Largo ai giovani e
bando alle “etichette” ? D’accordo. Per le vere ripartenze, politiche e
non solo, c’è bisogno di entusiasmi giovanili e di creatività
culturale. Troppe volte l’uso improprio dell’appartenenza è servito,
dietro certe maschere ideologiche, a nascondere senilità intellettuali, conformismo, quindi sterilità politica. Qui, oggi, c’è bisogno di discontinuità vere, generazionali, ma non solo. C’è bisogno di riscrivere l’agenda della contemporaneità, partendo dalle tante, troppe, domande inevase, e dai problemi con cui l’Europa, tutta l’Europa, deve fare i conti (al di là dei Pil, dello spread, dei tassi di disoccupazione, dei debiti, dell’efficienza dei rispettivi Paesi).
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45916
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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