STUPIDA RAZZA

lunedì 19 agosto 2013

Ungheria: il nazionalismo come antidoto

Patria, difesa della cultura nazionale e della tradizione magiara dall’unilateralismo di stampo americano e dall’usura internazionale. Sono in sintesi i pilastri sui quali si fonda l’intervento tenuto il 26 luglio scorso in Romania dal premier ungherese Viktor Orban al cospetto dei suoi connazionali, nel corso della 24esima Balvanyos Hungarian Summer University a Baile Tusnad (Tusnádfürdő).

Dinanzi a un folto gruppo di giovani connazionali il capo del governo magiaro non ha temuto di esaltare i valori supremi della nazione contro quelli del danaro e del mondo unipolare che punta a distruggere le differenze di natura culturale, etnica, politica e linguistica.

Lo stesso premier ha ricordato che questo dominio unipolare era rappresentato fino alla Prima guerra mondiale dalla Gran Bretagna per poi incardinarsi, dopo l’epilogo di quel conflitto, sugli Stati Uniti.
Un dominio raggiunto attraverso un passaggio di consegne che ha portato gli Usa a trasformarsi, con il loro ingresso in guerra contro la Germania guglielmina, il 6 aprile 1917, da debitore dell’Europa a creditore della stessa. Una strategia ben precisa, quella di Washington, nel decidere per l’intervento bellico nonostante la gran parte dell’opinione pubblica fosse assolutamente contraria. 

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