STUPIDA RAZZA

domenica 27 aprile 2014

Quel brutto virus chiamato annuncio

Gli annunci di Renzi e dei suoi ministri non sono sbagliati per quello che annunciano (a parte la riforma costituzionale, bollata giustamente di “svolta autoritaria” da Zagrebelsky, Rodotà & C. nell’appello di Libertà e Giustizia). Ma perché declinano ancora i verbi al futuro, mentre gli italiani sono stufi dei “faremo” preferirebbero “abbiamo fatto”. Senza scomodare il “Contratto con gli Italiani” di Berlusconi alla scrivania di Vespa nel 2001, basta digitare su Google qualche parola-chiave da novembre 2011 a novembre 2012, l’anno dell’ultimo governo giunto in fondo al suo mandato: quello di Mario Monti. “Ci siamo dati la consegna del silenzio”, rispondevano i ministri nei primi due giorni. Poi cominciarono a promettere a manetta. E i giornali e i tg dietro. Col risultato di creare enormi aspettative, seguite a stretto giro da cocenti delusioni. La ministra della Giustizia, Paola Severino promise, nell’ordine: “Abuso d’ufficio, più severità” (30-12-2011), “riforma epocale” (7-7-2012), “revisione di prescrizione, falso in bilancio e conflitto d’interessi” (20-2). Risultato: zero. Sull’evasione Monti annunciò “lotta dura” (9-1) e “stato di guerra” (17-8): a parte qualche blitz fra i Vip in ferie, poco o nulla. Disse “sì all’Ici per la Chiesa” (15-2): niente.
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