CONTRORDINE SIAMO OTTIMISTI
Nella tradizione occidentale, dai tempi di Omero in poi, gli ottimisti
non hanno mai goduto di grande considerazione. Dopo gli anni Duemila,
poi, sembravano del tutto scomparsi, sopraffatti dal crudo realismo dei
fondamentalismi religiosi, dell'inquinamento globale, delle crisi
finanziarie, dell'aumento delle diseguaglianze sociali - e il catalogo
non si esaurisce certo qui. Sorprende allora l'uscita di un libro, Un
ottimista razionale (Codice edizioni, trad. di Davide Fassio e Anna
Lovisolo), che sfida pessimisti ed eco-catastrofisti: è opera di Matt
Ridley, scrittore di scienza ( Genoma e Il gene agile) stimato da Bill
Clinton e da Bill Gates, che lo ha recensito sul Wall Street Journal.
Tratteggiando una storia dell'umanità dall'ascia di pietra al mouse del
computer, Ridley sostiene che le nostre esistenze siano migliorate
notevolmente se prendiamo in considerazione durata della vita,
alimentazione, alfabetizzazione, distribuzione della ricchezza, e che
lo scambio di beni abbia rappresentato la fonte principale del
progresso umano. «Le previsioni di un futuro tetro dell'umanità non si
sono avverate.
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