La neonata tassa sulle transazioni finanziarie
non si applica a molti derivati, strumenti principe della speculazione e
non frena le operazioni ad alta frequenza che generano instabilità sui
mercati
Penalizzare l'economia reale e l'accesso al credito,
incentivare la speculazione finanziaria. Sembra questo il surreale
doppio obiettivo raggiunto dal governo Monti con l'introduzione della
tassa sulle transazioni finanziarie (Ttf) all'italiana. L'idea della Ttf è semplice quanto efficace. Un'imposta minima, dell'ordine dello 0,05%, su ogni transazione finanziaria. Gli impatti sono minimi per chi opera con orizzonti di lungo periodo, mentre diventano tanto più rilevanti quanto più gli obiettivi sono di breve termine. Tutto questo sempre che la tassa venga pensata e implementata correttamente, o per lo meno in modo accettabile.
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http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/capitali/La-surreale-tassa-che-frena-l-economia-18531
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