi di Omero in poi, gli ottimisti non hanno mai goduto di grande considerazione. Dopo gli anni Duemila, poi, sembravano del tutto scomparsi, sopraffatti dal crudo realismo dei fondamentalismi religiosi, dell'inquinamento globale, delle crisi finanziarie, dell'aumento delle diseguaglianze sociali - e il catalogo non si esaurisce certo qui. Sorprende allora l'uscita di un libro, Un ottimista razionale (Codice edizioni, trad. di Davide Fassio e Anna Lovisolo), che sfida pessimisti ed eco-catastrofisti: è opera di Matt Ridley, scrittore di scienza ( Genoma e Il gene agile) stimato da Bill Clinton e da Bill Gates, che lo ha recensito sul Wall Street Journal. Tratteggiando una storia dell'umanità dall'ascia di pietra al mouse del computer, Ridley sostiene che le nostre esistenze siano migliorate notevolmente se prendiamo in considerazione durata della vita, alimentazione, alfabetizzazione, distribuzione della ricchezza, e che lo scambio di beni abbia rappresentato la fonte principale del progresso umano. «Le previsioni di un futuro tetro dell'umanità non si sono avverate.
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http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/08/15/contrordine-siamo-ottimisti.html
La moneta cattiva scaccia la buona
La
legge di Gresham, finanziere inglese, enunciata nel 1551,stabilisce
che la cattiva moneta in circolazione scaccia quella buona. In parole
povere le monete consumate o addirittura manomesse, diminuendo di peso,
perdono il valore intrinseco, essendo di materiale prezioso, rispetto a
quelle fior di conio.
Si
creano così due sistemi monetari, uno gestito dai furbi e da chi può
accumulare ed uno corrente usato dai fessi, dai poveri e da chi è
costretto a farle circolare. I primi conservano e incassano monete
nuove, pagano con le vecchie, i poveri non hanno tempo o possibilità di
scelta ed usano le monete più correnti che sono come sono.
Sembra una banalità ma si creano due economie su piani diversi.
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"Non vi uccidete per venire qui"
in pratica : non c'è più trippa per gatti.
Mufid Abu Touq fa un
appello e si rivolge ai giovani migranti affinche' rinuncino ai viaggi
della speranza: "Non vi uccidete per venire qui, non troverete oro
nelle strade italiane ed europee"
Un accorato appello affinche' tragedie come quella di oggi a Catania,in cui sei immigrati sono morti nello sbarco nei pressi del 'Lido Verde', non si ripetano piu'. A lanciarlo all'Adnkronos e' l'Imam di Catania, Mufid Abu Touq.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45922
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MPS, Berlusconi e la governance estrattiva
Io
non so se B. sia colpevole del reato per cui è stato condannato in via
definitiva ultimamente e per cui dovrebbe perdere il seggio
parlamentare. E' invece a tutti noto che il sistema giudiziario italiano
è molto partiticizzato e che, per qualità, si colloca molto in basso,
al 157° posto nel mondo, a livelli di Africa nera; quindi esso non si
può considerare affidabile per l'accertamento della verità. Il mero
fatto che una persona sia stata condannata o assolta in via definitiva
(e B è l'uno e l'altro!), non implica che sia colpevole o innocente,
soprattutto se sono in gioco interessi forti. Inoltre, in 30 anni di
professione forense, ho visto non poche persone condannate senza prove e
altrettante prosciolte nonostante le prove. Data la limitata
credibilità del potere giudiziario italiano, io lascerei agli elettori,
non ai giudici, la decisione se eleggere o non eleggere ogni candidato,
abolendo ogni norma disponente la incandidabilità o incompatibilità. Il
giudizio degli elettori è il regolatore più legittimato, e forse anche
più sensato. E i magistrati lavorano meglio e meno politicamente se non
si trovano a condizionare direttamente la lotta partitica coi loro poteri.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45918
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Non si subisce l’avvenire, lo si fa
Largo ai giovani e
bando alle “etichette” ? D’accordo. Per le vere ripartenze, politiche e
non solo, c’è bisogno di entusiasmi giovanili e di creatività
culturale. Troppe volte l’uso improprio dell’appartenenza è servito,
dietro certe maschere ideologiche, a nascondere senilità intellettuali, conformismo, quindi sterilità politica. Qui, oggi, c’è bisogno di discontinuità vere, generazionali, ma non solo. C’è bisogno di riscrivere l’agenda della contemporaneità, partendo dalle tante, troppe, domande inevase, e dai problemi con cui l’Europa, tutta l’Europa, deve fare i conti (al di là dei Pil, dello spread, dei tassi di disoccupazione, dei debiti, dell’efficienza dei rispettivi Paesi).
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Ungheria: il nazionalismo come antidoto
Patria, difesa della cultura nazionale e
della tradizione magiara dall’unilateralismo di stampo americano e
dall’usura internazionale. Sono in sintesi i pilastri sui quali si
fonda l’intervento tenuto il 26 luglio scorso in Romania dal premier
ungherese Viktor Orban al cospetto dei suoi connazionali, nel corso
della 24esima Balvanyos Hungarian Summer University a Baile Tusnad
(Tusnádfürdő).
Dinanzi a un folto gruppo di giovani connazionali il capo del governo magiaro non ha temuto di esaltare i valori supremi della nazione contro quelli del danaro e del mondo unipolare che punta a distruggere le differenze di natura culturale, etnica, politica e linguistica.
Lo stesso premier ha ricordato che questo dominio unipolare era rappresentato fino alla Prima guerra mondiale dalla Gran Bretagna per poi incardinarsi, dopo l’epilogo di quel conflitto, sugli Stati Uniti.
Un dominio raggiunto attraverso un passaggio di consegne che ha portato gli Usa a trasformarsi, con il loro ingresso in guerra contro la Germania guglielmina, il 6 aprile 1917, da debitore dell’Europa a creditore della stessa. Una strategia ben precisa, quella di Washington, nel decidere per l’intervento bellico nonostante la gran parte dell’opinione pubblica fosse assolutamente contraria.
leggi tutto:
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45914
Dinanzi a un folto gruppo di giovani connazionali il capo del governo magiaro non ha temuto di esaltare i valori supremi della nazione contro quelli del danaro e del mondo unipolare che punta a distruggere le differenze di natura culturale, etnica, politica e linguistica.
Lo stesso premier ha ricordato che questo dominio unipolare era rappresentato fino alla Prima guerra mondiale dalla Gran Bretagna per poi incardinarsi, dopo l’epilogo di quel conflitto, sugli Stati Uniti.
Un dominio raggiunto attraverso un passaggio di consegne che ha portato gli Usa a trasformarsi, con il loro ingresso in guerra contro la Germania guglielmina, il 6 aprile 1917, da debitore dell’Europa a creditore della stessa. Una strategia ben precisa, quella di Washington, nel decidere per l’intervento bellico nonostante la gran parte dell’opinione pubblica fosse assolutamente contraria.
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Migliori di quello che siamo
“A farsi una chiacchierata
sulla natura degli esseri umani con un antropologo, prima o poi viene
fuori la solita storia: “Considera che il 99 per cento della storia
umana si è svolto nelle savane aperte, in piccole bande di
cacciatori-raccoglitori”. E’ un classico luogo comune della scienza, ed è
la verità. In effetti, quegli ancestrali milioni di anni hanno prodotto
molte nostre caratteristiche, per esempio postura eretta e grande
cervello. (…) Il mondo che abbiamo inventato – da pochissimo tempo,
nello schema generale delle cose – è estremamente diverso da quello a
cui sono adattati il nostro corpo e la nostra mente. Invece di corrergli
dietro, il pranzo ce lo facciamo portare a casa (dal ragazzo delle
pizze); invece di passare accanto a loro la maggior parte della giornata
per tutta la vita, per interagire con le persone più vicine e più care
ci colleghiamo a Facebook. Qui però finisce l’utilità del luogo comune
usato dagli antropologi per spiegare la condizione umana.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45915
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Siamo realisti, c'è bisogno di ritornare all'Idealismo
Marx, un
idealista. Gentile, un marxista. Gramsci, un gentiliano. Torniamo a
loro, idealisti pratici, e a Fichte, loro capostipite, per modificare il
mondo e non subirlo con fatalismo. E per fondare una dimensione
comunitaria ma in versione cosmopolitica. Questo è il succo, assai
succinto, del ponderoso libro che un giovane filosofo, appena trentenne,
ha pubblicato di recente: Idealismo e prassi. Fichte, Marx e Gentile
(Il melangolo, pagg. 416, euro 35). Il suo nome è Diego Fusaro,
torinese, già autore di alcuni bei saggi su Marx, sul capitalismo e sul
coraggio. Conforta sapere che c'è chi pensa a trent'anni di modificare
il mondo tramite la filosofia e l'umanesimo del lavoro. Ma conforta
ancor più sapere che c'è ancora chi si dedica con profitto addirittura
all'idealismo come filosofia della prassi e non si arrende agli
analitici né al dominio tecno-finanziario.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45923
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45923
Il fuoco e l'haiku: l'ecologia profonda di Gary Snyder
Gary Snyder rilancia l’impegno alla protezione del pianeta attingendo direttamente all’energia interna dell’ecosistema
La
storia umana, con i suoi linguaggi e le sue migrazioni, è come
un’antica foresta di detriti, vecchi e nuovi, mescolati insieme, di
vecchi risentimenti riciclati, di vecchie ricette riscoperte e di
mitologie perenni che si mostrano, trionfanti, e impudenti, sul
palcoscenico. L’'imperativo ecologico' dev’essere
provare a vedere, quale che sia la crisi attuale di cui siamo parte,
come questa stessa crisi appartenga a dei meccanismi più ampi e più
antichi. Si tratta altresì di un imperativo che onora la diversità
della specie, dei linguaggi e delle tradizioni.Così Gary Snyder, poeta ispiratore della Beat Generation e Premio Pulitzer nel 1975, rilancia l’impegno alla protezione del pianeta attingendo direttamente all’energia interna dell’ecosistema. L’invito è contenuto nella raccolta di saggi e interventi dal titolo Ritorno al Fuoco: Ecologia profonda per il nuovo millennio (Coniglio Editore, 2008), curato e tradotto in modo pregevole da Chiara D’Ottavi, la quale ha intervistato personalmente Snyder nella sua casa alle pendici della Sierra Nevada californiana (l’intervista è acclusa in appendice al libro ed è apparsa in versione ridotta all’interno del mensile La Nuova Ecologia, gennaio 2007).
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45927
giovedì 15 agosto 2013
Per tutto il resto c'è mastercard
In Quello che i soldi non possono comprare
Michael Sandel traccia i confini dell’economia di mercato. E spiega
perché l'economia non può prescindere dalla valutazione morale
Per tutto il resto c’è Mastercard. Basta uno slogan
pubblicitario per capire quanto il mercato pervada la nostra vita. Tutto
ha un prezzo, sempre più. In Quello che i soldi non possono comprare
(Feltrinelli, aprile 2013, pp. 202, € 20) Michael J. Sandel, popolare
professore di Filosofia politica e Teoria del governo ad Harvard, si
chiede se sia giusto che il mercato invada qualsiasi ambito della vita
sociale in cui possa portare efficienza o se occorra piuttosto definire
dei limiti. leggi tutto:
http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/alter/Per-tutto-il-resto-c-e-mastercard-18784
Austerity Italian Style
L'uscita dalla procedura di deficit eccessivo ha
prodotto fin troppo facili entusiasmi. Ma la decisione della Commissione
europea non sancisce per l'Italia l'ingresso nell'élite dei paesi
virtuosi e, quel che è peggio, non segna la fine dell'austerity né apre
margini per politiche fiscali espansive
L'abrogazione da parte della Commissione Europea
della procedura di deficit eccessivo per l'Italia ha prodotto un diffuso
entusiasmo. Il fatto di uscire dal club dei paesi con un deficit sopra
il 3 per cento del Pil può essere visto come un segnale positivo per la
nostra economia, dato che l'Italia entrerebbe a far parte di un gruppo
di paesi virtuosi, con conti pubblici maggiormente in ordine. Altri
vedono nell'abrogazione della procedura il miraggio della fine
dell'austerità con la conseguente possibilità di nuovi margini di
manovra per l'intervento pubblico in un'economia al collasso.
Sfortunatamente nessuna di queste due visioni e' fondata. leggi tutto:
http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/capitali/Austerity-Italian-Style-18714
Come redistribuire lavoro e reddito
Tonino Perna propone di ridurre l'orario di
lavoro per estendere il numero di posti di lavoro. Ma una
generalizzazione dell'impiego part time può essere sostenibile solo se
affiancata da un reddito di cittadinanza
Sul Manifesto del 30 maggio Tonino Perna
rilancia la necessità di ridurre l’orario di lavoro a 4 ore di lavoro
per estendere i posti di lavoro. Una proposta motivata dalla situazione
critica che registra l’occupazione in questa fase di depressione
economica, ma che, a ben guardare, rimane valida per i suoi caratteri
strutturali anche nei prossimi decenni. leggi tutto:
http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/italie/Come-redistribuire-lavoro-e-reddito-18681
Reddito minimo per un Commonfare
Il reddito sociale garantito deve essere pensato
come una istituzione del comune, vale a dire un reddito che risulta
direttamente dalla produzione e non dalla ridistribuzione del plusvalore
Il reddito minimo d’inserimento, misura
protezionistica altamente osteggiata e velocemente liquidata come poco
efficace se non utopica, trascina con sé un valore altamente sociale che
appartiene all’attuale realtà fatta di lavoro flessibile – laddove c’è!
– accumulazione di reddito e scarsa rappresentanza dell’attuale forza
lavoro. leggi tutto:
http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/italie/Reddito-minimo-per-un-Commonfare-18711
giovedì 8 agosto 2013
LA LUCE IN FONDO AL TUNNEL...
campa cavallo che l'erba cresce.
L’economia, si sa, è ciclica, il che in buona sostanza significa che quando si tocca il fondo, se non si comincia a scavare (arte nella quale si è distinto il governo Monti), prima o poi si risalirà la china. Sappiamo anche che è proprio della politica il tentare di infondere ottimismo. Viste in questa luce, le dichiarazioni del ministro Saccomanni circa la prossima fine della recessione suonano scontate. Preoccupa però il fatto che le loro motivazioni siano piuttosto evanescenti. A quanto pare, l’ottimismo del ministro deriverebbe dal fatto che il Pil, nel secondo tri- mestre 2013, sarebbe diminuito solo dello 0,2% anziché del- lo 0,4% previsto “dagli economisti”.
leggi tutto:
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12168
L’economia, si sa, è ciclica, il che in buona sostanza significa che quando si tocca il fondo, se non si comincia a scavare (arte nella quale si è distinto il governo Monti), prima o poi si risalirà la china. Sappiamo anche che è proprio della politica il tentare di infondere ottimismo. Viste in questa luce, le dichiarazioni del ministro Saccomanni circa la prossima fine della recessione suonano scontate. Preoccupa però il fatto che le loro motivazioni siano piuttosto evanescenti. A quanto pare, l’ottimismo del ministro deriverebbe dal fatto che il Pil, nel secondo tri- mestre 2013, sarebbe diminuito solo dello 0,2% anziché del- lo 0,4% previsto “dagli economisti”.
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LA BBC SGOMENTA PRENDE ATTO DELLA SITUAZIONE ITALIANA. MENTRE LA PICCOLA E MEDIA INDUSTRIA COLLASSA: DOPO IL DANNO LA BEFFA
Rilassiamoci, se ci è possibile divertiamoci come possiamo e come ci
piace, facciamo il pieno di energia e prepariamoci alla imminente
campagna elettorale che inizia tra dieci giorni.
Il PDL ha ufficializzato l’inizio della campagna elettorale nella data del 16 agosto. Questa mattina, sul quotidiano “Libero” è stato dato l’annuncio dell’inizio della (così viene descritta) “più grande campagna mediatica mai vista in Italia” –praticamente una minaccia- che il condannato Berlusconi lancerà con esibizioni in spiaggia, da Rimini a Lecce, da Capalbio a Praia a Mare, da Portofino a Positano, per concludersi con due interventi sulle spiagge sarde, uno sulla Costa Smeralda e l’altro in provincia di Alghero. Non solo comizi balneari, ci hanno tenuto a farci sapere che sono stati affittati centinaia di piccoli aerei monoposto che solcheranno i cieli d’Italia sventolando striscioni con la scritta “Silvio libero”.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12167
Il PDL ha ufficializzato l’inizio della campagna elettorale nella data del 16 agosto. Questa mattina, sul quotidiano “Libero” è stato dato l’annuncio dell’inizio della (così viene descritta) “più grande campagna mediatica mai vista in Italia” –praticamente una minaccia- che il condannato Berlusconi lancerà con esibizioni in spiaggia, da Rimini a Lecce, da Capalbio a Praia a Mare, da Portofino a Positano, per concludersi con due interventi sulle spiagge sarde, uno sulla Costa Smeralda e l’altro in provincia di Alghero. Non solo comizi balneari, ci hanno tenuto a farci sapere che sono stati affittati centinaia di piccoli aerei monoposto che solcheranno i cieli d’Italia sventolando striscioni con la scritta “Silvio libero”.
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WALL STREET SFORNA IL SUO NUOVO MOSTRO DI FRANKENSTEIN NELL’IMMOBILIARE
L’ingegno di Wall Street si rituffa nel mercato immobiliare. Il suo
ultimissimo prodotto è una vera diavoleria, un titolo sinteticamente
strutturato del tipo di quelli che hanno contribuito a far saltare in
aria l’intero sistema finanziario nel 2008. E’ simile a quei titoli
ipotecari a tripla A che sono diventati rifiuto tossico nei portafogli
titoli “equivalente mercato/denaro”, o nel vostro 401(k) o nel
portafoglio di una città in Norvegia – ancora peggio.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12154
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12154
SE NAPOLITANO CONCEDE LA GRAZIA AL PIDUISTA BERLUSCONI SARA' GUERRA CIVILE ?
La grazia a Silvio Berlusconi? E perché non promuoverlo direttamente
capo del Quirinale, o in subordine senatore a vita? Nell'Italietta
addomesticata ai voleri di Londra, Berlino e Washington, tutto può
essere ed accadere. Non avrei mai immaginato di perdere ancora tempo
dietro ad un simile individuo. Purtroppo nel Belpaese privo di memoria
sociale, dove l'informazione libera e indipendente latita, certe verità
scomode ma documentate, vanno dette e puntualizzate, a beneficio di
tutti.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12153
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COGLIONI A BISCHERO SCIOLTO
Non farò come il cane di Pavlov, buttandomi sull’osso mollato da una
magistratura ormai oltre il margine che separa la realtà dalla
virtualità. Quando si mise in moto “mani pulite”, non ebbi grandi
esitazioni nel dire l’essenziale su quell’inizio della funzione
assegnata ad un corpo dello Stato che apparentemente orientava,
distorcendola, la politica; ma era invece manovrato dagli Usa e dalla
“confindustrietta” agnelliana in quanto supina (per interesse
“cotoniero”) a tale paese, rimasto solo al comando del mondo dopo
l’implosione dell’Urss e la lontananza (non solo geografica) della Cina.
Mi soffermai, tuttavia, spesso a meditare su quell’operazione anche
negli anni successivi poiché il suo significato si appalesò
gradualmente.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12150
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Cibi avvelenati in una società terminale
Nota
dell' autore – il seguente articolo è fondato su una raccolta dati di
natura medica, nutrizionale, epidemiologica e sociale svolta negli USA
da fonti indipendenti. Se è vero che i fenomeni sociali moderni nascono
in quel Paese per venire poi esportati nel mondo Occidentale, possiamo
prevedere gli stessi fenomeni da noi entro pochi anni, o anche meno. I
segni ci sono già tutti.
Ci
sono più di cinquemila specie di mammiferi sul pianeta Terra, ma solo
una di loro è pazza. Non vi è che una specie di mammiferi che
volutamente avveleni (e pure i suoi figli), iniettando tossine, sostanze
chimiche neurolesive nella maggior parte dei membri della specie. Detta specie è, naturalmente, l'Homo Sapiens.
Se
ci si guarda intorno per il pianeta, si vedono decine di migliaia di
specie di mammiferi, uccelli, rettili e insetti. Cinque cose che tutti
questi hanno in comune è:
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Due paroline sulla "democrazia"
Oggi lascio per un po’ da
parte la questione su cui tutti si sono buttati a capofitto, quella del
berlusca condannato. Per il momento attendiamo che le galline
starnazzanti depositino qualche uovo, se ne sono capaci, poi ne
riparleremo. Quello su cui voglio dire due parole è altro, anche se non
è disgiunto da quanto accade nell’attuale pollaio. Farò qualche
pensiero, terra terra, sulla democrazia. E’ ora di finirla di
considerare democratici quei paesi in cui si tengono le “libere
elezioni”. Ed è altrettanto ora di finirla di prendere per democratici
quei gran chiacchieroni che sproloquiano appunto su questo o quel regime
elettorale. Perché democrazia, in sostanza, vorrebbe dire “governo del
popolo” (mi sembra almeno). Tuttavia, ci si accorge senza difficoltà
che i vari regimi elettorali creano spesso impedimenti a coloro che
devono governare; poiché per governare è necessario prendere decisioni
rilevanti, mai discusse nelle campagne elettorali, e certi regimi di
votazione mettono capo a Parlamenti e schieramenti maggioritari incerti,
divisi, dove appunto è pressoché impossibile prendere queste decisioni
con la necessaria rapidità.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45904
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Speculazione e profitti, il gioco d'azzardo bancario tira come non mai
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http://polemos-war.blogspot.it/2013/08/speculazione-e-profitti-il-gioco.html
L’idiotismo dell’antiberlusconismo
parole sacrosante;meditiamo a riguardo.
Risale a giovedì primo agosto la notizia. Sono state confermate le condanne per frode fiscale di Silvio Berlusconi. La sezione feriale della Suprema Corte ha, invece, disposto il rinvio in Corte d’Appello a Milano per la rideterminazione della pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici del Cavaliere.
Ho già espresso in più occasioni, peraltro senza ambiguità di sorta, il mio giudizio sull’antiberlusconismo e sul berlusconismo. Si tratta di due fenomeni altamente ripugnanti, dei quali tuttavia il primo è – se mai è possibile – ancora più osceno e disgustoso del secondo. E questo per molte ragioni. Ne ricorderò unicamente una, su cui già ho insistito ad abundantiam.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45889
Risale a giovedì primo agosto la notizia. Sono state confermate le condanne per frode fiscale di Silvio Berlusconi. La sezione feriale della Suprema Corte ha, invece, disposto il rinvio in Corte d’Appello a Milano per la rideterminazione della pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici del Cavaliere.
Ho già espresso in più occasioni, peraltro senza ambiguità di sorta, il mio giudizio sull’antiberlusconismo e sul berlusconismo. Si tratta di due fenomeni altamente ripugnanti, dei quali tuttavia il primo è – se mai è possibile – ancora più osceno e disgustoso del secondo. E questo per molte ragioni. Ne ricorderò unicamente una, su cui già ho insistito ad abundantiam.
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OGM: tolleranza zero
"Protetti
dalle Alpi e dal Mediterraneo possiamo fare un bando, mantenere il
nostro Paese libero dagli OGM e proporre il modello alternativo
dell'agricoltura dei popoli, tradizionale, biologica, a partire dal
salvataggio della nostra banca dei semi di Bari e che rischia di
perdere oltre 100 mila varietà lì presenti e che devono essere
riprodotte. Per difendervi dagli OGM comprate prodotti alimentari
biologici coltivati in Italia, guardando molto bene l'etichetta con
scritto agricoltura Italia e non UE o non UE, perché se sono biologici e
coltivati in Italia dovrebbero essere prodotti 100% liberi da OGM." Giuseppe Altieri
"Da circa 18 anni mi interesso delle problematiche collegate alle OGM e alla agricoltura biologica e da oltre 27 di inquinamento dei pesticidi in agricoltura e quindi della sostituzione con la agricoltura biologica.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45890
"Da circa 18 anni mi interesso delle problematiche collegate alle OGM e alla agricoltura biologica e da oltre 27 di inquinamento dei pesticidi in agricoltura e quindi della sostituzione con la agricoltura biologica.
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Da Berlusconi a Grillo: storia delle promesse
Tanto rumore per la condanna di B. Minacce di guerra civile. Il Paese “spaccato”. Ma, al di là del rumore e del colore, che influenza ha avuto B. sul percorso reale del Paese? Nessuna: la sua azione non ha spostato di un grado l’Italia dalla sua rotta di deindustrializzazione, indebitamento, impoverimento, declassamento, assoggettamento a potenze e capitali stranieri. E l’azione dei suoi rivali? Idem!
Del resto, un paese pervaso storicamente da mentalità non liberali (socialismo, comunismo, fascismo, cattolicesimo), come poteva divenire liberale?
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45891
La sinistra campa (e crepa) di antipatie
Non emerge una voce
eretica, irriverente, aperta a dialogare con chi la pensa diversamente e
a rimettere in discussione i nuovi tabù.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45908
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La corsa verso l'abisso
La società italiana e il suo governo attuale sembrano davvero un camion che perde pezzi mentre corre sempre più in fretta verso un precipizio. Nessuno mette mano al freno, anzi: l’aspetto più terrificante della situazione è l’assoluta tranquillità del pilota e di coloro che lo circondano. Guardano tutti la strada davanti a sé senza vedere neanche il più piccolo ostacolo. La condanna di Berlusconi, a detta di tutti i protagonisti della conduzione politica, non cambierà nulla all’assetto del governo Letta; anzi c’è perfino chi dall’alto di un posto di comando privilegiato, si affanna a “blindarlo”, come usano dire i giornalisti, tanto è ritenuto indispensabile a salvare il paese dall’inevitabile catastrofe che seguirebbe alla sua caduta. Tutto questo è stato affermato di nuovo ieri sera davanti alla condanna di Berlusconi.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45896
La sinistra non capisce nulla
Francesco De Gregori,
l'autore di tante bellissime canzoni che hanno segnato la nostra
“educazione sentimentale”, ci ha fatto sapere alcune sue opinioni
politiche in un'intervista al Corriere della Sera
del 31 luglio. Si tratta di un documento interessante per capire la
realtà del nostro paese, e in particolare di quella parte dell'opinione
pubblica che qualifichiamo “sinistra”. De Gregori infatti è una persona
colta e intelligente, sa parlare bene, non aggredisce e non insulta.
Non è uno studioso, ma è sicuramente un rappresentante della parte
migliore dell'opinione pubblica di sinistra. Ebbene, che cosa emerge da
questa intervista? Emerge, per esempio, che De Gregori alle ultime
elezioni ha votato Monti e Bersani e che nutre “un certo rispetto per
il lavoro non facile di Letta e Alfano”. Opinioni rispettabilissime e
condivise da molti. La cosa che turba leggermente la mia mente
razionalistica è che De Gregori, dopo queste affermazioni, aggiunge
Sono convinto che vadano tutelate le fasce sociali più deboli, gli immigrati, i giovani (..). Sono convinto che bisogna lavorare per rendere i poveri meno poveri, che la ricchezza debba essere redistribuita; anche se non credo che la ricchezza in quanto tale vada punita. E sono a favore della scuola pubblica (...)
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45905
Sono convinto che vadano tutelate le fasce sociali più deboli, gli immigrati, i giovani (..). Sono convinto che bisogna lavorare per rendere i poveri meno poveri, che la ricchezza debba essere redistribuita; anche se non credo che la ricchezza in quanto tale vada punita. E sono a favore della scuola pubblica (...)
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mercoledì 7 agosto 2013
lunedì 5 agosto 2013
La prossima bolla finanziaria
Sette trimestri consecutivi di recessione. Un
record. Famiglie e imprese strangolate dalla crisi. La disoccupazione ai
massimi dal 1977. Ma la Borsa in un anno segna un + 35%. Uno
scollamento sempre più marcato tra finanza ed economia. L'Italia è nel
mezzo di una bolla finanziaria?
Tra giugno 2012 e maggio 2013, il Mib, il principale
indice della Borsa italiana, guadagna oltre il 35%. Davvero niente male
per un Paese che sta entrando nel settimo trimestre consecutivo di calo
del Pil. Consumi e produzione industriale crollano, viviamo una stagione
di instabilità politica e di sfiducia sociale, la disoccupazione è ai
massimi storici. Ma la finanza vola. 35% in un anno, un dato che
dovrebbe corrispondere a un vero e proprio boom economico e a una
sfavillante fiducia nel futuro. Cosa sta succedendo, esattamente?leggi tutto:
http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/capitali/La-prossima-bolla-finanziaria-18682
Se globale è la finanza e non la legge
Lo scorso martedì una Commissione del Senato americano ha ascoltato Tim
Cook, amministratore delegato della Apple, accusata di evasione fiscale
per mancato pagamento delle imposte sugli enormi profitti realizzati,
attraverso una pianificazione fiscale di una rete di società controllate
irlandesi. Il senatore Levin, presidente della Commissione, ha
sottolineato durante il dibattito che trenta delle maggiori
multinazionali americane, con più di 160 miliardi di dollari di profitti
negli ultimi tre anni, non hanno pagato nessuna imposta federale. Il
commento significativo di Tim Cook è stato: «Sfortunatamente il sistema
fiscale americano (Tax Code) non si è adeguato all'era digitale».
leggi tutto:
http://temi.repubblica.it/micromega-online/se-globale-e-la-finanza-e-non-la-legge/
leggi tutto:
http://temi.repubblica.it/micromega-online/se-globale-e-la-finanza-e-non-la-legge/
La surreale tassa che frena l'economia
La neonata tassa sulle transazioni finanziarie
non si applica a molti derivati, strumenti principe della speculazione e
non frena le operazioni ad alta frequenza che generano instabilità sui
mercati
Penalizzare l'economia reale e l'accesso al credito,
incentivare la speculazione finanziaria. Sembra questo il surreale
doppio obiettivo raggiunto dal governo Monti con l'introduzione della
tassa sulle transazioni finanziarie (Ttf) all'italiana. L'idea della Ttf è semplice quanto efficace. Un'imposta minima, dell'ordine dello 0,05%, su ogni transazione finanziaria. Gli impatti sono minimi per chi opera con orizzonti di lungo periodo, mentre diventano tanto più rilevanti quanto più gli obiettivi sono di breve termine. Tutto questo sempre che la tassa venga pensata e implementata correttamente, o per lo meno in modo accettabile.
leggi tutto:
http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/capitali/La-surreale-tassa-che-frena-l-economia-18531
Le nuove frontiere del lavoro
Non si possono creare posti di lavoro
riproponendo il quadro produttivo del passato. Per un crescente numero
di lavori, in moltissimi settori, non ci sarà più bisogno di addetti
Non solo in Italia: in molti paesi europei, e a
livello mondiale, il contesto in cui viviamo è segnato dal problema di
“creare posti di lavoro”. Nel dibattito politico si porta l’attenzione
sui giovani in particolare, ma la questione dovrebbe essere articolata
anche considerando i trend demografici (invecchiamento attivo, è stato
detto) e le diverse componenti del mondo dei “giovani” (non si sente
parlare di “pari opportunità”; non si fa mai riferimento ai “giovani”
immigrati, molti nati qui: guardando ai numeri di quelli che sono oggi
nelle scuole, nei prossimi anni questa sarà una considerevole quota dei
“giovani” nel nostro mercato del lavoro). Ho pensato di cogliere
l’occasione di un testo pubblicato pochi giorni fa, il 22 maggio, su
Repubblica, per portare l’ attenzione su un aspetto del quale nel
dibattito italiano non si parla. Il titolo, “La legge della robotica”,
non necessariamente fa pensare al tema dei “posti di lavoro”. Ma si
tratta di un contributo che vedo utile per mettere al centro il tema del
lavoro appunto, prendendo però le distanze dalle letture prevalenti,
che considero imprecise, anche rischiose. leggi tutto:
http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/italie/Le-nuove-frontiere-del-lavoro-18591
Quanto costa un salario di cittadinanza?
sarebbe l'ora.
I costi di un nuovo sistema di welfare dipendono dalla scelta tra un sistema di salario di cittadinanza per tutti e un reddito minimo garantito ai disoccupati. Il primo costa fino a 150 mld di euro, mentre il secondo tra i 36 e i 72 miliardi di euro. Ma si risparmierebbe sulle altre forme di sussidi che oggi sono erogati
Con il prolungarsi della crisi il mondo politico sta
inserendo nell’agenda l’introduzione di misure di sostegno al reddito
più ampie per rispondere ai cambiamenti del mercato del lavoro. Il
sistema attuale di welfare, concepito in un’epoca in cui il
lavoro dipendente era l’unica forma prevista e il sistema pensionistico
era strutturato sul modello retributivo e di anzianità, oggi non
risponde più alle problematiche attuali. La diffusione dei lavori
atipici, le riforme sulle garanzie sul mercato del lavoro e
l’eliminazione delle pensioni retributive e di anzianità rendono gli
strumenti di welfare tradizionali inutilizzabili e di scarsa portata. I costi di un nuovo sistema di welfare dipendono dalla scelta tra un sistema di salario di cittadinanza per tutti e un reddito minimo garantito ai disoccupati. Il primo costa fino a 150 mld di euro, mentre il secondo tra i 36 e i 72 miliardi di euro. Ma si risparmierebbe sulle altre forme di sussidi che oggi sono erogati
leggi tutto:
http://sbilanciamoci.gag.it/Sezioni/italie/Quanto-costa-un-salario-di-cittadinanza-18489
Confindustria e le lacrime di coccodrillo
Il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi
lancia l’allarme sul “baratro” economico e chiede una grande alleanza
pro-impresa. Per continuare le stesse politiche che hanno portato al
disastro
Era il 17 marzo del 2001, Confindustria aveva
radunato 4800 imprenditori a Parma per incoronare Silvio Berlusconi come
proprio candidato alle elezioni di maggio, quando fece a pezzi
Francesco Rutelli. Il capo degli industriali era uno dei peggiori,
Antonio D’Amato, e presentò un progetto di centralità dell’impresa
fondato su sgravi fiscali, flessibilità, precarizzazione del lavoro.
Silvio B. lo definì "la fotocopia di un programma di governo, quello che
noi presenteremo agli italiani". Da allora, quasi tutto di quel
programma è stato realizzato – solo la riduzione della tutela dal
licenziamento, fermata dall’enorme manifestazione Cgil del 2002, ha
dovuto aspettare l’arrivo del governo Monti e i voti del Pd per essere
introdotta l’anno scorso. leggi tutto:
http://sbilanciamoci.gag.it/Sezioni/italie/Confindustria-e-le-lacrime-di-coccodrillo-18484
La politica diletta e la green economy
L'ecologia dovrebbe essere la politica principale
dei prossimi dieci anni, per non distruggere, oltre al capitale umano e
sociale, anche il capitale naturale del nostro paese. Pubblichiamo il
testo dell'intervento al convegno di Napoli del 10-11 maggio "Gli
operatori sociali dentro la crisi"
Sono convinto che voi ne sappiate più di me di
economia e di società, e proprio per questo sono venuto qui, per
imparare qualcosa: fatti reali, sprazzi di vita. Al contrario di altri
ho però avuto il compito e l’opportunità di dedicare un po’ di giorni
per riflettere sull’economia e poi riferire quel che mi era sembrato
importante. Per spirito di servizio ho cercato di farlo. Ho capito che
l’Europa è un bell’intrigo e l’euro anche. Questa è una novità assoluta
per i nostri secoli: una moneta fortissima ma senza sovrano. Il mio
intervento avrebbe dovuto completare quelli ben più rilevanti di Carlo
Donolo e Francesco Ciafaloni. Anche per sentire loro sono arrivato qui.
Di Donolo ho gli appunti molto completi sui quali egli avrebbe
sviluppato l’intervento a braccio. Un volonteroso o una volonterosa
potrebbe leggerli; Donolo sarebbe contento. Altrimenti, peggio per lui.leggi tutto:
http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/alter/La-politica-diletta-e-la-green-economy-18432
domenica 4 agosto 2013
I BERLUSCONES E L'USCITA DA DESTRA DALL'EURO
29 luglio. Domani, al massimo dopodomani, sapremo se i berluscones saranno decapitati. In questo caso, così ci dice Il Giornale di oggi, 200 parlamentari del Pdl daranno le dimissioni.
Non sarà un Aventino della destre, ma di sicuro il governo Letta cadrà. Non a caso lo sgangherato Pd ha posticipato ogni decisione a dopo la sentenza della Cassazione.
L'avevamo detto che la cronica crisi politica (che le elezioni di febbraio avevano acutizzato) non si era affatto chiusa con l'inciucio Napolitano style. Nuove elezioni anticipate sono inevitabili. In queste condizioni non sarà facile a Pd e "grillini" mettersi d'accordo per modificare la legge elettorale. Sarà la guerra di tutti contro tutti. E se Napolitano confermasse la sua minaccia, quella delle dimissioni in caso di caduta di Letta, avremo l'esplosiva combinazione della crisi politica con quella istituzionale.
leggi tutto:
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12133
Non sarà un Aventino della destre, ma di sicuro il governo Letta cadrà. Non a caso lo sgangherato Pd ha posticipato ogni decisione a dopo la sentenza della Cassazione.
L'avevamo detto che la cronica crisi politica (che le elezioni di febbraio avevano acutizzato) non si era affatto chiusa con l'inciucio Napolitano style. Nuove elezioni anticipate sono inevitabili. In queste condizioni non sarà facile a Pd e "grillini" mettersi d'accordo per modificare la legge elettorale. Sarà la guerra di tutti contro tutti. E se Napolitano confermasse la sua minaccia, quella delle dimissioni in caso di caduta di Letta, avremo l'esplosiva combinazione della crisi politica con quella istituzionale.
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L'economia giusta del crescere insieme
Nel suo ultimo libro Bernardo Bortolotti fornisce
il suo contributo al dibattito sul tema della diseguaglianza e sugli
stessi assunti teorici su cui si basa il nostro sistema economico
La coperta è corta, i soldi non ci sono. Ce lo
sentiamo ripetere di continuo, ma a leggere i dati sulla distribuzione
della ricchezza nel nostro paese la realtà sembrerebbe diversa. Col suo
ultimo libro Bernardo Bortolotti, docente di Economia Politica
all'Università di Torino e direttore del Sovereign Investment Lab della
Bocconi, fornisce il suo contributo all'ampio dibattito che si sta
sviluppando sul tema della disuguaglianza e sugli stessi assunti teorici
del nostro sistema economico, ricostruisce la genesi dell’attuale crisi
economica e dei problemi dell’Europa.leggi tutto:
http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/italie/L-economia-giusta-del-crescere-insieme-18428
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