NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
martedì 8 marzo 2016
Il picco del lavoro: in futuro non lavoreremo più
Sono molto interessato agli articoli che trattano di deflazione tecnologica cioè di quel processo grazie al quale, attraverso nuove innovazioni, usufruiamo di più ricchezzacon meno costi e meno lavoro. Rischio Calcolato è un sito che segue approfonditamente questo processo ed ho letto con interesse uno degli ultimi articoli a riguardo: Lavorerete per qualcosa di meglio. Voglio però citare una parte dell’articolo con cui non mi trovo d’accordo: Sono ridicole le urla da checche isteriche contro l’automazione industriale, piuttosto bisognerebbe cominciare a pensare a politiche di ricollocamento della forza lavoro in eccesso mentre il periodo di crisi da un passaggio di paradigma industriale non abbia già creato i nuovi mestieri. Ecco, è questa ultima parte che non mi convince per niente. Funny King (l’autore di Rischio Calcolato), basandosi su cosa è avvenuto nelle precedenti rivoluzioni industriali e tecnologiche, pensa (giustamente) che quando cambia un paradigma produttivo, molte persone vengano colpite e i loro mestieri eliminati e progressivamente nascano nuovi mestieri. Ma attenzione che la Storia fa rima, ma non si ripete. Mai. E il futuro è sempre diverso da come uno se lo possa aspettare guardando al passato.
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http://www.hescaton.com/wordpress/
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