MA L'OPZIONE NAZIONALIZZAZIONE NON VIENE PRESA IN CONSIDERAZIONE...?
Ancora non si sa quando si voterà per il referendum costituzionale, ma nel mondo finanziario si susseguono le analisi più o meno interessate sui possibili esiti del voto italiano. Tra queste spicca lo studio di 14 pagine firmato Goldman Sachs. La posizione filo-governativa della banca d’affari statunitense non sorprende affatto: ha sostenuto Matteo Renzi fin dalla prima ora, ritenendo che dopo i governi tecnici di Monti e Letta fosse necessario un governo politico capace di dare la spinta necessaria alleriforme strutturali. Buona parte della nuova analisi dedicata all’Italia e al suo referendum, dunque, pesca a piene mani dai soliti luoghi comuni: una vittoria del “sì” rafforzerebbe Renzi e il percorso di riforme, una vittoria del “no” imprimerebbe invece una battuta d’arresto al cambiamento in atto e, soprattutto, segnerebbe un grosso punto a favore dei partiti populisti e antieuropei, alimentando l’instabilità politica (“anche se è del tutto improbabile che si vada ad elezioni anticipate”).
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/09/08/referendum-il-monte-dei-paschi-e-lanalisi-di-goldman-sachs-che-tira-lacqua-al-mulino-di-renzi/3018999/
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